sabato 28 marzo 2015

Interstellar




Riuscire a far rimanere gli spettatori concentrati ed incollati davanti lo schermo per ben 169 minuti. Questa è stata la missione di Christopher Nolan, regista e sceneggiatore (insieme al fratello Jonathan) di Interstellar, film del 2014 premiato con l'Oscar per i migliori effetti speciali. Missione compiuta, perché Interstellar, anche se non al livello dei film precedenti del regista (su tutti Inception), si attesta ad alti livelli, sia sotto l'aspetto narrativo che sotto l'aspetto registico.
Ambientato in un futuro non identificato, Interstellar segue le vicende di Cooper, ex astronauta che grazie alla figlia Murph scopre che la NASA è ancora segretamente attiva; scelto come pilota dovrà, insieme ad altri tre ricercatori, passare attraverso un buco nero per recuperare i dati di tre missioni partite precedentemente alla ricerca di un nuovo pianeta abitabile per l'umanità. Da questa missione dipenderà il futuro dei figli di Cooper e di tutta l'umanità.
Con il Matthew McConaughey degli ultimi anni tutto è possibile: anche in Interstellar, l'attore premio Oscar 2014, si conferma ad altissimi livelli ed il fatto che questo non faccia notizia la dice lunga sulla maturità ormai raggiunta. La sua interpretazione è sontuosa, tanto da far passare in secondo piano le comunque buone performance di Anne Hathaway, di Jessica Chastain e, seppur in maniera minore (per il poco spazio), di Matt Damon.
L'impalcatura creata da Nolan è come sempre impeccabile, con tutti gli ingranaggi al proprio posto e tutte le varie complessità della pellicola che vengono piano piano svelate: Interstellar non lascia nulla di intentato o irrisolto e ciò conferma la bravura del cineasta londinese. Il montaggio di Interstellar, poi, è perfetto: la suspance è sempre presente, ma mai angosciante, con le vicende che si susseguono in maniera incalzante e scorrevole per lo spettatore che, come detto, si ritrova incollato davanti allo schermo, quasi trascinato all'interno della storia.
L'Oscar per gli effetti speciali è stra-meritato, il mondo, l'universo, la galassia e i vari pianeti creati da Interstellar sono veritieri e impeccabili.
Interstellar è un film di fantascienza e in quanto tale deve rimanere, però la scienza, la fisica e la tecnologia stanno facendo passi da gigante e conviene sempre non lasciare mai nulla di intentato: perché se è vero che al momento non è possibile attraversare un buco nero (ma qualcuno ci ha mai provato?), è anche vero che 100 anni fa non c'era modo di andare sulla luna e tanto meno nello spazio.

SCENA CULT: il primo pianeta visitato

FRASE CULT: "Mankind was born on Earth. It was never meant to die here"

VOTO FINALE: 7,5

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