sabato 1 marzo 2014

Dallas Buyers Club


Ispirato a fatti realmente accaduti, Dallas Buyers Club si svolge fra il 1985 e il 1988 e racconta la storia di Ron Woodruff, eccentrico elettricista dedito alla sregolatezza e all'alcool. Quando scopre di aver contratto il virus dell'HIV, proprio a causa di un rapporto sessuale non protetto, si troverà a combattere con la medicina ed il governo degli Stati Uniti, che non approva alcuni medicinali efficaci, invece, nella lotta all'HIV. Il tutto in un contesto in cui la disonformazione ha portato a considerare la malattia come unicamente di stampo omosessuale.
Dallas Buyers Club è stato distribuito in America nel novembre del 2013, mentre in Italia è arrivato al cinema solamente lo scorso gennaio, dopo l'anteprima al Festival del cinema di Roma in cui vinse il premio come miglior film votato dal pubblico (Premio BNL) e Matthew McConaughey ricevette quello per la miglior intepretazione maschile.
Proprio il cast è uno dei punti di forza del film: McConaughey offre un'interpretazione scintillante e strepitosa, sicuramente la migliore della sua carriera, che lo attesta come candidato principale di quest'anno all'Oscar come migliore attore protagonista; da sottolineare la prova immensa di Jared Leto che nel film interpreta Rayon, un transgender tossicodipendente che diventerà socio e poi amico di Woodruff, e anche lui in odore di statuetta come miglior attore non protagonista; infine, buona e di sostanza la prova di Jennifer Garner, finalmente a proprio agio in un film serio e brava a non lasciarsi schiacciare dalla forza dei suoi due sparring-partner.
La regia di Jean-Marc Vallée è il fiore all'occhiello: riuscire a dirigere nel modo perfetto un film basato su una storia vera così drammatica e così maledettamente reale non era facile; il regista canadese riesce non solo a non far pesare la drammaticità del racconto ma capisce di doversi affidare completamente al suo attore principale (McCounaghey) per rendere Dallas Buyers Club un film comunque, nel suo complesso, scorrevole e senza punti morti.
Infine, la sua parte la fa, come sempre, la colonna sonora, mai sopra le righe.

SCENA CULT: il processo a Ron Woodruff 

FRASE CULT: "Non sono medicine illegali. Solo che non sono ancora state approvate"

VOTO FINALE: 8

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