giovedì 18 luglio 2013

El Gringo


Arrivato in una cittadina del Messico (nella fattispecie El Fronteras) con una borsa contenente due milioni di dollari in contanti, Adkins (El Gringo del titolo) si ritrova a dover fronteggiare i cittadini e la polizia del posto, che cercano in ogni modo di non farlo partire da El Fronteras e sfilargli la borsa con i soldi.
El Gringo è la copia, della copia, della copia, di un film già visto; da The Mexican, passando per Machete, con tocchi di Grindhouse e Planet Terror, il regista Rodriguez (Eduardo, neanche lontano parente di Robert) ha praticamente "succhiato" tutto ciò che poteva e da una trama abbastanza buona è riuscito a tirare fuori un film insipido, scontato e per niente accattivante.
Non si può cercare di emulare i propri predecessori andando a copiare praticamente tutto, senza cercare di dare personalità alla propria regia: Rodriguez ha completamente sbagliato approccio ad una sceneggiatura che, ripeto, regalava buone sensazioni e doveva essere sviluppata in una maniera differente. Il regista avrebbe potuto soprattutto girare alcune scene di El Gringo regalando maggiore spettacolarità, caratterizzandole con suoi tocchi di regia.
Alla fine El Gringo si può anche vedere, per passare una serata in tranquillità (senza aspettarsi chissà quali cose), soprattutto per cercare di indovinare da quale film del passato recente sia stata ripresa (pari pari) una determinata scena.
Un gran peccato!

SCENA CULT: L'inseguimento ad Adkins tra le strade della cittadina di El Fronteras

VOTO FINALE: 5,5




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