sabato 28 gennaio 2017
Arrival
Come si può fare un film sugli alieni / su un'invasione aliena senza risultare banali e senza cadere nel terreno del "visto e rivisto"? Chiedere a Denis Villeneuve e a Eric Heisserer, rispettivamente regista e sceneggiatore di Arrival, tratto a sua volta dal racconto Storia della tua vita di Ted Chiang. Il regista canadese, già a timone del buonissimo Sicario e alla regia di Blade Runner 2049 (sequel del famoso film del 1982 e in uscita ad ottobre di quest'anno), confeziona un film sorprendente e rinnova prepotentemente un genere, il dramma fantascientifico, miscelando al meglio tutti i mezzi a sua disposizione e dando un tocco di "indipendenza" ad una pellicola concepita principalmente come blockbuster hollywoodiano.
Perché comunque l'invasione aliena è quasi sempre sinonimo di blockbuster e anche in Arrival la traccia principale è quella: l'arrivo, in 12 città del mondo, di astronavi extraterrestri, soprannominate "gusci", apparentemente senza un reale interesse per la Terra. Louise Banks, linguista, viene selezionata per far parte di una squadra che possa riuscire a comunicare con questi alieni, coadiuvata dal colonnello Weber e dal fisico Ian.
A costo di sembrare ripetitivo, bisogna ancora una volta sottolineare la bravura di Denis Villeneuve, che compie un vero capolavoro nel dirigere un film della portata di Arrival: serviva qualcuno molto capace a dare credibilità, freschezza e innovazione ad una trama molto borderline, al limite tra dramma e scienza, dove bastava una virgola fuori posto per rovinare tutta l'impalcatura della storia e non riuscire a catalizzare l'attenzione dello spettatore fino alla fine, fino al sorprendente cliffhanger. Villeneuve ha fatto centro e aiutato da una Amy Adams sempre in grande spolvero (e a delle ottime interpretazioni di Jeremy Renner e Forest Whitaker) innalza Arrival a capolavoro di genere, traccia una linea sottile ma ingombrante tra il suo film e quelli usciti sul tema negli ultimi anni. Concetti interessanti e cose tutt'altro che scontate, con scienza e dramma umano che viaggiano su binari che si intrecciano più volte tra loro: un mix che ha conquistato il sottoscritto e penso conquisterà chi deciderà di vedere Arrival.
SCENA CULT: il primo ingresso nel "guscio"
FRASE CULT: "Remember what happened to the aborigines. A more advanced race nearly wiped them out."
VOTO FINALE: 8
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