sabato 9 luglio 2016
Tartarughe Ninja - Fuori dall'ombra
Le tartarughe sono tornate. 2 anni dopo Tartarughe Ninja, che segnò il riavvio della serie cinematografica basata sui fumetti di Kevin Eastman, tornano nelle sale cinematografiche le quattro tartarughe mutanti con Tartarughe Ninja - Fuori dall'ombra, diretto (diversamente dal primo) da Dave Green, sceneggiato da Josh Appelbaum e André Nemec (che curarono la sceneggiatura anche del film del 2014) e prodotto, ancora una volta, da Michael Bay.
Il film è ambientato un anno dopo gli eventi narrati in Tartarughe Ninja, finito con la sconfitta e l'incarcerazione di Shredder; durante il trasferimento di quest'ultimo in un'altra prigione, viene liberato dallo scenziato Baxter Stockman e tramite un ingegnoso apparecchio per il teletrasporto viene trasferito in un'altra dimensione. Qui, il potente alieno Krang lo mette al corrente della presenza, sulla terra, di un potente macchinario che potrebbe aprire un portale tra le due dimensioni e consentire a Krang e a Shredder stesso di governare sul pianeta. Toccherà ancora una volta alle Tartarughe Ninja, aiutati da April O'Neil, Vernon Fenwick (che per un accordo fatto con i quattro fratelli si è preso il merito di aver sconfitto Shredder l'anno prima) e la new entry Casey Jones (ufficiale della polizia e giocatore di hockey), a provare a fermare i piani di Shredder e Krang.
Tartarughe Ninja - Fuori dall'ombra si rimette un po' in carreggiata dopo il leggero sbandamento di Tartarughe Ninja che, per carità, non aveva sfigurato, ma non era stato un film indimenticabile. I piccoli punti deboli di quella pellicola si sono trasformati in punti di forza di questo sequel: la trama, sebbene non trascendentale, non risulta scontata e non si prende troppo sul serio; il clima è stato ricreato alla perfezione, privilegiando le scene di lotta e di adrenalina pura che i fumetti (e la serie animata) avevano rappresentato in maniera brillante; la regia di Dave Green, diversamente da quella di Jonathan Liebesman, da una propria impronta alla pellicola e cura la maggior parte delle scene in maniera chiara e limpida, non tralasciando nulla e sfruttando a pieno la nuova linfa "action" data alla sceneggiatura; infine, anche se magari non sarà uno dei meriti della buona riuscita di Tartarughe Ninja - Fuori dall'ombra, bisogna sottolineare il rientro in "carreggiata" di Megan Fox, totalmente insipida in Tartarughe Ninja ed invece in costante risalita in questo film.
Il problema, in realtà, è più un discorso demagogico e generale: ormai siamo letteralmente invasi da film su supereroi che fruttano, e anche parecchio, in termini di botteghino (e alcuni anche in termini di critica) ma rischiano di generalizzare trame e sceneggiature di film (e serie tv) e ridurre tutto alla mera goduria visiva che è bella, è adrenalinica, coinvolge, ma non lascia una sensazione di sorpresa e stupore nello spettatore, ormai abituato a questi tipi di trama.
Questo era un discorso generale, comunque Tartarughe Ninja - Fuori dall'ombra resta un film godibile e piacevole e un buon crescendo dopo i fasti del primo film della serie.
SCENA CULT: la partita dei Knicks
FRASE CULT:
Raffaello: "What would Vin Diesel do? No regrets, no fear!"
VOTO FINALE: 6,5
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