L'amore ai tempi della tecnologia: il nuovo film di Spike Jonze, Lei (Her nella versione originale), racconta del rapporto che si sviluppa tra Theodore, che per lavoro scrive lettere personali per conto di altri, e Samantha, sistema operativo parlante animato da un'intelligenza artificiale molto "umana". La relazione che si sviluppa tra i due sarà sorprendente ed interessante per entrambi.
Partiamo dal presupposto che Her deve essere visto assolutamente in lingua originale: Samantha, che fisicamente non si vede mai (essendo un'intelligenza artificiale), ha la voce sensuale e carismatica di Scarlett Johansson, la cui interpretazione è strepitosa, considerando che di lei si sente solamente la voce; nella versione italiana è stata doppiata da Micaela Ramazzotti e dalle prime clip del film, onestamente, non sembra all'altezza dell'attrice newyorkese. Theodore ha il volto di Joaquin Phoenix, convincente nel ruolo del protagonista assoluto della vicenda: riesce a tenere bene lo schermo e a rapportarsi bene con la voce della Johansson, nonostante ovvie difficoltà nel dover conversare, praticamente, con un computer. Infine da sottolineare le buone prove di Amy Adams e Rooney Mara che, nelle poche scene in cui sono "protagoniste", riescono a non sfigurare.
Her è un bel film e Spike Jonze da prova, ancora una volta, delle sue abilità di regia, riuscendo a mettere in scena perfettamente la società in cui viviamo, sempre più "computercentrica" e sempre meno "sociale", in cui i rapporti interpersonali lasciano il posto ai rapporti uomo-macchina; gli stacchi di regia, la fotografia, la colonna sonora, rendono Her un capolavoro di genere e la sceneggiatura, scritta ugualmente da Jonze, è uno dei punti di forza del film, tanto da meritarsi, a pieni voti, l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Probabilmente, nonostante la tematica, Her è il più romantico film degli ultimi anni.
SCENA CULT: la gita in montagna
FRASE CULT: Samantha: "Mi senti lì con te in questo momento?"
VOTO FINALE: 8
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