Prendere la tragedia più complessa, fosca e cruenta di William Shakespeare. Farne un adattamento cinematografico, nel 2015, restando completamente fedele alla trama, in tutto e per tutto. Limitarsi, quindi, a svolgere il compitino senza aggiungere niente di innovativo. Questi i pensieri e le azioni di Justin Kurzel, regista australiano alla prima prova da regista di lungometraggio. Il suo Macbeth, presentato a Cannes lo scorso maggio ed uscito nelle sale cinematografiche mondiali nei mesi a cavallo tra il 2015 e il 2016, è probabilmente, dal mio punto di vista, una delle delusioni maggiori del momento.
Non basta avvalersi di un buon direttore della fotografia (Adam Arkapaw) e di due attori fenomenali del calibro di Michael Fassbender e Marion Cotillard per riuscire a sopperire ad uno stile di regia molto compassato e poco innovativo.
Kurzel, con l'aiuto di Arkapaw, è bravo solamente nel rappresentare la storia di Macbeth in tutta la sua cupezza e complessità, base del dramma shakespeariano, ma per il resto non riesce a dare vita ad un lungometraggio che possa rimanere in modo indelebile nella memoria degli spettatori. La nota positiva di Macbeth è che, nonostante venga fatto un lavoro certosino per restare fedele il più possibile al "soggetto" di William Shakespeare (a parte una piccola imprecisione nel finale), la durata del film non raggiunge le due ore di visione e ciò è positivo per attenuare la pesantezza della pellicola.
Macbeth è sorretto da due attori di enorme valore: le interpretazioni di Michael Fassbender e Marion Cotillard sono le uniche note positive del film. Entrambi dimostrano non solo grande affinità interpretativa, ma tirano fuori il meglio dai due personaggi più complessi (e difficili da intepretare) del panorama shakespeariano.
Le aspettative su questa trasposizione cinematografica di Macbeth erano ben diverse: vedendo il film non si capisce in realtà l'utilità di una simile operazione.
SCENA CULT: la battaglia iniziale
DIALOGO CULT:
Macbeth: "If we should fail..."
Lady Macbeth: "We'll not fail."
VOTO FINALE: 5
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