domenica 31 luglio 2016
Ghostbusters
C'è un detto negli Stati Uniti: "Haters gonna hate". Si ma qui si è davvero passato il segno. Insulti e critiche al film sin dal momento dell'inizio delle riprese e recensioni negative già da prima dell'uscita in sala della pellicola. Di quale film si parla? Ghostbusters. Le critiche mosse? La scelta di fare una sorta di remake del capolavoro del 1984 (film entrato nella memoria collettiva e issato ad icona del cinema) dando il ruolo dei protagonisti, i 4 acchiappafantasmi, a 4 donne. Tenendomi lontano da tematiche più o meno sessiste, non è questo il luogo, non si capisce come si possa stroncare un film ancor prima che inizino le riprese: anche perché la scelta era caduta su 4 bravissime attrici provenienti dal genere commedia e le prospettive per essere credibili e spigliate c'erano tutte. Poi avrebbero potuto toppare completamente il film, ma prima di giudicare sarebbe sempre meglio dare un'occhiata a cosa si critica. Anche perché poi Ghostbusters ha smentito tutti. La pellicola diretta da Paul Feig è oggettivamente (e chi non è ritornato sui suoi passi si dimostra poco serio) un buonissimo prodotto, un buon modo di smentire le critiche e intrattenere il pubblico. E poi le quattro attrici principali, Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones, si dimostrano molto credibili e perfette nei ruoli delle quattro acchiappafantasmi.
Siamo a New York. Dopo una serie di avvistamenti di fantasmi in giro per la citta, le due amiche Abby e Erin, insieme all'ingegnere nucleare Jillian Holtzmann, decide di aprire un'agenzia per indagare di questi strani fenomeni. Con Patty, una ragazza che ha avvistato un fantasma in metropolitana, e il loro segretario scemo e bello Kevin, si ritroveranno ad affrontare una minaccia che potrebbe devastare Manhattan.
Film carino, scorrevole e divertente, che non sfocia mai nel ridicolo e che compie a pieno il suo dovere. La sceneggiatura, sebbene qualche richiamo a quella originale del film del 1984 (ma era scontato, sarebbe stato grave il contrario) regge bene l'urto e non annoia mai, grazie anche a scene comiche e gag ad hoc che tengono sempre vivo il film. La regia di Feig è di buona fattura, riuscendo a mixare bene le scene di azione a quelle comiche e a quelle un po' più serie. Ed è su quest'ultimo punto che Ghostbusters prende un po' le distanze dal vecchio film: le interazioni tra le 4 ragazze vengono studiate maggiormente rispetto alla storia originale. Ma questo, comunque, mantiene il film sempre su buoni ritmi.
Le critiche al cast dicevamo in precedenza. Ed anche qui un buco nell'acqua, perché le 4 protagoniste hanno dimostrato una bravura fuori dalla norma e un buonissimo feeling; sono loro le protagoniste di Ghostbusters e mantengono le premesse (per chi già conosceva le loro doti attoriali), prendendosi in maniera forte e senza timore reverenziale la scena. La nota di merit0 va, infine, anche a Chris Hemsworth, bravo anche in un ruolo meno adatto alla sua storia cinematografica e assolutamente auto-ironico.
Ghostbusters non è un capolavoro ma comunque è un buon film, si confronta bene con la storia alle spalle e affronta in maniera anche ironica tutte le critiche mossegli contro. Serve più serietà in questo mondo, e rispetto del lavoro altrui, ma soprattutto bisogna smetterla di fermarsi alle apparenze.
SCENA CULT: l'assunzione di Kevin
FRASE CULT: "I don't go to Chinatown, I don't drive wackos, and I ain't afraid of no ghosts!"
VOTO FINALE: 6,5
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