sabato 16 maggio 2015

Noi e la Giulia



Soffia un vento nuovo nella commedia italiana degli ultimi anni: un vento nuovo che ha un nome e un cognome, Edoardo Leo. Dopo aver curato la sceneggiatura di La mossa del pinguino ed essere stato uno dei protagonisti dell'esilarante Smetto quando voglio (per citare gli ultimi suoi due grandi successi), Edoardo Leo si ripiazza in regia (dopo l'esordio in Diciotto anni dopo e il bis di Buongiorno papà) e dirige Noi e la Giulia, film del 2015 scritto insieme a Marco Bonini e tratto dal libro Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei.
Lo spunto e la base del film (e del libro) arriva sempre dal panorama lavorativo italiano: restare ancorati ad un lavoro che non ci piace ma che ci garantisce un posto fisso, oppure provare a ripartire da zero e reinventarsi, magari in qualcosa che dia maggiori stimoli?
Questa è la domanda che si pongono Diego, Claudio e Fausto, quando decidono di mettersi in società per aprire un agriturismo in campagna; a loro si uniscono Sergio ed Elisa, ma i problemi da affrontare non sono pochi, a partire dalla camorra.
Se Smetto quando voglio poteva essere identificata come la commedia italiana più brillante del 2014, Noi e la Giulia entra di diritto tra quelle migliori del 2015. Edoardo Leo si conferma ad alti livelli e soprattutto perfetto cantastorie dell'Italia contemporanea. Noi e la Giulia è un film leggero ma allo stesso tempo "impegnato", nonostante sia una commedia e quest'ultimo aspetto sia comunque ben identificabile nei 115 minuti di durata della pellicola. Una comicità che, a differenza di Smetto quando voglio, è meno corale ma basata più sui singoli personaggi, sui tempi comici (perfetti) degli attori, presi singolarmente. E tutto ciò, però, funziona alla grande. Il cast è di alto livello: Luca Argentero, Edoardo Leo, Stefano Fresi, Claudio Amendola, Anna Foglietta e Carlo Buccirosso risultano perfetti nei propri ruoli, con pochissime sbavature e con caratterizzazioni comiche azzeccatissime.
La regia di Leo è asciutta e intraprendente in molti passaggi: stacchi, angolazioni, alternarsi di inquadrature strette e larghe, rallenti, tutto ciò da al film un buonissimo ritmo e trascina lo spettatore all'interno della storia in maniera impeccabile, grazie anche a svolte narrative deliranti (e esilaranti).
Noi e la Giulia è un film spassosissimo, assolutamente da non perdere e che conferma il trend degli ultimi anni: le commedie italiane sono queste, non i cinepanettoni, e sono sottovalutate, nonostante raccontino in maniera impeccabile e col sorriso (come giusto che sia) l'Italia di oggi, l'Italia dei lavoratori.

SCENA CULT: l'inseguimento di Sergio con falce e martello in mano

FRASE CULT: "Siamo la generazione del piano B. Lavorare in questo paese è così deprimente che quando allo schifo per il tuo lavoro si aggiunge quello per la tua città, inizi ad elaborare il tuo piano B: a vent'anni era il chiringuito sulla spiaggia, a quaranta, quasi sempre, è un agriturismo. Forse un giorno ripenserò alla mia vita e ricorderò, ridendo, la volta in cui un uomo steso in una bara mi ha spinto a mettermi in società con un coatto e un depresso, visti una volta sola!"

VOTO FINALE: 7

Nessun commento:

Posta un commento