domenica 30 giugno 2013

Hates - House At The End of the Street













Da un soggetto di Jonathan Mostow (regista tra gli altri di Terminator 3), diretto dal regista Mark Tonderai, Hates - House At The End of the Street è un thriller uscito nelle sale statunitense lo scorso settembre ed arrivato in Italia solamente a metà giugno.
Sarah e sua figlia Elissa si trasferiscono in una piccola cittadina, nella casa a fianco di un'abitazione teatro solamente 4 anni prima di un duplice omicidio: un uomo ed una donna sono stati uccisi dalla loro figlia, di cui si sono perse poi le tracce. Ora in quella casa vive il giovane e solitario Ryan, primogenito della coppia massacrata e non presente in casa al momento dell'omicidio. Ryan ed Elissa iniziano una relazione che porterà quest'ultima a scoprire dei segreti pericolosi sulla casa e sul ragazzo.
Hates è un thriller abbastanza "moscio", che per 60 minuti fila via senza scossoni; poi comunque il colpo di scena centrale ribalta un po' tutta la vicenda e sembra poter innalzare il livello della pellicola, ma è solamente un fuoco di paglia, perché poi l'ultima mezz'ora si appiattisce parecchio non cavalcando la scossa data dalla "sorpresa" narrativa e omologandosi ad un film horror tradizionale. Ad una sceneggiatura non proprio ottima si affianca comunque una buona descrizione dei personaggi, la cui descrizione viene curata sin nei minimi dettagli, anche con un buon uso dei flashback. A rendere credibili i tre personaggi principali ci hanno pensato Jennifer Lawrence (apprezzata in Hunger Games), Max Theriot (visto in Jumper) ed Elisabeth Shue: buone le loro interpretazioni.
Per concludere, Hates è un film insapore, che non lascia granché allo spettatore ma comunque non completamente da buttare, bisognava solamente sviluppare la sceneggiatura in modo differente, dandole soprattutto un po' più di verve. Peccato.

SCENA CULT: l'inseguimento nella foresta (non dico di chi per non fare spoiler)

VOTO FINALE: 5,5

sabato 29 giugno 2013

Oblivion













Da una graphic novel mai realizzata prende vita Oblivion, film del 2013 scritto e diretto da Joseph Kosinski (l'autore della graphic novel citata) e interpretato da Tom Cruise e dalla bond girl Olga Kurylenko. Oblivion è ambientato nel 2077, 60 anni dopo che la distruzione della Luna da parte di una popolazione aliena ha causato la distruzione della Terra. Dopo la fine della guerra tra umani e alieni (per lo più "macchine") Jack Harper e la sua compagna di missione Victoria Olsen svolgono la funzione di "ripulitori" di stanza sul pianeta Terra, in attesa di essere trasferiti nel nuovo pianeta Titano.
Oblivion è un film post-apocalittico, che riporta in primo piano la guerra tra genere umano e tecnologia, tra le persone e le macchine; è un bel film che scorre abbastanza velocemente e che non ha tempi morti. Nota di merito sia agli effetti speciali e sia alla fotografia. Joseph Kosinski, già regista acclamato per Tron:Legacy, riesce a creare qualcosa di diverso dal suo capolavoro ma nonostante tutto Oblivion è una bella sorpresa anche se per certi aspetti ricorda molto il film di Duncan James del 2009 Moon ma a differenza di quest'ultimo è molto meno lento e più spettacolare.
Oblivion non è un capolavoro e sicuramente l'interpretazione di Tom Cruise non aiuta ad alzare il livello del film: è troppo compassato, sembra avere sempre la stessa espressione, che poi è la stessa di La guerra dei mondi. Ultimamente pare in fase calante, speriamo di essere smentiti. Buona la prova invece di Olga Kurylenko, ma a volte anche lei sembra allinearsi sulla linea del suo partner nel film Tom Cruise. Poche scene, ma di qualità, invece per Morgan Freeman.
Ripeto, Oblivion è un film godibile, adatto a tutti e perfetto per passare una serata tranquilla davanti allo schermo.

SCENA CULT: quella sull'Empire State Building

FRASE CULT: "Sogna noi due"

VOTO FINALE: 6,5

giovedì 27 giugno 2013

The Bay


Uscito nelle sale americane lo scorso novembre e qui in Italia solamente tre settimane fa, The Bay, diretto da Barry Levinson, è un thriller-horror che racconta degli strani avvenimenti accaduti nella cittadina (fittizia) di Claridge, cittadina del Maryland situata sulla Baia di Chesapeake, tra il 4 ed il 5 luglio del 2009. Durante i festeggiamenti per il Giorno dell'Indipendenza americana, una strana epidemia prende corpo tra gli abitanti del piccolo paese e uccide all'incirca il 40% della popolazione locale: la studentessa di giornalismo Donna Thompson cerca di far venir fuori la verità di quel giorno dopo l'insabbiamento da parte dei servizi segreti nazionali.
Con molta sorpresa The Bay è un buon film, scorrevole e godibile. E' un mockumentary (falso documentario), in cui la storia di quel 4 luglio ci viene raccontata dalla giovane Donna Thompson via skype e attraverso vari filmati amatoriali messi in rete da chi quel giorno l'ha vissuto e cerca di far luce sulla verità. Proprio su questo punto Barry Levinson riesce a "vincere": dopo The Blair Witch Project in molti hanno tentato di ricalcarne il successo e di usare lo stesso tipo di riprese del film del 1999, fallendo miseramente (e di esempi ce ne sono molti). The Bay invece ricrea l'atmosfera del film sopra citato e riesce a rendere veritiera la storia raccontata, grazie ad una buonissima sceneggiatura e ad un buon uso dei "filmati amatoriali", che portano lo spettatore all'interno della storia e lo convincono che quella raccontata sia una storia vera.
Barry Levinson è bravo anche a mescolare bene l'horror ed il thriller, evitando un abuso di scene splatter e riuscendo a tenere lo spettatore incollato allo schermo fino alla fine (grazie anche ad una durata complessiva assolutamente non eccessiva).
Che dire, The Bay è comunque un film che si può vedere tranquillamente e meno brutto di quello che ci si poteva aspettare prima della visione

SCENA CULT: L'arrivo di Stephanie e del marito a tarda sera nella cittadina di Claridge, ormai deserta a causa dell'epidemia e con i corpi senza vita dei cittadini stesi lungo il viale centrale

FRASE CULT: "Donna Thompson scomparve il 4 luglio 2009. E' rimasta nascosta finché non l'hanno trovata due anni dopo. E' una dei pochi sopravvissuti."

VOTO FINALE: 6,5




mercoledì 26 giugno 2013

L'Uomo D'Acciaio









Titolo Originale: Man Of Steel
Regia: Zack Snyder
Attori: Henry Cavill, Amy Adams, Michael Shannon, Diane Lane, Russell Crowe, Antje Traue, Harry Lennix, Richard Schiff, Christopher Meloni, Kevin Costner, Ayelet Zurer, Laurence Fishburne, Michael Kelly
Genere: Avventura, Azione, Fantasy
Paese: Canada, Regno Unito, USA
Anno: 2013
Durata: 143 Minuti
Trama: Poco prima che il suo pianeta d'origine venga distrutto, il neonato Kal-El viene mandato con una navicella sulla Terra; qui viene allevato da una coppia e prende il nome di Clark Kent(Henry Cavill), crescendo come un comunissimo terrestre.Nonostante sia cosciente di avere poteri straordinari, Clark cerca di restare nell'ombra, ma quando la Terra è minacciata da un temibile generale Kryptoniano dovrà mostrarsi a tutto il mondo e convincerlo che non è un nemico.
Giudizio finale: In tempi di reboot, non poteva mancarne uno riservato a Superman, visto che i primi film dedicati al personaggio della DC Comics appartengono ad un periodo che per gli effetti visivi si potrebbe quasi definire preistorico e il successivo tentativo di ridare nuova linfa alla serie con il film del 2006 è stato un mezzo fallimento.In questo nuovo inizio troviamo Zack Snyder(300, Watchmen) alle regia e Christopher Nolan(Trilogia Batman, Inception) alla produzione e già solo questa accoppiata basta come garanzia per un buon film, nonostante non sia perfetto.La durata è tipica per questi generi e si divide sostanzialmente in due tronconi, con una prima parte un po' più lenta ed una seconda parte più adrenalinica e ricca di scene d'azione in cui la computer grafica la fa da padrone.Il cast è un insieme di grandi nomi tra i quali spicca, per il ruolo interpretato, Henry Cavill anche se non del tutto convincente.
Consigliato: Sì, da vedere.

lunedì 24 giugno 2013

Silent Hill: Revelation 3D









Titolo Originale: Silent Hill: Revelation 3D
Regia: Michael J. Bassett
Attori: Adelaide Clemens, Kit Harington, Carrie-Anne Moss, Sean Bean, Radha Mitchell, Malcolm McDowell, Martin Donovan, Deborah Kara Unger, Erin Pitt
Genere: Horror, Thriller
Paese: Canada, Francia, USA
Anno: 2012
Durata: 94 Minuti
Trama: Quando suo padre scompare, Heather Mason(Adelaide Clemens) parte per Silent Hill, luogo ricorrente dei suoi incubi, alla ricerca del genitore.Una volta giunta nella città, Heather scoprirà chi è realmente e avrà la risposta ai suoi terrificanti incubi.
Giudizio finale: Tratto dal terzo episodio dell'omonima serie videoludica e sequel del film del 2006, questo lungometraggio è al di sotto del suo predecessore, il quale a sua volta non era del tutto convincente,ma che comunque aveva qualcosa di salvabile.La trama è piuttosto carente così come i dialoghi, l'atmosfera manca di quella tensione che dovrebbe caratterizzare l'ambientazione di Silent Hill.Nonostante un cast di buon livello, l'unica convincente nel ruolo è Adelaide Clemens con gli altri interpreti leggermente al di sotto.Infine parlando degli effetti in computer grafica, alcuni sembrano più riusciti di altri.
Consigliato: Si può anche evitare di vederlo.

mercoledì 19 giugno 2013

Mean Machine


Mean Machine è un film inglese del 2001 diretto da Barry Skolnick, remake del film Quella sporca ultima meta del 1974 (di cui nel 2005 è stato rifatto un ulteriore remake, L'altra sporca ultima meta, con protagonista Adam Sandler). A differenza del film americano originale, in Mean Machine il football americano viene sostituito dal calcio, ma la trama è pressoché identica: l'ex stella di calcio della nazionale inglese Danny Meehan, sospeso a vita dallo sport per essersi venduto una partita, viene arrestato dopo una rissa con una pattuglia di poliziotti e rinchiuso nella prigione di Longmarsh; qui viene convinto, anzi costretto, dal direttore del carcere a formare una squadra di calcio di "galeotti" per sfidare la squadra dei "secondini".
Mean Machine è un buon film, che ricalca le linee guida di Quella sporca ultima meta e segue la sceneggiatura originale, sostituendo come detto solamente il football americano con il calcio.
L'attore principale è Vinnie Jones, fedelissimo di Guy Ritchie ed ex calciatore (ha calcato anche i palcoscenici della Premier League inglese), che interpreta il ruolo della stella decaduta perfettamente, dando un'aria cupa al personaggio e allo stesso tempo anche carisma a quello che è il protagonista della pellicola. Strepitoso poi è Jason Statham, nei panni di uno dei personaggi che restano nella storia del cinema "sportivo": Il Monaco, portiere della squadra dei "galeotti".
La missione di fare un remake parlando di calcio è riuscita perfettamente, anzi, probabilmente Mean Machine resta il film migliore sul "soccer" che sia mai stato realizzato, con il fiore all'occhiello della partita finale, girata benissimo, a differenza delle scene di calcio girate in Goal! (e nei suoi seguiti) che risultano poco veritiere.

SCENA CULT: I pensieri del Monaco (Jason Statham) durante la partita tra guardie e carcerati

DIALOGO CULT:
Danny Meehan: "Salve signor Monaco...sa giocare a calcio?"
Il Monaco: "Si"
Danny Meehan: "Bene...le andrebbe di giocare con noi?"
Il Monaco: "No"
Danny Meehan: "Giochiamo contro le guardie"
Il Monaco: "Si,  mi va!"

VOTO FINALE: 6,5








martedì 18 giugno 2013

Una Notte Da Leoni 3









Titolo Originale: The Hangover Part III
Regia: Todd Phillips
Attori: Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis, Justin Bartha, Ken Jeong, John Goodman, Melissa McCarthy, Jeffrey Tambor, Heather Graham, Mike Epps, Sasha Barrese, Jamie Chung, Sondra Currie, Gillian Vigman
Genere: Commedia
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 100 Minuti
Trama: Mentre sono in viaggio per portare Alan(Zach Galifianakis) in un instituto psicoterapeutico in Arizona, Phil(Bradley Cooper), Stu(Ed Helms) e Doug(Justin Bartha) vengono assaliti da un gruppo di criminali capeggiati da un certo Marshall(John Goodman), il quale ha un conto in sospeso con Leslie Chow(Ken Jeong).Dopo aver preso in ostaggio Doug, Marshall da tre giorni di tempo ai tre amici per farsi consegnare Chow. 
Giudizio finale: Contrariamente agli episodi precedenti sviluppati in un'unica città, in questo caso la storia si sviluppa tra Los Angeles, Tijuana e Las Vegas, concludendosi li dove tutto ebbe inizio.Questa volta non ci sarà nessuna serata da ricostruire il giorno dopo, ma solo andare alla ricerca di Chow per salvare Doug.Zach Galifianakis ancora una volta si dimostra all'altezza della parte e Bradley Cooper ed Ed Helms sono ideali nel ruolo di comprimari.Ken Jeong, anche se il suo personaggio è un po' troppo forzato, rappresenta la scheggia impazzita che da quel tocco di imprevedibilità.La durata del film è perfetta ed ha un buon ritmo che non fa annoiare lo spettatore.
Consigliato: Sì, degna conclusione della trilogia.

lunedì 17 giugno 2013

Scary Movie 5









Titolo Originale: Scary MoVie
Regia: Malcolm D. Lee
Attori: Ashley Tisdale, Simon Rex, Erica Ash, Katt Williams, Terry Crews, Gracie Whitton, Lidia Porto, Charlie Sheen, Lindsay Lohan, Snoop Dogg, Jerry O'Connell, Mike Tyson
Genere: Commedia, Comico
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 86 Minuti
Trama: Una coppia avrà delle esperienze con una presenza paranormale dopo aver preso in affidamento tre bambini ritrovati in una casa abbandonata in un bosco.Le telecamere all'interno della casa riprenderanno tutto.
Giudizio finale: C'erano una volta i film demenziali, che facevano da parodia ai film di maggior successo dello stesso periodo.Dico "c'erano" perchè Scary Movie 2(2001) rappresenta l'ultimo film del genere parodistico ben riuscito.Da quel momento in poi sembra che qualcosa non abbia più funzionato; infatti nel giro di un decennio ogni successivo film parodia è sceso sempre più in basso in termini di risate e trovate comiche, a fronte di una crescita esponenziale di battute volgari inutili.Scary Movie 5 non è esente dalla critica ma ne rappresenta un degno esempio, fallendo in termini di trama, comicità, interpreti e regia.
Consigliato: Evitate di vederlo.

sabato 15 giugno 2013

After Earth



Dopo il flop de L'ultimo dominatore dell'aria, M. Night Shyamalan fallisce nuovamente, sia come regista che come sceneggiatore di After Earth, film uscito da poco nelle sale, con protagonisti Will & Jaden Smith.
After Earth è ambientato in un futuro non precisabile, nel quale la Terra è stata abbandonata dagli esseri umani, in quanto ormai invivibile; ma la vita nel nuovo pianeta Nova Prime non è così facile come potrebbe sembrare. Un giorno il generale Cypher Raige decide di portare con sé in una missione suo figlio Kitai ma l'astronave nella quale si trovano resta danneggiata da una pioggia di asteroidi ed è costretta ad un atterraggio di fortuna proprio sulla Terra: padre e figlio sono gli unici due sopravvissuti e con il generale non in grado di camminare, sarà proprio Kitai a dover attraversare il territorio del pianeta per recuperare un dispositivo di segnalazione che consenta loro di salvarsi.
Fortunatamente After Earth è un film che dura solamente 100 minuti, perché sopportare una durata superiore non sarebbe stato possibile: anzi, in realtà è molto difficile anche arrivarci in fondo a questi 100 minuti. Si, gli effetti speciali sono abbastanza carini, ma ciò che manca al film è una sceneggiatura "seria" e soprattutto un po' di ritmo: è tutto molto compassato e lento, Shyamalan avrebbe potuto e dovuto sviluppare la storia in maniera migliore. Per Will Smith è stato un buco nell'acqua, la scelta di far risaltare suo figlio Jaden in questo film non è stata una delle migliori, perché comunque è proprio Jaden Smith a metterci del suo e a non tentare nemmeno di alzare il ritmo e dare una caratura diversa al suo personaggio. After Earth è un film con Will Smith, ma allo stesso tempo senza Will Smith: l'ex principe di Bel-Air si vede molto poco ed il suo personaggio non si annovera tra quelli indimenticabili, tutt'altro. After Earth sembra proprio una trovata pubblicitaria di Will Smith per promuovere la carriera (e dargli una svolta positiva) di suo figlio Jaden: cosa, secondo me, non riuscita.

SCENA CULT: la "sfida" nei cieli tra Kitai e un'aquila

FRASE CULT: "Riconosci la tua forza e controllerai il tuo destino"

VOTO FINALE: 4,5


venerdì 14 giugno 2013

Le 5 Leggende









Titolo Originale: Rise Of The Guardians
Regia: Peter Ramsey
Attori(Voci): Chris Pine, Alec Baldwin, Jude Law, Isla Fisher, Hugh Jackman, Dakota Goyo
Genere: Animazione, Avventura
Paese: USA
Anno: 2012
Durata: 97 Minuti
Trama: Quando l'uomo nero, creduto sconfitto da moltissimi anni, si manifesterà nuovamente per minacciare i bambini di tutto il mondo, un gruppo di guardiani, capeggiati da Babbo Natale, cercherà di fermarlo.
Giudizio finale: La Dreamworks ci regala in un unico film d'animazione molti dei personaggi di fantasia che caratterizzano l'infanzia, ognuno, chi più chi meno, con un ego notevole.Il film nella sua intera durata è di piacevole visione senza annoiare lo spettore e con alcuni momenti divertenti.I personaggi sono ben strutturati nel complesso, anche se Jack Frost e la fatina dei denti sono un po' al di sotto rispetto agli altri.
Consigliato: Ideale per tornare bambini.

giovedì 13 giugno 2013

Centurion













Scritto e diretto da Neil Marshall, Centurion è un film ambientato nel secondo secolo dopo Cristo e racconta  la possibile storia della Nona legione romana ("possibile" perché non si è mai saputo cosa successe realmente alla Nona legione romana), in marcia verso la Scozia per sconfiggere la popolazione indigena dei Pitti ed unificare la Britannia sotto l'Impero Romano.
Centurion è ambientato in Scozia e una parte di film è stata girata realmente in terra scozzese: proprio l'ambientazione, lo stupendo paesaggio della Scozia, è l'unica cosa salvabile del film. La storia sarebbe stata interessante se fosse stata sviluppata in modo differente e soprattutto sembra che ad un certo punto delle riprese si sia deciso di chiudere il film perché i soldi per girarlo erano terminati, altrimenti è incomprensibile il perché si sia deciso di finire Centurion in questo modo sbrigativo: i tre centurioni rimasti, dopo un'ora e mezza di film in cui vengono inseguiti dai Pitti, decidono di combattere, ma se lo avessero fatto all'inizio quantomeno erano in dieci e non solamente in tre.
Il cast, tra cui spiccano Michael Fassbender e l'ex bond girl Olga Kurylenko, cerca di salvare il salvabile ed in fin dei conti non sfigura, nonostante, come detto, una sceneggiatura sviluppata malamente.
Purtroppo negli ultimi tempi in molti hanno provato a ricalcare il successo de Il Gladiatore, ma con evidenti scarsi risultati: Centurion si aggiunge alla lista di questi film di cui si potrebbe fare a meno.

SCENA CULT: le scene di combattimento

FRASE CULT: Quintus Dias: "Mio padre mi ha insegnato che nella vita il dovere e l'onore contano più di ogni altra cosa. L'uomo che non mantiene la parola non è migliore di una bestia."

VOTO FINALE: 5

mercoledì 12 giugno 2013

Warm Bodies









Titolo Originale: Warm Bodies
Regia: Jonathan Levine
Attori: Nicholas Hoult, Teresa Palmer, Analeigh Tipton, Rob Corddry, Dave Franco, John Malkovich
Genere: Commedia, Horror, Romantico
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 98 Minuti
Trama: In un non ben definito futuro un'epidemia ha decimato la popolazione mondiale, trasformando in zombie i più sfortunati.Durante una missione per la ricerca di medicinali, Julie(Teresa Palmer) viene salvata da un attacco di non morti da R(Nicholas Hoult), uno zombie atipico; infatti R sembra quasi riuscire a provare emozioni tipiche degli esseri umani.Dall'incontro tra Julie e R si innescherà qualcosa che potrebbe cambiare il futuro dell'umanità.
Giudizio finale: Dopo la caduta del mito dei vampiri e dei licantropi avvenuta con la saga di Twilight, ora è la volta degli zombie, ma contrariamente alla storia d'amore melensa di Bella e Edward, questa volta in alcune scene si possono intravedere anche dei risvolti comici.Nicholas Hoult è inespressivo per tutta la durata del film, dato il ruolo interpretato non si poteva chiedere altrimenti, ma con Teresa Palmer ha una buona affinità.Il film non ha una durata eccessiva e nel complesso la visione scorre abbastanza scorrevolmente.Infine, degna di nota è la colonna sonora, nella quale si trovano brani di Bob Dylan, Bruce Springsteen e Guns N' Roses.
Consigliato: Sì, ma solo se amanti del genere.

martedì 11 giugno 2013

Frankenweenie









Titolo Originale: Frankenweenie
Regia: Tim Burton
Attori(Voci): Catherine O'Hara, Martin Short, Martin Landau, Charlie Tahan, Atticus Shaffer, Winona Ryder, Robert Capron, James Hiroyuki Liao
Genere: Animazione
Paese: USA
Anno: 2012
Durata: 87 Minuti
Trama: Il giovane Victor, quando il suo fedele e inseparabile cagnolino Sparky viene investito da un'auto, decide di riportarlo in vita sfruttando le proprie conoscenze scientifiche; ma dopo che il suo segreto viene scoperto da alcuni suoi compagni di classe, quest'ultimi decidono di riportare in vita alcuni animali del locale cimitero scatenando il panico nella tranquilla cittadina di New Holland.
Giudizio finale: A quasi trent'anni dal cortometraggio omonimo, il regista statunitense riesce finalmente a realizzarne un lungometraggio e in tempi di realizzazioni in 3D e di utilizzo massiccio della computer grafica lo fa realizzandolo in bianco e nero e utilizzando la stop motion.Il film è preciso nella sua non eccessiva durata e non noioso per lo spettatore.Inoltre il film è una miniera di riferimenti ai mostri più famosi del cinema, ma anche di ricordi dello stesso Burton.
Consigliato: No, solo se siete fan di Tim Burton.

lunedì 10 giugno 2013

Snitch - L'Infiltrato









Titolo Originale: Snitch
Regia: Ric Roman Waugh
Attori: Dwayne Johnson, Barry Pepper, Jon Bernthal, Susan Sarandon, Michael Kenneth Williams, Rafi Gavron, Melina Kanakaredes, Nadine Velazquez, Benjamin Bratt
Genere: Drammatico, Thriller
Paese: Emirati Arabi Uniti, USA
Anno: 2013
Durata: 112 Minuti
Trama: Quando Jason Collins(Rafi Gavron) vieni incastrato per possesso di droga, John Matthews(Dwayne Johnson), suo padre, per fargli ridurre la condanna si infiltrerà in una pericolosa organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti con lo scopo di incastrarne il capo.
Giudizio finale: Dopo aver dimostrato di trovarsi a proprio agio sia negli action movie sia nelle commedie per famiglie, Dwayne "The Rock" Johnson questa volta si cimenta in un genere e in un ruolo del tutto nuovo, ma non riesce ad essere del tutto convincente; infatti nel momento in cui ci sono da lasciare da parte i muscoli per far posto ad un minimo di espressività, il campione di wrestling dimostra che ha ancora molto da imparare.Nel complesso, il film risulta guardabile ed abbastanza scorrevole anche se si è sempre in attesa del cambio di ritmo, che avviene solo nella parte finale ed in modo piuttosto sbrigativo.
Consigliato: Sì, ma solo in mancanza di altri titoli.

domenica 9 giugno 2013

Voices













Glee, Nashville e Smash: sono le tre serie televisive più in voga del momento che fanno della musica il personaggio principale. Dal Glee Club della serie omonima, alla musica country di Nashville, per finire con il musical di Broadway protagonista di Smash, da tutto ciò prende forma il nuovo film di Jason Moore, Voices. Delle tre serie tv citate, Voices somiglia molto a Glee, anche se a differenza di quest'ultimo è ambientato in un college ed è sicuramente un film molto più "leggero" della serie tv sul gruppo di studenti del liceo del Glee Club.
Adattamento del romanzo, tratto da una storia vera, Pitch Perfect (che è anche il titolo originale del film), Voices ha come protagonista Beca (Anna Kendrick), ragazza alternativa con il sogno di diventare una Dj, ed è ambientato alla Bardem University, dove due diversi gruppi di canto "a cappella" (le Bella's Bardem e i Ritmonelli) si contendono la vittoria del campionato nazionale.
Come detto, Voices non è Glee, per tanti (buoni) motivi: è un film molto leggero e si avvicina molto al genere commedia; la musica la fa da padrona ma non "invade" la trama del film; gli attori e le attrici di Voices sono nettamente migliori di quelli/e di Glee.
Proprio per quanto riguarda il cast, nota di merito soprattutto a Rebel Wilson (Ciccia Amy), strepitosa come cantante e ballerina e vera protagonista comica della pellicola; e poi, comunque, il suo dovere lo fa sempre anche Anna Kendrick, che anche qui fa risaltare la sua interpretazione e si conferma grande attrice (se mai ce ne fosse stato il bisogno), dopo la candidatura all'Oscar come migliore attrice non protagonista nel 2010 per il film Tra le nuvole.
In sintesi, un bel teen-musical, con buone coreografie e una bella colonna sonora, una lunghezza non spropositata (110 minuti) e una storia piacevole e per niente lenta.
Solo una domanda (che esula un po' dal film): perché è stato tradotto il titolo originale Pitch Perfect (alla lettera "perfetta intonazione") in Voices? Penso avesse più senso tenere il titolo originale.

SCENA CULT: Sarebbe scontato parlare della scena della doccia in cui Anna Kendrick e Brittany Snow cantano (nude, ndr);  quindi scelgo la seconda opzione: la scena del "Botta e risposta", una sorta di battaglia a suon di musica tra i quattro gruppi "a cappella" della Bardem University.

DIALOGO CULT: 
Aubrey: "Come ti chiami"
Ciccia Amy: "Ciccia Amy"
Aubrey: "Ti sei data da sola questo soprannome? Ciccia Amy?"
Ciccia Amy: "Si, così le stronze secche come voi non lo fanno alle mie spalle"

VOTO FINALE: 6,5

mercoledì 5 giugno 2013

L'ordine naturale dei sogni



Una gran bella scoperta. L'ordine naturale dei sogni (Cemetery Junction il titolo originale) è uno di quei film in cui ci si imbatte quasi per caso, si viene attratti dalla trama e dopo averlo visto si è contenti che proprio quel caso abbia consentito "l'incontro".
L'ordine naturale dei sogni è un film indipendente del 2010 scritto e diretto da Ricky Gervais e Stephen Merchant, ambientato nella periferia di Reading (Inghilterra) negli anni 70: Bruce, Freddie e Snork sono tre amici che passano le giornate divertendosi e non pensando al futuro, ognuno con i propri desideri ed obiettivi di vita. Il nuovo lavoro di Freddie e l'incontro di quest'ultimo con la sua ex ragazza mette i tre ragazzi davanti a delle scelte riguardanti il proprio futuro.
L'ordine naturale dei sogni non è un film che resterà negli annali, in quanto poco pubblicizzato e poco conosciuto, e questo è sicuramente un peccato, anche perché la sceneggiatura è molto buona, così come l'ambientazione è azzeccatissima ed è superba la regia. E' un racconto di formazione di alto livello con un cast di attori semi sconosciuti (a parte la protagonista femminile, la Felicity Jones ammirata in film come Cheri e Ritorno a Brideshead) che sono riusciti a rendere credibili e veritieri i loro personaggi, grazie ad un'interpretazione straordinaria. Strepitoso, nel ruolo "secondario" del padre di Freddie, proprio Ricky Gervais, attore-regista-sceneggiatore-produttore del film.
E' un film consigliato a tutti, se possibile in lingua originale, perché con il doppiaggio italiano si va a perdere il senso di alcuni dialoghi (fatti di slang) e si perde anche l'accento britannico dei vari personaggi: un accento che da un tocco di magia al film intero.

SCENA CULT: quelle ambientate nella stazione di Cemetery Junction

DIALOGO CULT: 
Freddie Taylor: "Dad, buy a policy or I'll be out of work on Monday." (Papà, fai un'assicurazione o sarò licenziato lunedì)
Mr. Taylor: "Good, you can help dig your grandmother's grave." (Bene, così puoi aiutarmi a scavare la fossa a tua nonna" [indicandola]

VOTO FINALE: 7

lunedì 3 giugno 2013

Il Grande E Potente Oz









Titolo Originale: Oz The Great And Powerful
Regia: Sam Raimi
Attori: James Franco, Mila Kunis, Rachel Weisz, Michelle Williams, Zach Braff, Bill Cobbs, Joey King, Tony Cox, Abigail Spencer, Ted Raimi, Bruce Campbell
Genere: Avventura, Fantasy
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 130 Minuti
Trama: Oscar Diggs(James Franco) è un illusionista da quattro soldi che lavora per un circo itinerante.Quando, per sfuggire al marito furioso di una donna da lui sedotta, si rifugia su una mongolfiera, un tornado lo catapulta nel fantastico Regno di Oz; qui si troverà nel mezzo di una guerra tra tre streghe e dovrà capire in fretta da quale parte schierarsi.
Giudizio finale: Ideale prequel del film del 1939, come quest'ultimo, il film di Raimi inizia la sua storia in bianco e nero per poi passare, con l'entrata nella terra di Oz, ad un'incredibile esplosione di colori degna del miglior Tim Burton.Il cast di attori avrebbe potuto fare un po' meglio per caratterizzare a dovere i propri personaggi, ma il risultato finale non è da buttare.La durata del film forse è eccessiva, ma nonostante tutto scorre abbastanza agevolmente e risulta piacevole per lo spettatore.
Consigliato: Sì, per immergersi per due ore in una terra fatata.

sabato 1 giugno 2013

Il grande Gatsby




Tratto dal romanzo di Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby (The great Gatsby) targato Baz Luhrmann è la quarta trasposizione cinematografica che segue le vicende del giovane agente di borsa, nonché voce narrante, Nick Carraway, vicino di casa del miliardario e misterioso Jay Gatsby. Quest'ultimo fa recapitare a Nick un biglietto di invito ad una delle sue sfarzosissime feste, con l'intento di avvicinarlo per una questione importante.
Ne Il grande Gatsby si vede benissimo la mano di Baz Luhrmann, già regista di grandi successi come Romeo + Giulietta e Moulin Rouge; ed è proprio con Moulin Rouge che si possono fare confronti importanti, perché molte scene de Il grande Gatsby sembrano "fotocopie" del film musicale del 2001: su tutte, le scene in cui vengono rappresentate le feste pacchiane a casa di Jay Gatsby sembrano proprio uscite da Moulin Rouge. Bellissima la fotografia, anche se alcune volte sembra un po' troppo forzata da risultare palesemente non veritiera; nota di merito alla "ricostruzione" della New York anni 20, perfetta.
La storia è molto lineare e molto rispettosa del romanzo, Baz Luhrmann (e Craig Pearce che lo ha aiutato nella sceneggiatura) è rimasto fedelissimo a The Great Gatsby di Fitzgerald senza alterarne l'intreccio e lo svolgimento delle vicende; anzi, ha arricchito la storia con una colonna sonora "da urlo", grazie anche all'aiuto di star del calibro di Jay Z, Beyoncé, will.i.am, Fergie e Lana Del Rey, che hanno firmato alcune delle canzoni che accompagnano lo spettatore nei 143 minuti di film. Ecco, forse la durata è un po' eccessiva, anche considerando che la seconda parte del film risulta un po' troppo lunga, sembra non succeda niente: ma comunque il romanzo è così, quindi per restare fedele Baz Luhrmann non poteva fare altrimenti.
Nel cast di attori eccelle sopra a tutti, come sempre, Leonardo di Caprio, che purtroppo ancora non è riuscito, non si sa per quale motivo, a portarsi a casa un Oscar, e che anche qui da prova delle sue grandi doti da attore poliedrico; cosa che, al contrario, non riesce a Tobey Maguire: anche ne Il grande Gatsby riesce a sorprendere lo spettatore per la sua mono espressione da "pesce lesso" e per non aver dato forza al suo personaggio; molto al di sotto delle attese anche Carey Mulligan, interpretazione nella media che fa risultare il suo personaggio un po' "moscio". Probabilmente cercare di mantenere il livello di Leonardo di Caprio non è facile però i suoi due-coprotagonisti potevano sicuramente fare di meglio.
Nel complesso, quindi, un buon film, non un capolavoro come ci si aspettava ma comunque da vedere.

SCENA CULT: Jay Gatsby e Nick Carraway in macchina di Gatsby che sfrecciano per le strade della New York anni 20.

FRASI CULT: Jay Gatsby: "La mia vita deve puntare in alto, deve andare avanti!"

VOTO FINALE: 6+