martedì 30 giugno 2015
Unfriended
L'horror corre su Skype. Grazie ad un espediente narrativo innovativo e ben confezionato, per la prima volta un film viene interamente girato con i protagonisti alle prese in una conversazione multipla di Skype: mentre i 6 ragazzi conversano tra loro, si infila nella conversazione (senza possibilità di essere estromesso) un utente sconosciuto con l'account di Laura Barns, amica del gruppo di giovani e morta suicida esattamente un anno prima. La notte di terrore per i 6 è appena iniziata.
Film presentato il 20 luglio 2014 in anteprima al Fantasia Festival ed uscito negli Stati Uniti lo scorso aprile (in Italia l'uscita è stata posticipata al 18 giugno), Unfriended, a fronte di una campagna di marketing imponente cominciata lo scorso gennaio, è riuscito nel solo primo giorno di programmazione negli Usa ad incassare 7 milioni di dollari (cioè sette volte il suo budget) e ad attestarsi come fenomeno cinematografico dell'anno.
Diretto da Levan Gabriadze e sceneggiato da Nelson Greaves, Unfriended è un horror ben concepito e con un buon livello di tensione che però, onestamente, non giustifica tutto questo battage mediatico intorno alla pellicola e soprattutto le molte critiche positive ricevute. La storia è molto lineare e assolutamente scontata, la regia è abbastanza fissa (il film è ambientato completamente nello schermo di un MacBook Air appartenente ad una delle protagoniste) e tutte le scene un po' più splatter/horror avvengono in pochi secondi e si concentrano nell'ultima mezz'ora di film. La recitazione dei sei ragazzi protagonisti non è da impazzire e da strapparsi i capelli e la lontananza (fisica) tra loro non aiuta sicuramente a creare una maggiore empatia con lo spettatore.
Unfriended resta un buon esperimento ma che non soddisfa a pieno le aspettative e lascia la consapevolezza che sia stata sprecata una buona occasione.
VOTO FINALE: 5,5
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