lunedì 18 maggio 2015

Samba





Dopo il successo planetario di Quasi amici, Eric Toledano e Olivier Nakache si ripresentano al pubblico con Samba e confermano quanto di buono era stato costruito dai due con il film precedente, riuscendo a tirar fuori una commedia brillante e assolutamente incisiva. Merito anche dei due protagonisti principali, Omar Sy e Charlotte Gainsbourg, e dei due protagonisti secondari, Tahar Rahim e Izia Higelin. Sy interpreta Samba Cissé, senegalese (non regolarizzato) che vive in Francia e cerca di "sbarcare il lunario" con lavori saltuari e con il sogno di diventare chef; costretto a dover lasciare la Francia, si rivolge ad un'associazione che si occupa di questioni giuridiche legate all'immigrazione e lì conosce Manu (Higelin) e soprattutto Alice (Gainsbourg), che prende a cuore il suo caso e cerca di fare il possibile per fargli ottenere il permesso di soggiorno. Tra Samba e Alice nasce un'amicizia pronta a scoppiare in amore e ad affrontare le varie vicissitudini che per immigrati come Samba sono all'ordine del giorno.
Samba è un altro clamoroso centro del duo Toledano-Nakache, sia a livello di regia che a livello di sceneggiatura: le inquadrature e i tagli di regia dati alle varie scene sono impeccabili e senza sbavature; la sceneggiatura è di sostanza e mai banale. Il mix delle due cose fa di Samba una delle migliori commedie di questi primi 6 mesi del 2015, ma soprattutto non annoia mai lo spettatore, facendolo riflettere, sempre col sorriso, sulla situazione immigrati in Francia ma anche in tutta Europa.
Omar Sy si conferma a buoni livelli, con un'interpretazione ancora più completa di quella sfoderata in Quasi amici e riuscendo a creare empatia tra lo spettatore ed il personaggio da lui interpretato; Charlotte Gainsbourg lascia sempre senza parole, per la sua bravura nell'entrare così a fondo nei personaggi interpretati e nel riuscire a caratterizzarli con le sue interpretazioni sempre incisive e mai forzate. Buonissimo, come detto all'inizio, anche il supporting cast, soprattutto nelle figure di Tahar Rahim e Izia Higelin. Il feeling creato tra i quattro attori davanti alla macchina da presa consente al film di non mancare mai di ritmo e di riuscire a intrattenere e divertire il pubblico, nonostante, a tratti, la storia raccontata non sia propriamente una barzelletta.
Complimenti a chi ha lavorato a questa pellicola perché Samba è un film sicuramente da vedere e magari anche da far visionare a qualche esponente politico accecato da troppi pregiudizi.


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VOTO FINALE: 7

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