sabato 11 febbraio 2017

Split




Ruota tutto intorno a James McAvoy. Una perdita di credibilità di quest'ultimo e tutto l'impianto cinematografico orchestrato da M. Night Shyamalan si sarebbe sgretolato come un biscotto nel latte. Fortunatamente, invece, non è stato così. Anche se non parlerei più di tanto di fortuna vedendo l'interpretazione di McAvoy. Split è una delle migliori prove dell'attore scozzese nonché il prepotente e confortante ritorno a buonissimi livelli di Shyamalan, dopo il primo indizio che fu The visit.
Parlavamo di James McAvoy: la facilità (per lo meno apparente) con cui interpreta un personaggio complesso come quello assegnatogli dal regista nato in India lo innalza a livelli mai visti nei vari film interpretati.
Sì, perché McAvoy interpreta Kevin Wendell Crumb, ragazzo afflitto dal disturbo associativo di personalità che rapisce e rinchiude nello scantinato tre ragazze, Casey, Claire e Marcia. Nell'attesa di scoprire quale sarà il loro destino, le tre conosceranno 3 delle 23 personalità di Kevin e iniziano a venire a conoscenza di una nuova personalità, chiamata "la Bestia", la quale dovrà mostrarsi per liberare il mondo dagli "impuri".
Siamo abituati, sin dai tempi de Il sesto senso, ad aspettarci un finale a sorpresa da parte di M. Night Shyamalan e, evitando di spoilerare un po' troppo, anche in Split una sorpresa finale c'è: poi sta a voi che lo guardate capirla e decidere come prenderla. Parlando esclusivamente del film e della trama, Split si dimostra un buon prodotto, con un'ottima sceneggiatura e delle buone trovate che garantiscono un gran bel ritmo al film. Che è un thiller con una spruzzata di horror e che riesce a tenere sempre alta la tensione, grazie anche all'ottima fotografia di Mike Gioulakis, già ottimo nel miglior film horror degli ultimi anni, quell'It Follows passato un po' in sordina ma che consiglio vivamente di recuperare. Per il resto, al netto di qualche dialogo e qualche scena non propriamente centrate (ma classiche di M. Night Shyamalan), Split resta un buon film, da vedere, anche e soprattutto, come più volte detto, per l'interpretazione magistrale di McAvoy,
Ah, dimenticavo: occhio al finale perché merita. 

SCENA CULT: lo sdoppiamento dalla psichiatra 

FRASE CULT: "An individual with multiple personalities can change their body chemistry with their thoughts." 

VOTO FINALE: 7+


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