lunedì 20 febbraio 2017

Autobahn - Fuori controllo



Onestamente ad un certo punto il film va realmente fuori controllo. Così tanto che si ha la sensazione che non riesca più a rientrare su binari e canoni passabili e a ritrovare il filo della storia. Invece vanno fatti, in questo caso, i complimenti al regista inglese Eran Creevy per la bravura con cui è riuscito a riportare la storia di Autobahn - Fuori controllo su livelli quantomeno soddisfacenti; perché sia chiaro, Autobahn (o Collide, che sarebbe il titolo originale) è un film che galleggia tra la sufficienza e l'insufficienza, un ibrido che non trova mai una sua reale dimensione. A metà tra un film di Guy Ritchie (riuscito male) e un action fatto di inseguimenti e fughe dettate dall'amore, Autobahn deve essere preso esclusivamente per quello che è: un'ora e mezza di intrattenimento, e basta. Meglio evitare di interrogarsi sull'originalità (inesistente) della trama, sul maggior peso specifico dato alle scene di inseguimento a discapito del buono sviluppo della storia, ai dialoghi troppo forzati (soprattutto quelli tra Casey e Juliette). Tralasciando tutto ciò, in fin dei conti Autobahn ha il giusto carico adrenalico per riuscire a tenere un ritmo molto alto fino alla fine e per non annoiare completamente gli spettatori. La bravura è anche del cast, comunque mai sottotono e con un Ben Kingsley bravo a tenere alto il livello d'attenzione.
Anticipavo a proposito di una storia scontata: sì, perché protagonista è Casey, giovane americano di stanza in Europa come corriere della droga. L'incontro e l'innamoramento con Juliette lo portano ad abbandonare il giro per dedicarsi completamente alla vita di coppia. Ma una brutta malattia di Juliette lo costringe a ribussare alla porta di Geran, un influente gangster tedesco, che gli prospetta un colpo da capogiro. Ma la rapina al maggiore trafficante di droga tedesco, Hagen, si rivela tutt'altro che una passeggiata.
Quasi quattro anni sono passati dal controverso Welcome to the Punch - Nemici di sangue, precedente film di Eran Creevy, in cui il regista londinese si avvaleva di un'ottima fotografia e di un buon cast per coprire tutte le magagne di una storia scontata e poco originale. Autobahn, stilisticamente, è la copia esatta del film del 2013. Ottima fotografia, soprattutto per quanto riguarda le scene di inseguimento, e pochissima attenzione alla trama e all'originalità e veridicità della stessa. Creevy prova a travestirsi da Guy Ritchie ma al momento non è riuscito a dimostrare neanche metà del talento del suo connazionale e se non fosse stato per gli inseguimenti in auto e le sparatorie, Autobahn sarebbe uno dei peggiori film dell'anno. Invece, ripeto, alla fine l'adrenalina e l'intrattenimento riescono a mascherare tutto ciò che di scontato e banale riempie la pellicola di Eran Creevy. Ma non mi sento comunque di consigliarla.

SCENA CULT: l'inseguimento in autostrada

VOTO FINALE: 5,5

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