domenica 1 febbraio 2015

I Origins



Seconda opera prima di Mike Cahill, dopo il buonissimo esordio in Another Earth, I Origins è un film del 2014, presentato in anteprima al Sundance Film Festival dello stesso anno, dove si è aggiudicato il premio Alfred P. Sloan (proprio come successo 3 anni prima ad Another Earth).
Al centro della storia il rapporto tra il dottore-biologo Ian Gray, la giovane Sofi e l'assistente di laboratorio di Ian, Karen: sullo sfondo gli studi dei due ragazzi sul processo di evoluzione dell'occhio, la reincarnazione e l'esistenza o meno di Dio.
Mike Cahill conferma ancora una volta le sue grandi capacità e le sue grandi potenzialità: non solo come regista, ma anche come sceneggiatore e, in questo caso, anche come montatore. Si, perché in I Origins, Cahill si occupa sia della regia, sia del soggetto, sia della sceneggiatura e sia del montaggio, oltre ad aver prodotto il film insieme al suo attore protagonista Michael Pitt. La cosa sorprendente è che riesce comunque a svolgere tutti i ruoli in maniera più che buona, sviluppando al meglio una trama originale con poche sbavature, riuscendo a dare un buon ritmo ad un film che in apparenza può sembrare lento ma che in realtà scorre molto bene per tutti i 106 minuti. Punto di forza di I Origins, però, è sicuramente la colonna sonora, strepitosa e mai invadente, che si fonde in maniera perfetta con il film ed i suoi protagonisti. Protagonisti che hanno i volti di Michael Pitt, Astrid Berges-Frisbey e Brit Marling: Pitt, nonostante riesca a tenere bene il film ed il suo personaggio, appare a volte un po' troppo compassato e mono-espressivo; la spagnola Berges-Frisbey non sfigura, dando prova di buone capacità attoriali e di avere un buon potenziale (se sfruttato a pieno); Brit Marling è come sempre perfetta, forse una delle attrici più sottovalutate di questo secondo decennio degli anni duemila.
I Origins è un film straconsigliato, assolutamente da vedere.

SCENA CULT: l'incontro tra Ian e Sofi in metro

FRASE CULT: "Every living person on this planet has their own unique pair eyes. Each their own universe. My name is Doctor Ian Gray. I'm a father, and husband, and I'm a scientist. When I was a child, I realized that the camera was designed exactly like the human eye, taking in light through a lens, forming it into images. I began taking as many pictures of eyes as I possibly could. I'd like to tell you the story of the eyes that changed my world."

VOTO FINALE: 7

Nessun commento:

Posta un commento