domenica 20 dicembre 2015

The Ridiculous 6


Non ci sono solo serie tv su Netflix. In misura maggiore oltreoceano, ma comunque anche in Italia, il cataologo on line della piattaforma on demand prevede anche documentari e soprattutto film, prodotti o meno internamente. Uno di questi è The Ridiculous 6, un western demenziale prodotto dalla Happy Madison Production (casa di produzione dell’attore Adam Sandler), rilasciato su Netflix (in tutto il mondo) lo scorso 11 dicembre e che annovera nel cast, oltre a Sandler, attori del calibro di Terry Crews, Jorge Garcia, Taylor Lautner, Rob Schneider e Luke Wilson, con vari cameo interessanti ed importanti.
Il film è incentrato, inizialmente, sulla figura di Coltello Bianco (White Knife nella versione originale), orfano cresciuto da una tribù indiana. Per cercare di salvare il suo vero padre, il famigerato fuorilegge Frank Stockburn, il quale si ritrova minacciato di morte da un tale Cicero, intraprende un viaggio nell'America di fine ottocento: lungo il viaggio scopre di avere anche cinque fratellastri i quali decidono di unirsi a lui per questa missione.
L'idea alla base di The Ridiculous 6 è bella ed intrigante e lo sviluppo a livello registico ed estetico è assolutamente di livello; quello che convince poco, però, è lo sviluppo della trama, perfettamente integrata nel genere "demenziale" ma poco incisiva a livello qualitativo e carente sotto l'aspetto "commedia". Ma andiamo con ordine.
The Ridiculous 6, come tutti i prodotti Netflix, è girato in maniera ottimale e può avvalersi di una fotografia di altissimo livello: merito del regista Frank Coraci, bravo a prendere in giro tutte le convenzioni del western e a girare quasi tutte le scene in maniera ottimale, e del direttore della fotografia Dean Semler (premio Oscar nel 1991 per Balla coi lupi), favoloso nel ricreare perfettamente l'atmosfera dei film western del passato.
Come detto, a non convincere di The Ridiculous 6 è lo sviluppo di una trama che in realtà sarebbe accattivante ma che purtoppo, però, ha ben pochi acuti comici nel suo svolgimento: poche sono le gag realmente da ricordare e la storia viene tirata in po' troppo per le lunghe, annoiando lo spettatore in più di un'occasione. E questo per un film demenziale il cui unico intento è quello di far ridere è una cosa totalmente negativa.
Tutto ciò anche a causa degli attori principali, tutti al di sotto della sufficienza, in primis Adam Sandler, poco credibile e assolutamente impalpabile per quasi tutta la durata del film: considerando che The Ridiculous 6 è una sua creatura, la cosa è completamente inaccettabile. A salvarsi, dei sei protagonisti, è sicuramente Taylor Lautner, perfettamente calato nella parte del fratello demenziale (e non tanto intelligente) di Coltello Bianco.
The Ridiculous 6 rimane quindi un film facilmente dimenticabile: d'altronde non riesce ad adempiere al compito principale assegnatogli e cioè quello di divertire e di far sorridere il pubblico, dimostrandosi così riuscito quasi unicamente a livello propriamente formale.

SCENA CULT: il torneo di poker

DIALOGO CULT:
Lil Pete: "Hey friend, need any help gettin' her out?"
Ramon: "She's not really stuck amigo, she's a diversion."
Lil Pete: "She's a virgin? I'm a virgin, too...unless you count canty-loupes."

VOTO FINALE: 5 

Nessun commento:

Posta un commento