sabato 25 febbraio 2017

Manchester by the Sea



Manchester by the Sea è di gran lunga il film più triste dell'anno. Resta comunque un buon film, a tratti ottimo, ma, avviso ai naviganti, racconta una storia triste che, anche se rappresentata in maniera sobria, ha una carica drammatica molto potente. Tutto il resto è di grandissima qualità: l'interpretazione di Casey Affleck (ma anche quella del giovane Lucas Hedges non è da meno), la regia superlativa di Kenneth Lonergan, la fotografia di Jody Lee Lipes, le musiche curate da Lesley Barber e l'ambientazione offerta proprio da Manchester-by-the-Sea, comune del Massachusetts che si affaccia sull'oceano.
Manchester by the Sea racconta la storia di Lee Chandler, idraulico/tuttofare di Boston "costretto" a tornare al suo paese natale, Manchester-by-the-Sea appunto, a causa della morte del fratello Joe. Qui dovrà prendersi cura del nipote Patrick, rimasto ormai da solo al mondo (dopo l'abbandono della madre alcolizzata), e dovrà affrontare il suo tragico passato.
Gran bel lavoro quello di Kenneth Lonergan, che dirige in maniera ottimale un film complicato come lo è Manchester by the Sea, sfruttando al massimo (e al meglio) l'ambientazione offertagli da questo paesino della contea di Essex e andando ad indagare a fondo, proprio tramite questa ambientazione,  il dramma umano, in questo caso un dramma "maschile". E il personaggio di Lee ricalca a pieno la complessità dell'animo maschile nel momento in cui si devono affrontare situazioni drammatiche. Ma come detto, Lonergan lo fa in maniera sobria, ma non per questo poco incisiva (anzi), sfruttando anche le pause, i cambi di clima, i silenzi, le espressioni dei protagonisti. Con Casey Affleck quasi certo ormai, anche meritatamente, di prendersi l'Oscar come miglior attore protagonista; ne parleremo meglio domani, nel post dedicato alle previsioni per la cerimonia dell'Oscar, con una disamina sui cinque candidati. Resta il fatto che Affleck sfodera un'interpretazione di altissimo livello, partendo dal presupposto che aveva tra le mani un personaggio complicatissimo in una storia complicatissima e trovandosi a fronteggiare 3-4 tematiche che se non affrontate al meglio avrebbero potuto far annegare tutto il film.
Manchester by the Sea non vincerà l'Oscar come miglior film, così come Lonergan non lo vincerà come miglior regista, visto che in entrambi i casi se la devono vedere con La La Land; ma va lodato comunque il lavoro di tutti quelli che hanno lavorato a questa pellicola, perché, infine, anche la scelta di raccontare il passato di Lee tramite flashback è funzionale e parte integrante della storia.

VOTO FINALE: 7,5 

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