Poteva essere un film da ricordare. Resta invece un film che non riesce ad emergere dal gruppo.
We Are Your Friends è stato distribuito negli Stati Uniti lo scorso agosto (in Italia un mese dopo) ed è diretto da Max Joseph; concepito come racconto di formazione con chiare matrici musicali, il film vede Zac Efron nei panni del giovane aspirante dj Cole Carter, diviso tra i lavoretti saltuari insieme agli amici nella San Fernando Valley e il tentativo si sfondare come dj di fama mondiale. L'incontro col famoso dj James Reed, che lo prende sotto la sua ala protettiva, e la sua fidanzata Sophie danno una scossa alla sua vita.
Tante buone idee che però si perdono sul più bello: We Are Your Friends non adempie del tutto al proprio compito, risultando un ulteriore film "generazionale" che non riesce a discostarsi dalla solita trama trita e ritrita di tutte le pellicole che tentano di raccontare ascesa, discesa e rivincita di un ragazzo (o ragazza) alle prese con il desiderio di realizzare i propri sogni. La storia, pur non essendo mai realmente noiosa, risulta abbastanza scontata, dando l'impressione allo spettatore di trovarsi davanti ad un qualcosa di già visto; la regia di Joseph si limita a seguire i dettami della sceneggiatura, riuscendo solo in un'occasione a risultare brillante e innovativa. A risaltare di We Are Your Friends è sicuramente la colonna sonora, intergrazione mai banale alle vicende di Cole e del suo gruppo di amici.
Il cast è di livello per un film del genere, sufficiente nella caratterizzazione dei personaggi: tra gli altri, Zac Efron non stecca ma sicuramente si limita solo a svolgere il suo compitino, senza infamia e senza slanci apocalittici; Wes Bentley si dimostra, come sempre, molto incisivo a livello d'interpretazione, anche se, a tratti, il suo personaggio non viene indagato a fondo; a steccare un po' è sicuramente Emily Ratajkowski, curve mozzafiato ma recitazione sicuramente da rivedere.
We Are Your Friends non è sicuramente un film da bocciare, si è visto di molto peggio; chiaro è che non lascia particolari insegnamenti o riflessioni allo spettatore e, soprattutto, non riesce a sorprenderlo.
SCENA CULT: la prima festa di Cole insieme a James
VOTO FINALE: 6-