giovedì 14 luglio 2016

It Follows





Ok, onesto. Durante i primi 20 minuti di visione di It Follows stavo maledendo me stesso per essermi fatto trascinare dalle critiche super positive provenienti da oltre oceano (dove il film è uscito nel 2015): "il miglior horror dell'anno", "uno dei migliori horror-thriller di sempre", "il capolavoro del cinema horror contemporaneo". Mentre quei primi 20 minuti scorrevano lentamente e senza particolari emozioni, l'eco di quelle frasi lette in favore del film di David Robert Mitchell continuava ad essere presente nella mia testa e mi ha fatto desistere dall'interrompere la visione. E poi, a sorpresa, la magia: It Follows inizia ad ingranare e diventa prepotentemente, ed in modo devastante, il migliore film thriller-horror degli ultimi anni. Thriller, più che horror vero e proprio: psicologicamente è molto forte, inquietante e altamente adrenalinico.
La storia è ambientata in una periferia americana, dove Jay, dopo aver fatto l'amore con Hugh, uno strano ragazzo con cui stava uscendo, si risveglia legata ad una sedia; qui Hugh le spiega che da quel momento una "cosa" la inseguirà e l'unico modo per salvarsi è passarla a qualcun'altro, andandoci a letto, proprio come lui ha fatto con lei. Per Jay è l'inizio di una spirale di orrore da cui cerca di uscirne fuori con l'aiuto dei suoi amici ma che sembra impossibile da sconfiggere.
Ce ne fossero di thriller-horror come It Follows: superata l'impasse iniziale, il film tiene incollati allo schermo e in alcune scene riesce anche a far venire i brividi allo spettatore, grazie alla resa credibile del "male", inserito in maniera brillante nella quotidianità e nell'imprevedibilità del mondo odierno. Il resto lo fanno perfettamente la regia di David Robert Mitchell, con alcuni passaggi da urlo, efficace, attenta e con movimenti di macchina da far studiare nelle scuole di cinema, la fotografia curata da Mike Gioulakis e soprattutto le musiche del trentenne Disasterpeace, inesorabili e perfette nell'accompagnare ogni scena di It Follows.
Il cast, composto per lo più da attori emergenti, fa ampiamente il suo dovere, agevolato da una sceneggiatura (firmata sempre da David Robert Mitchell) che rende molto credibili i vari personaggi e soprattutto descrive in modo meraviglioso questa "cosa" ultraterrena, minaccia incomprensibile e allo stesso tempo angosciante.
Quando il cinema viene fatto in maniera brillante non si può far altro che applaudirlo: e It Follows, per gli appassionati di genere thriller-horror, è un film da non perdere.

SCENA CULT: la visione nella stanza di Jay

FRASE CULT: "It could look like someone you know or it could be a stranger in a crowd. Whatever helps it get close to you."

VOTO FINALE: 7,5

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