sabato 31 gennaio 2015

The Interview



Tutto iniziò a giugno 2014: la Corea del Nord iniziò a minacciare gli Stati Uniti, preannunciando pesanti ritorsioni se non avessero impedito la distribuzione del film The Interview, che avrebbe dovuto essere distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi (e poi mondiali) il 25 dicembre successivo. Questo perché The Interview, scritto e diretto da Evan Goldberg e Seth Rogen, narra le gesta di due giornalisti americani, assoldati dalla CIA per uccidere il dittatore nord-coreano che, in quanto fan della loro trasmissione, aveva acconsentito di farsi intervistare.
Apriti cielo: The Interview è diventato di colpo il film più chiacchierato della seconda parte del 2014, protagonista e capro espiatorio principale di una guerra fredda che stava nascendo tra Stati Uniti e Corea del Nord. Il 24 novembre un attacco hacker (forse guidato dalla Corea del Nord) mise in gravi difficoltà la Sony, casa di produzione del film, la quale si vide "spiattellati" online molti film che ancora dovevano uscire in sala e materiale privato di attori famosi sotto contratto alla stessa casa produttrice. A seguito di ciò e di ulteriori minacce, anche agli attori James Franco e Seth Rogen, la Sony decise di cancellare definitivamente la distribuzione del film, limitandola a 200 sale indipendenti americane e pubblicandolo in varie piattaforme on demand.
Peccato, un vero peccato, perché The Interview è un film assolutamente ben fatto, una satira perfetta dei nostri giorni e soprattutto di un paese come la Corea del Nord che versa, ancora ora, in condizioni non proprio del tutto chiare. Stilisticamente il film non pecca in nessun passaggio, avvalendosi comunque di una trama che, nonostante non sia originalissima, non si perde mai in divagazioni inutili e non ha buchi narrativi. L'accoppiata Franco-Rogen dimostra ancora una volta un grande affiatamento e The Interview si poggia quasi completamente sulle loro spalle, sulla loro vena comica e sui loro momenti esilaranti:beh, bisogna dire che i due riescono quasi sempre ad "azzeccare" i tempi comici e a strappare una risata allo spettatore. Come detto, il film si poggia quasi completamente sulle loro spalle: quasi, perché a rendere ancora più perfetto il film è l'interpretazione sorprendente di Randall Park, strepitoso nei panni del dittatore coreano Kim Jung Un e spalla grandiosa del duo Franco-Rogen,
The Interview è un film che si trova ormai solamente online ma consigliato, per passare un paio d'ore in relax e ridendo di gusto e anche perché, come detto, è un cult dei nostri giorni.


SCENA CULT: l'outing di Eminem

DIALOGO CULT:
Dave Skylark: [admires a war tank] "Holy fuckamole. Is that real?"
Kim Jong-un: "It was a gift to my grandfather from Stalin"
Dave Skylark: "In my country it's pronounced Stallone."
Kim Jong-un: "You're so funny, Dave."

VOTO FINALE: 7,5

venerdì 23 gennaio 2015

Big Eyes









Titolo Originale: Big Eyes
Regia: Tim Burton
Attori: Amy Adams, Christoph Waltz, Krysten Ritter, Jason Schwartzman, Danny Huston, Terence Stamp, Jon Polito
Genere: Biografico, Drammatico
Paese: Canada, USA
Anno: 2014
Durata: 106 Minuti
Trama: Nel 1958, Margaret Ulbrich(Amy Adams) scappa con la figlia dal marito e si trasferisce a San Francisco in cerca di fortuna.Qui conosce Walter Keane(Christoph Waltz), con il quale nasce subito un'affinità e che finisce per sposare.L'uomo utilizzerà il talento come pittrice della moglie per trovare il successo, finchè la donna deciderà di uscire allo scoperto.
Giudizio finale: "Big Eyes", film narrante la vera, sebbene sembri straordinaria, storia di Walter e Margaret Keane, è diretto da Tim Burton, mentre gli sceneggiatori sono Scott Alexander e Larry Karaszewski.Questo film rappresenta il secondo film biografico, dopo Ed Wood(1994), diretto da Burton, il quale ritrova gli stessi sceneggiatori con cui collaborò nella realizzazione della pellicola su quello che è stato definito "il peggior regista di tutti i tempi".Sebbene il film si discosti dallo stile che ha caratterizzato Tim Burton nel corso della sua carriera, si riescono a percepire particolari che richiamano le linee guida utilizzate dal regista.Il film per lo spettatore è molto godibile e procede senza intoppi.Per quanto riguarda la coppia di sceneggiatori, quest'ultimi creano un ottimo scritto di buon valore e senza buchi narrativi.A valorizzare maggiormente la pellicola è anche una buonissima fotografia.Amy Adams e Christoph Waltz sono i protagonisti assoluti del film e dimostrano un buon affiatamento e una buona presenza scenica, contribuendo alla buona riuscita finale.Per Krysten Ritter, Jason Schwartzman, Danny Huston e Terence Stamp solo ruoli marginali, ma in ogni caso con interpretazioni valide.
Consigliato: Sì, non è un brutto film.

giovedì 22 gennaio 2015

Come Ammazzare Il Capo 2









Titolo Originale: Horrible Bosses 2
Regia: Sean Anders
Attori: Jason Bateman, Jason Sudeikis, Charlie Day, Jennifer Aniston, Kevin Spacey, Jamie Foxx, Chris Pine, Christoph Waltz, Jonathan Banks, Lindsay Sloane
Genere: Commedia
Paese: USA
Anno: 2014
Durata: 108 Minuti
Trama: Nick(Jason Bateman), Kurt(Jason Sudeikis) e Dale(Charlie Day) decidono di intraprendere una nuova attività insieme, ma uno spietato uomo d'affari minaccia di rubare la società creata dai tre amici.Quale miglior modo di trovare i soldi necessari per salvare il loro duro lavoro se non organizzare un rapimento?
Giudizio finale: "Come Ammazzare Il Capo 2" è il sequel di "Come Ammazzare Il Capo E Vivere Felici", film del 2011, e vede al timone di regia Sean Anders, che ne cura anche la sceneggiatura insieme a John Morris.Anders riesce a dirigere una piacevole commedia che scorre in tutta tranquillità e che non annoia lo spettatore, anzi riesce a strappare anche qualche risata e la sceneggiatura realizzata in collaborazione con John Morris è sicuramente discreta.Jason Bateman, Jason Sudeikis e Charlie Day tornano a vestire i panni dei tre amici stressati dai loro capi, ma qui con nuovi ruoli e come nel film precedente riempiono bene la scena con grande sintonia e affinità.Interpretazione di grande livello per Chris Pine, autore di una interpretazione molto positiva.Fa la sua parte senza particolari affanni Christoph Waltz, il quale ci ha dimostrato di saper fare molto di più, sebbene in questa circostanza la parte a lui riservata sia più marginale.Ma senza ombra di dubbio le interpretazioni migliori sono fornite da Kevin Spacey, Jamie Foxx e Jennifer Aniston, che ritornano nei ruoli interpretati nel primo film e sebbene si tratti di ruoli secondari, il film merita la visione solo per guardare le scene in cui sono presenti.
Consigliato: Sì, si può vedere.

mercoledì 21 gennaio 2015

Come ammazzare il capo e vivere felici


Qual è la soluzione migliore quando hai problemi sul lavoro e non riesci a sopportare il tuo capo causa continui soprusi nei tuoi confronti? La soluzione (comica) la da Michael Markowitz, sceneggiatore di Come ammazzare il capo e vivere felici, film del 2011 diretto da Seth Gordon ed interpretato da Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Jennifer Aniston, Colin Farrell, Kevin Spacey e Jamie Foxx. 
Nick, Dale e Kurt (rispettivamente Bateman, Day e Sudeikis) sono continuamente sfruttati dai loro tre datori di lavoro (rispettivamente Spacey, Aniston e Farrell) e decidono, con la consulenza dell'improbabile criminale Dean Jones (Jamie Foxx), di progettare un triplice omicidio.
Come ammazzare il capo e vivere felici è una commedia ben riuscita, che riesce a compiere il suo dovere (far ridere) per quasi tutta la durata del film (98 minuti), non annoiando assolutamente lo spettatore e intrattenendolo con gag e situazioni tragi-comiche sempre all'altezza. La regia di Gordon è asciutta e mai banale e la sceneggiatura curata da Markowitz riesce a non cadere in banalità e cafonaggini da commediola di basso borgo. 
Se il film ne esce bene è anche grazie al cast di attori, comunque tutte celebrità conclamate. Il trio Bateman-Day-Sudeikis riescono a creare un'armonia perfetta tra i loro personaggi, risaltando al massimo i tempi comici e riuscendo ad essere sempre credibili; di contraltare anche i "cattivi" della situazione, Spacey-Aniston-Farrell, sono perfetti e mai sopra le righe. Infine, da sottolineare anche la prova di Jamie Foxx, sullo schermo per pochi minuti ma anche lui pienamente amalgamato nella comicità del film.
Come ammazzare il capo è vivere felici è un film piacevole e sicuramente da no bocciare. 

SCENA CULT: la ricognizione a casa di Bobby Pellit

FRASE CULT: "Sono il vostro consulente in omicidi"

VOTO FINALE: 6,5

martedì 20 gennaio 2015

Camp X-Ray


Film del 2014, presentato allo scorso Sundance Film Festival e uscito nelle sale cinematografiche statunitensi ad ottobre (in Italia è ancora inedito), Camp X-Ray vede l'esordio alla regia del filmmaker americano (fresco di diploma alla North Carolina School of Arts) Peter Sattler: regista, ma anche sceneggiatore del film.
Camp X-Ray racconta la storia di Amy Cole, giovane ragazza americana che per fuggire alla monotonia del suo paese di origine decide di arruolarsi nel corpo dei Marines. Spedita a fare la guardia carceraria nella prigione di massima sicurezza di Guantanamo, Amy instaura un rapporto di amicizia con Alì, prigioniero da otto anni.
Buonissimo il doppio esordio di Sattler: la sceneggiatura ha pochissime sbavature e la regia segue perfettamente il copione, riuscendo a rimanere concentrata sui due protagonisti principali, i loro pensieri, le loro paure, le loro debolezze, tirando fuori due ritratti perfetti e non banali. Il rapporto guardia-carcerato viene descritto molto bene e non si perde mai in particolari frivoli, scavando a fondo nella vita dei due protagonisti. Protagonisti intepretati alla perfezione da Kristen Stewart e Peyman Moaadi, con la prima, soprattutto, autrice di una prova sopra le righe, per costanza nell'arco del film, per interpretazione (sempre sul pezzo) e per autenticità del suo personaggio.
Camp X-Ray è una bella scoperta, poco pubblicizzato, in Italia, e da recuperare assolutamente

VOTO FINALE: 7-

lunedì 19 gennaio 2015

American Sniper









Titolo Originale: American Sniper
Regia: Clint Eastwood
Attori: Bradley Cooper, Kyle Gallner, Keir O'Donnell, Sienna Miller, Eric Close, Sammy Sheik, Luke Grimes
Genere: Azione, Biografico, Drammatico
Paese: USA
Anno: 2014
Durata: 132 Minuti
Trama: Chris Kyle(Bradley Cooper), cecchino dei Navy SEAL, ben presto diventa una leggenda tra le truppe dell'esercito statunitense dispiegate in Medio Oriente per via della sua bravura con il fucile e per le molte vite salvate.La sua fama cresce anche tra le fila nemiche, tanto da arrivare ad avere una taglia sulla propria testa.Allo stesso tempo, Kyle deve cercare di far funzionare il proprio matrimonio, nonostante i quattro turni di servizio.
Giudizio finale: "American Sniper", tratto dall'omonima autobiografia di Chris Kyle, è diretto da Clint Eastwood, mentre Jason Hall cura la sceneggiatura.Per Jason Hall si tratta della terza sceneggiatura in carriera(fino a questo momento, forse, la più importante) e sicuramente riesce a creare uno script piuttosto valido, sebbene non di altissimo livello.Per Clint Eastwood ennesima regia della sua lunghissima carriera, ma purtroppo un po' al di sotto degli ottimi livelli raggiunti con alcuni film diretti in precedenza; intendiamoci, non che il lavoro svolto sia da buttare, ma ci si aspettava qualcosina di più.Protagonista indiscusso della pellicola è Bradley Cooper, il quale riesce a fornire una buona prova, ma dal quale, come per il regista, ci si aspettava sicuramente una prova di maggior livello, dopo le incredibili interpretazioni degli ultimi anni.Tutto il resto del cast svolge un ruolo marginale e di supporto, con buone interpretazioni; tra tutti i comprimari a spiccare è sicuramente Sienna Miller, veramente molto brava e autrice di una buonissima prova.Il film sarà presente durante la serata dei Premi Oscar 2015 con ben sei candidature: Miglior Film, Miglior Attore Protagonista, Migliore Sceneggiatura Non Originale, Miglior Montaggio, Miglior Sonoro e Miglior Montaggio Sonoro.
Consigliato: Sì, si può vedere.

mercoledì 7 gennaio 2015

Gone girl - L'amore bugiardo


Di quanti intrighi e misteri, tradimenti e sospetti, può essere costellato un matrimonio? Fino a dove si è disposti ad arrivare pur di salvarlo o di liberarsene definitivamente?
Intorno a questi interrogativi ruota l'ultima "fatica" cinematografica di uno dei migliori registi statunitensi, David Fincher, nelle sale cinematografiche con il film Gone Girl - L'amore bugiardo, adattamento del romanzo omonimo di Gillian Flynn datato 2012. Con protagonisti principali Ben Affleck e Rosamund Pike ed un cast di attori che annovera, tra gli altri, Neil Patrick Harris (Barney di How I Met Your Mother), Tyler Perry e Kim Dickens, il film narra le vicende di una cittadina del Missouri, scossa per la sparizione di Amy Elliot; quando molti indizi fanno venire a galla verità scomode sul matrimonio di Amy e Nick Dunne, quest'ultimo viene indagato come principale, e unico, sospettato del rapimento e dell'uccisione della moglie.
La maestria e la bravura di David Fincher regista è tutta in questo film, racchiusa nei 149 minuti di Gone Girl; 149 minuti in cui la tensione non scende mai, in cui Fincher riesce a creare perfettamente un meraviglioso clima di suspance che non cessa fino all'ultimo secondo del film e non ha cali. Forse è aiutato anche da un'ottima trama, con la sceneggiatura scritta dallo stesso autore del libro, Gillian Flynn, ma la capacità di Fincher di "prendere per il midollo" lo spettatore e gettarlo senza remore all'interno della pellicola è innegabile. E' impossibile non immedesimarsi con i protagonisti di Gone Girl, non sentirsi coinvolti nella vicenda, grazie anche ad un sapiente uso di colonna sonora e soprattutto di fotografia.
Fin troppo facile per due ottimi attori come Ben Affleck e Rosamund Pike riuscire, in questo contesto narrativo e di regia, a brillare e a fornire delle interpretazioni da manuale. Entrambi potrebbero tranquillamente entrare di diritto nella lista dei candidati ai prossimi premi Oscar, così come il film, la regia di Fincher e la sceneggiatura di Flynn.

SCENA CULT: la scoperta di tutto [non posso specificare per non spoilerare]

FRASE CULT:
"Quando penso a mia moglie, penso sempre alla sua testa. Immagino di aprirle quel cranio perfetto e srotolarle il cervello in cerca di risposte alle domande principali di ogni matrimonio.
'A cosa pensi?'
'Come ti senti?'
'Che cosa ci siamo fatti?' "

VOTO FINALE: 7,5