domenica 13 novembre 2016

La ragazza del treno



Leggermente deludente. Anche se poi io non ho letto il romanzo di Paula Hawkins da cui è tratto il film La ragazza del treno, diretto da Tate Taylor e con Emily Blunt, Haley Bennett e Rebecca Ferguson nel ruolo delle tre protagoniste della vicenda. Resta però la sensazione di un film un po' incompiuto e che non si è riusciti a sfruttare al massimo il potenziale che la storia raccontata dalla Hawkins onestamente poteva offrire.
Al centro della storia ci sono tre donne: Rachel, Megan e Anna. Rachel è la ragazza del treno, ovvero colei che ogni giorno prende il treno per andare a lavorare in città; durante uno dei suoi viaggi passati ad osservare il mondo dal finestrino ed immaginarsi di vivere la vita della sua ex vicina Megan, vede quest'ultima baciare un uomo diverso da suo marito. La sua ricerca di verità darà il via ad un effetto domino che coinvolgerà anche l'ex amante, e ora moglie, del suo ex marito, Anna.
Allora, partiamo da una cosa: La ragazza del treno, a mio modesto parere, delude qualsiasi tipo di pubblico si approcci a vedere la pellicola. Delude gli amanti del crime e del thriller, perché non ha un impulso innovativo e neanche prova lontanamente a scardinare la linearità classica delle trame di genere, nonostante il romanzo di partenza aiuterebbe sotto quest'aspetto. Delude gli amanti del genere drammatico, perché se non fosse per le musiche di Danny Elfman e per la grande intepretazione di Emily Blunt, il film scorrerebbe via senza particolari sussulti. Tate Taylor prova in ogni modo a richiamare le atmosfere di Gone Girl, ma non riesce neanche lontanamente ad avvicinarsi all'ultimo capolavoro targato David Lynch. E la colpa è anche sua, perché anche se la sceneggiatura curata da Erin Cressida Wilson sia tutto fuorché un buon prodotto, Taylor comunque con il suo stile di regia molto scarno, compassato e a tratti "patinato" contribuisce alla poca felice trasposizione di uno dei maggiori Best Seller (sia nel Regno Unito che negli Usa) del 2015.
Come detto, tutti i complimenti li prende Emily Blunt, l'unica vera ragione per gustarsi e continuare la visione di La ragazza del treno: l'interpretazione dell'attrice londinese è da incorniciare, riuscendo a far uscire in maniera dettagliata tutta l'angoscia, tutte le paure, tutte le insicurezze di Rachel.
La ragazza del treno è un film al femminile, che mette al centro tutte le possibili dinamiche che ogni donna potrebbe affrontare nel corso della propria vita. Il perché non sia stata messa al timone di regia una donna è un mistero. Anche perché Taylor non è mai riuscito a dimostrare di avere chissà quale talento in regia: e il fatto che sia stato l'unica nota stonata di un buonissimo film corale al femminile come fu The Help, avrebbe dovuto far suonare qualche campanello d'allarme nel momento in cui si trattò di decidere se affidargli o meno la regia di La ragazza del treno. 

FRASE CULT: "There’s something comforting about the sight of strangers safe at home." 

VOTO FINALE: 5,5

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