lunedì 31 agosto 2015

Fuga In Tacchi A Spillo









Titolo Originale: Hot Pursuit
Regia: Anne Fletcher
Attori: Reese Witherspoon, Sofia Vergara, Matthew Del Negro, Michael Mosley, Robert Kazinsky, Richard T. Jones, Joaquin Cosio, John Carroll Lynch
Genere: Azione, Commedia
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 87 Minuti
Trama: Rose Cooper(Reese Witherspoon) è un'agente di polizia a cui viene affidato il compito di scortare due testimoni chiave per incastrare un boss della droga.Ben presto la situazione degenera e la giovane poliziotta si ritroverà a scappare da alcuni sicari in compagnia di Daniella Riva(Sofia Vergara), una dei due testimoni.
Giudizio finale: "Fuga In Tacchi A Spillo" è diretto da Anne Fletcher e sceneggiato da David Feeney e John Quaintance.Purtroppo per la coppia di sceneggiatori il risultato finale non è molto positivo, infatti la sceneggiatura proposta è molto banale e scontata nel suo svolgimento.Per quanto riguarda la regia di Anne Fletcher, la regista propone una regia molto leggera, capace di dare una buona vivacità alla storia e capace di non annoiare lo spettatore.Protagoniste del film sono Reese Witherspoon e Sofia Vergara, che mostrano un buon affiatamento e una buona sintonia per l'intero film, ma andando nello specifico delle singole interpretazioni, il personaggio di Reese Witherspoon, nonostante una discreta prova dell'attrice, potrebbe risultare poco credibile per l'eccessiva caratterizzazione, mentre Sofia Vergara si limita al suo compito, fatto in modo più che positivo.Discrete le interpretazioni degli attori non protagonisti, che sicuramente avrebbero potuto fare meglio.
Consigliato: No, meglio concentrarsi su altri titoli.

domenica 30 agosto 2015

Minions




Lanciati nel 2010 dal film di animazione "Cattivissimo me" e diventati in breve tempo un fenomeno di marketing mondiale per la Universal, i Minions sono i protagonisti di un lungometraggio a loro dedicato, "Minions" (come si poteva già intuire dalla scena dopo i titoli di coda del film "Cattivissimo me 2"), uscito nelle sale cinematografiche statunitensi lo scorso 10 luglio e qui in Italia il 27 agosto.
Il film d'animazione, dalla durata di 90 minuti, è il prequel dei due film già citati e racconta la storia dei Minions, la cui esistenza, sin dall'alba dei tempi, è stata scandita dalla ricerca di un super cattivo da servire. Minions è ambientato nel 1968, quando Stuart, Kevin e Bob decidono di intraprendere un viaggio alla ricerca di un nuovo padrone.
Il successo mondiale dei Minions è apparso, inizialmente, pressoché inaspettato e assolutamente inspiegabile: come potevano degli esseri gialli, personaggi secondari di un film d'animazione, diventare in breve tempo idoli di grandi e piccini? Sicuramente la comicità di questi piccoli "scagnozzi" di Gru (personaggio principale di Cattivissimo me) è stata la causa scatenante il loro successo, così come il loro modo di esprimersi, un mix di varie lingue (inglese, italiano, spagnolo e francese soprattutto) usate in maniera divertente e completamente sconnesse tra loro.
Il film Minions è un buon film d'animazione, una storia che si lascia vedere e che non annoia, con alcune scene esilaranti e la capacità di mantenere sempre un buon ritmo, riuscendo a divertire grandi e piccini dall'inizio alla fine.
La grafica si mantiene su alti livelli, come ci si aspettava dal binomio Universal-Illumination Entertainment e anche la colonna sonora, curata da Heitor Pereira (lo stesso dei due Cattivissimo me), ha picchi assolutamente di valore.
Che dire, Minions non avrà la completezza dei due film di cui è prequel, ma comunque si mantiene su buoni livelli e merita di essere visto.

DIALOGO CULT: 
Scarlett Overkill: "Work for me, and all this will be yours: respect, power..."
Stuart: "Banana!"


VOTO FINALE: 6,5

sabato 29 agosto 2015

Duri Si Diventa









Titolo Originale: Get Hard
Regia: Etan Cohen
Attori: Will Ferrell, Kevin Hart, Craig T. Nelson, Alison Brie, Edwina Findley Dickerson, T. I., Paul Ben-Victor, Dan Bakkedahl, Greg Germann
Genere: Commedia
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 100 Minuti
Trama: Quando James King(Will Ferrell) viene condannato per frode fiscale, ha ancora trenta giorni prima di finire nella prigione di San Quintino.Per cercare di sopravvivere all'interno della prigione, James assume Darnell(Kevin Hart) per prepararlo alla vita dietro le sbarre.
Giudizio finale: "Duri Si Diventa" è diretto da Etan Cohen, autore anche della sceneggiatura insieme a Jay Martel, Ian Roberts e Adam McKay.Quello che ne viene fuori è una divertente commedia, ideale per trascorrere un po' di tempo in leggerezza, che non aggiunge nulla di nuovo al genere, ma che strappa più di un sorriso e qualche risata allo spettatore.Tutto questo è possibile anche grazie alla regia leggera di Etan Cohen, molto bravo a non essere troppo invasivo e a lasciare che i due attori protagonisti si esprimano al meglio.Infatti il punto di forza del film sono i suoi due attori protagonisti, cioè Will Ferrell e Kevin Hart, autori di interpretazioni molto valide e in linea con quelle fornite nel corso delle proprie carriere.Il film si avvale anche di buone interpretazioni dei suoi attori non protagonisti, valore aggiunto per la pellicola.
Consigliato: Sì, si può vedere.

venerdì 28 agosto 2015

Child 44 - Il Bambino Numero 44









Titolo Originale: Child 44
Regia: Daniel Espinosa
Attori: Tom Hardy, Joel Kinnaman, Fares Fares, Noomi Rapace, Jason Clarke, Paddy Considine, Vincent Cassel, Gary Oldman
Genere: Drammatico, Thriller
Paese: Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, USA
Anno: 2015
Durata: 137 Minuti
Trama: Mosca, 1953, un membro della polizia segreta sovietica caduto in disgrazia inizia a investigare su un presunto serial killer di bambini e allo stesso tempo dovrà guardarsi le spalle dai suoi vecchi colleghi.
Giudizio finale: "Child 44 - Il Bambino Numero 44" è l'adattamento cinematografico del romanzo Bambino 44 di Tom Rob Smith ed è diretto da Daniel Espinosa, mentre la sceneggiatura è affidata a Richard Price.La sceneggiatura di Richard Price è molto valida, nonostante si concentri forse un po' troppo sui metodi usati dalla polizia segreta sovietica e poco sull'aspetto che dovrebbe essere al centro del film, ossia il serial killer sovietico.Molto buono anche il lavoro alla regia di Daniel Espinosa, che riesce a intrattenere lo spettatore per l'intera durata della pellicola con una buona scorrevolezza narrativa, nonostante un ritmo piuttosto lento.Il regista è facilitato nel compito da un grande cast di attori, con Tom Hardy e Noomi Rapace protagonisti del film e autori di interpretazioni molto positive, frutto anche di una buona intesa tra i due.I protagonisti sono ben supportati da Joel Kinnaman, Vincent Cassel e Gary Oldman, attori non protagonisti, ma che comunque si rendono autori di interpretazioni molto credibili.
Consigliato: Sì, si può vedere.

mercoledì 26 agosto 2015

Banshee Chapter



Tra il 1950 e il 1960 la CIA portò avanti un programma illegale di esperimenti su esseri umani che aveva come scopo quello di influenzare e controllare il comportamento di determinate persone. Il programma, denominato "Progetto MKULTRA", emerse dal silenzio nel 1975, quando gli atti di una commissione presidenziale sulle attività della CIA nel territorio degli Stati Uniti fecero conoscere al grande pubblico l’esistenza dello stesso.
Nel film Banshee Chapter viene raccontata la storia di una giovane giornalista che indaga sulla sparizione di un suo carissimo amico, avvenuta dopo aver provato la droga che in passato veniva somministrata ai volontari del progetto MKULTRA. La ricerca avrà risvolti tutt'altro che positivi.
Film d'esordio di Blair Erickson del 2013, Banshee Chapter è prodotto da Zachary Quinto e vede come protagonisti Ted Levine, Katia Winter e Michael McMillian. Partendo dal presupposto che la storia potrebbe essere accattivante, visto il tema trattato, il film comunque si perde in quasi tutti i passaggi e inanella una serie di banalità e astrusità al limite del consentito. Banshee Chapter è un film horror di bassissimo livello, a partire da una fotografia completamente scollegata dalla storia, da un miscuglio incredibile di metodologie di ripresa, che va dall'uso della camera a spalla con riprese in stile mockumentary (ma realizzate da chi??) all'alternarsi di filmati ritrovati (ma ritrovati da chi??), da una colonna sonora completamente assente ad uno stile di montaggio pressoché bizzarro. Il tutto condito con una recitazione decisamente vergognosa a questi livelli, con Ted Levine e soprattutto Katia Winter inadeguati protagonisti della vicenda.
Banshee Chapter è un film da cui stare alla larga, un horror che fa sprofondare il genere e che onestamente non può essere classificato come tale.

VOTO FINALE: 4

lunedì 24 agosto 2015

True Detective - Stagione 2


Titolo Originale: True Detective
Regia: Justin Lin, Janus Metz Pedersen, Jeremy Podeswa, John Crowley, Miguel Sapochnik, Daniel Attias
Attori: Colin Farrell, Rachel McAdams, Taylor Kitsch, Vince Vaughn, Kelly Reilly, David Morse, Leven Rambin, Christopher James Baker, Afemo Omilami, Timothy V. Murphy
Genere: Drammatico, Poliziesco, Thriller
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 55 Minuti
Numero Di Episodi: 8
Trama: L'assassinio di un politico della città di Vinci, costituirà l'episodio scatenante di una serie di eventi che cambieranno le vite delle persone coinvolte nelle indagini.
Giudizio finale: Dopo la prima fortunata stagione di True Detective, Nic Pizzolatto torna con una nuova storia che riesce a coinvolgere lo spettatore e a tenerlo incollato allo schermo per l'intera durata della serie.Il ritmo narrativo non è dei più dinamici, ma nel complesso risulta essere abbastanza scorrevole.Nuova stagione significa anche nuovo cast di attori; infatti la serie annovera tra le proprie fila attori del calibro di Colin Farrell e Vince Vaughn, autori di grandissime interpretazioni, sicuramente un po' a sorpresa per il secondo, in quanto si è messo alla prova in un genere diverso da quello che lo ha consacrato nel corso della carriera.I due attori sono ben supportati da Rachel McAdams, Taylor Kitsch e Kelly Reilly, anch'essi autori di interpretazioni molto positive; ma in generale l'intero cast mostra una buona sintonia e affinità nel corso dell'intera serie.Valore aggiunto alla buona realizzazione del progetto sono le interpretazioni fornite dai personaggi secondari e più marginali, che comunque non deludono e che sono in linea con l'altissimo standard fornito dalla serie.
Consigliato: Sì, da vedere.

domenica 23 agosto 2015

Terminator Genisys




Dopo la brutta esperienza di Terminator Salvation (non per il film, assolutamente guardabile, ma per il fallimento della casa di produzione che deteneva i diritti del franchise, la Halycon), l'idea di una nuova pellicola su Terminator sembrava tramontata definitivamente almeno fino al 2019, anno in cui i diritti torneranno nella mani di James Cameron. Invece, grazie all' Annapurna Pictures di Megan Ellison e alla Paramount Pictures, dal 2013 si è tornato a parlare di un possibile nuovo film della saga avente come protagonisti Sarah e John Connor, Kyle Reese e i vari Terminator pronti a dominare (o difendere) la Terra. L'annuncio ufficiale, a giugno 2013, del ritorno di Arnold Schwarzenegger aveva mandato in delirio i fan della saga e creato una sorta di suspance e attesa intorno al film Terminator Genisys. Attesa finalmente finita a luglio 2015, quando il film è stato distribuito al cinema. Ed è valsa la pena attendere: a discapito di possibili pregiudizi e impressioni (potenzialmente) negative e scettiche, Terminator Genisys non fallisce e sicuramente si dimostra all'altezza dei primi due film della saga, grazie ad un'idea di sceneggiatura perfetta.
Il film parte nel 2029 dove John Connor, dopo aver guidato la resistenza alla vittoria contro le macchine, decide di spedire nel 1984 il suo amico fidato Kyle Reese, per proteggere sua madre dalla minaccia di un T-800, spedito da Skynet nel passato per evitare la nascita di John. Ma la Los Angeles del 1984 in cui finisce Reese non è quella che si aspettava (lui e lo spettatore), così come Sarah Connor, diversa dalla figura descrittagli da John. Ma non sarà l'unico viaggio temporale, perché Kyle convince Sarah a recarsi nel 2017, spinto da alcuni strani ricordi che lo portano a pensare che Genisys, un'App che verrà messa on line in quell'anno, sia la punta dell'iceberg di Skynet.
A dispetto di una trama a tratti un po' confusionaria ma assolutamente efficace e mai discontinua rispetto ai film precedenti della saga, Terminator Genisys è un film di tutto rispetto che non deluderà i fan della saga originale e che riscrive perfettamente gli incastri che avevano contraddistinto i primi due film sui Terminator. L'intuizione, geniale, degli sceneggiatori Laeta Kalogridis e Patrick Lussier è da incorniciare: creare una nuova linea temporale, mantenendo i personaggi principali ma creando una nuova storia ugualmente efficace e con punti di contatto fondamentali con i film del passato. Il lavoro che ne esce fuori è perfetto, grazie anche ad una regia molto efficace di Alan Taylor e agli effetti speciali da capogiro di Mark Hawker. Il resto lo fanno Emilia Clarke (Sarah Connor), Jai Courtney (Kyle Reese), Jason Clarke (John Connor), J. K. Simmons (detective O'Brien) ma soprattutto Arnold Schwarzenegger, strepitoso alla soglia dei 70 anni a ritornare nei panni del cyborg che lo ha reso famoso in tutto il mondo. E' proprio lui il vero punto di forza di Terminator Genisys, mai fuori luogo, sempre sul pezzo e assolutamente eccezionale a non prendersi mai sul serio, favorito dalla sceneggiatura che gli garantisce una buona dose di battute simpatiche e divertenti.
Poteva uscire una catastrofe, in realtà Terminator Genisys è un buonissimo film, tutto fuorché deludente e sicuramente straconsigliato.


SCENA CULT: l'arrivo di Kyle Reese nel 1984

FRASE CULT: "Vi siete già accoppiati?"

VOTO FINALE: 7,5

lunedì 3 agosto 2015

Il luogo delle ombre


Nel 2003 lo scrittore statunitense Dean Koontz pubblicava il suspense thriller (mix di horror, fantascienza, giallo e satira) Odd Thomas, che in poco tempo scalava le vette delle classifiche dei libri più venduti diventando un New York Times Best Seller. Non solo: oltre a consacrare Koontz come uno dei migliori scrittori di genere della sua epoca, dava vita ad una serie di romanzi (per ora ne sono 7 in tutto) aventi come protagonista Odd Thomas, giovane ragazzo californiano con il dono di poter vedere le persone defunte; dono che il ragazzo sfrutta per dare giustizia a questi morti che giorno dopo giorno gli si palesano in cerca di aiuto.
Nel primo romanzo della serie, Il luogo delle ombre (pubblicato in Italia nel 2004), Odd scopre che una catastrofe imminente sta per abbattersi sulla sua cittadina e ha solo 24 ore di tempo per prevenirla e fermarla.
Diretto e sceneggiato da Stephen Sommers (La mummia), Il luogo delle ombre è un film del 2013 arrivato in Italia solamente lo scorso mese e che vede come protagonista nel ruolo di Odd Thomas il talentuoso attore di origine sovietica Anton Yelchin (Star Trek - Into darkness). Con una trama non troppo distante dal libro di Koontz, Il luogo delle ombre si mette in luce soprattutto per gli effetti visivi e per la rappresentazione della vicenda da parte di Sommers, molto bravo a dare vitalità e ritmo al film e tenere sempre all'erta lo spettatore. La sostanza del film non è sempre ottima anche se con un finale da urlo (cinematograficamente parlando) Il luogo delle ombre supera ampiamente l'esame del confronto con il libro e riesce a far dimenticare in fretta le piccole sbavature che escono fuori nei 100 minuti di durata della pellicola.
Anton Yelchin compie a pieno il proprio dovere, con un'interpretazione credibile e veritiera del giovane Odd Thomas, dimostrando di poter tranquillamente reggere il peso di una sceneggiatura che lo vede al centro dell'azione in ogni singola scena. Buona anche la prova di Willem Dafoe (Sceriffo Wyatt Porter) e Addison Timlin (Stormy), spalle perfette e mai fuori posto del protagonista.
In attesa di sapere se il sequel ci sarà o meno, Il luogo delle ombre resta comunque un buon film, leggero (nonostante la trama faccia pensare il contrario) e ampiamente sopra la sufficienza.

SCENA CULT: le apparizioni dei bodachs

FRASE CULT: "Fate is not a straight road. There are many forks in it. You have the free will to choose which one you take. But sometimes it will bend around and bring you back to that same stubborn place."

VOTO FINALE: 6,5

domenica 2 agosto 2015

Se Dio vuole



Un'altra brillantissima commedia italiana. Un altro esordio alla regia superato a pieni voti. Protagonisti e comprimari con interpretazioni perfette. Tutto questo è Se Dio vuole, film distribuito nei cinema lo scorso aprile e diretto da Edoardo Falcone.
La storia è quella di Tommaso, famoso cardiochirurgo fermo e risoluto ma con una famiglia un po' sui generis; quando il figlio Andrea comunica a tutti di voler diventare prete, Tommaso cerca di avvicinarsi a don Pietro, sacerdote che sembra abbia ispirato suo figlio. L'idea è quella di scoprire i lati oscuri del prete e rivelarli ad Andrea, facendogli cambiare idea sul sacerdozio.
Se Dio vuole è un film in crescendo, con un ritmo ed uno stile di regia perfettamente omogenei, parte di un ingranaggio che funziona perfettamente e che valorizza a pieno la commedia italiana, evitando di superare i limiti e soprattutto riuscendo a dare veridicità alla storia raccontata. La leggerezza e i dialoghi brillanti e accattivanti la fanno da padrone e concorrono nel dare al film una propria identità e a tenere sempre alta l'attenzione dello spettatore. Merito di un esordio come regista da incorniciare per Edoardo Falcone, che cura una regia perfetta e sempre attenta ad incanalare i tempi comici nella direzione giusta; dove Falcone, poi, compie un totale capolavoro è nel lasciarsi guidare dalla comicità e dalla grande interpretazione del duo Giannini-Gassman: la credibilità interpretativa del primo (sia nelle scene comiche sia in quelle meno comiche) unita alla spensieratezza e alla poliedricità del secondo da vita ad un duetto irresistibile, di grandissimo livello e di sorprendente originalità.
Degni di nota, poi, sono le interpretazioni di Ilaria Spada e Edoardo Pesce: la Spada è sempre perfetta come spalla comica e mai sopra le righe, Pesce invece è una grande rivelazione e il feeling tra i due, i loro dialoghi da spalle del protagonista Giallini, contribuiscono a rendere Se Dio vuole un film di valore. Peccato invece per Laura Morante, a cui è affidato un segmento di trama separato dal resto del film che mal si amalgama con il resto: l'attrice toscana non fa nulla per cercare di far uscire al meglio il personaggio da lei interpretato.
Da vedere...e occhio al finale.

DIALOGO CULT:
Bianca: "Dimmi papà, veloce"
Tommaso: "Bianca scusa, ti vorrei parlare un attimo: tu che conosci tuo fratello..."
B: "Andrea?"
T: "Quello c'hai! Bianca ti concentri per favore! Mi serve aiuto: riesci a capirci qualcosa con questa storia tu?"
B: "Adesso papà? No perché mi sono scaricata Gesù di Nazareth e mi sta prendendo tantissimo"
T: "Il film di Zeffirelli?"
B: "Ah l'hai visto? Non mi dire il finale!"
T: "Ma perché lo stai guardando?"
B: "No perché Andrea mi aveva prestato i vangeli ma mi sono arenata subito. Scusa, lo stanno portando da Pilato. Vieni! Oddio poraccio"

VOTO FINALE: 7+

sabato 1 agosto 2015

Pixels


Partiamo dal presupposto che un film come Pixels è indicativo del fatto che a Hollywood le idee originali scarseggiano un po'. Detto ciò, comunque, il film, uscito negli Stati Uniti il 24 luglio e qui in Italia il 29, non è completamente da buttare (nonostante le premesse) e riesce ad essere una buona commedia nonostante non riesca a mantenersi sempre su livelli soddisfacenti.
Diretto da Chris Columbus, Pixels racconta di come la Terra sia stata attaccata da una misteriosa forza aliena. che usa delle versioni reali dei videogiochi degli anni 80 per sfidare gli esseri umani. L'unica speranza per tutta l'umanità sono tre "nerd" che negli anni 80 erano i migliori nel campo dei videogames.
Un'altra invasione aliena, tanto per cambiare, un altro possibile evento catastrofico per la razza umana: Pixels usa il solito disinnesco di questo genere di film, ma poi riesce a partorire qualcosa di completamente diverso. Strizzando l'occhio alla generazione che era adolescente negli anni 80 e 90, Pixels riesce nell'impresa di divertire in molti passaggi e di proiettare gli spettatori nel fantastico mondo dei videogames del passato; il vero problema è che Columbus e la coppia di sceneggiatori Tim Herlihy e Timothy Dowling cercano di avvicinarsi troppo ai due film sui Ghostbuster, non riuscendo neanche a sfiorare quel livello e rendono il confronto tra i film un po' impietoso.
Detto ciò, comunque, Pixels è una commedia leggera e guardabile, totalmente inverosimile ma assolutamente divertente. Merito anche del cast, dei 5 protagonisti principali del film: le poche sbavature nella recitazione ed il feeling innescato sul set rendono le interpretazioni di Adam Sandler, Kevin James, Josh Gad, Peter Dinklage e Michelle Monaghan totalmente credibili.
Pixels la sufficienza la raggiunge; resta però il fatto che Hollywood deve darsi una svegliata e fare qualcosa di più.

SCENA CULT: la sfida contro Pac-Man

DIALOGO CULT:
Ludlow: "I believe that some alien life force sent down real life video games to attack us."
Sam: "That makes sense."

VOTO FINALE: 6