giovedì 3 novembre 2016
Pay the ghost
Bisogna premettere che in tempi di magra si accettano un po' tutte le sceneggiature che passano sotto mano. E i tempi di magra di Nicolas Cage derivano dai suoi problemi privati e legali che lo vedono suo malgrado protagonista e per cui è costretto a sborsare svariati milioni. Ma onestamente della vita privata del nipote di Francis Ford Coppola mi interessa poco. Anche perché qui si parla di film e non di fatti di cronaca. E quindi parliamo di Pay the ghost, uscito nel settembre del 2015 negli Stati Uniti e solamente da una decina di giorni qui in Italia, quasi in concomitanza con la festa di Halloween, tema principale del film diretto da Uli Edel che dopo il capolavoro datato 1981 I ragazzi dello zoo di Berlino non è più riuscito ad esprimersi ad alti livelli (unico vero successo è stato La banda Baader Meinhof). Ed anche qui il regista tedesco non riesce ad elevare Pay the ghost alla sua massima potenza, limitandosi a raccontare in maniera approssimativa e a tratti disinteressata una storia che avrebbe meritato un miglior svolgimento.
Pay the ghost vede protagonisti Mike e Kristen, il cui figlio scompare nel nulla la notte di Halloween. Un anno dopo Mike, che nel frattempo non aveva mollato nelle ricerche del piccolo Charlie, scopre che la scomparsa del figlio è legata a strane sparizioni avvenute ogni anno la notte di Halloween.
Pay the ghost è stato gestito completamente in maniera approssimativa: dalla regia stantia e ripetitiva di Edel, alla sceneggiatura poco innovativa (in tema di horror o thriller) di Dan Kay, da un montaggio completamente sballato (scusatemi il termine ma è l'unico modo per far capire la pochezza del montaggio), ad un Nicolas Cage a intermittenza (a volte convincente, soprattutto in coppia con Sarah Wayne Callies, altre volte completamente spaesato). Poteva uscirne fuori un buon thriller (perché Pay the ghost è difficilmente catalogabile come horror) ma alcune scelte totalmente fuori contesto lo rendono un film difficilmente sufficiente. Il film è "vedibile" e i 94 minuti di durata aiutano sotto questo aspetto; però sono chiari e limpidi anche tutti i difetti sopra elencati. E questa è la punta dell'iceberg che affonda Pay the ghost.
SCENA CULT: l'apparizione dei bambini in casa di Mike e Kristen
FRASE CULT: "Dad, are you going to pay the ghost?"
VOTO FINALE: 5,5
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