sabato 15 marzo 2014

Cogan - Killing them softly


Tanto, troppo, niente: si può riassumere così Cogan - Killing them softly, film del 2012 scritto e diretto da Andrew Dominik, presentato al Festival di Cannes del medesimo anno ed "in lotta" per accaparrarsi la Palma d'Oro.
"Tanto" perché il cast e le interpretazioni dei vari attori presenti nel film sono da luccicarsi gli occhi: Brad Pitt strepitoso nella parte di Jackie Cogan, killer violento e risoluto; il compianto James Gandolfini che nei 10 minuti di presenza in scena da prova della sua immensa bravura nell'interpretare personaggi di tale genere (anche lui interpreta la parte di un killer); Richard Jenkins, perfetto nel ruolo di avvocato e bravo a tener testa a Pitt nei loro continui dialoghi serrati; infine, buona prova anche di Ray Liotta, nella parte di Markie.
"Troppo" perché Killing them softly, in sintesi, è un film un po' troppo lento, con troppi dialoghi fine a sé stessi e poco incisivi nello svolgimento della trama, con troppi momenti morti e con un continuo richiamo all'economia americana a tratti stucchevole.
"Niente" perché la storia di un killer assoldato dalla mafia per trovare e far fuori chi ha organizzato una rapina durante una partita segreta di poker lascia ben poco allo spettatore, che a fatica riesce ad arrivare alla fine del film.
In conclusione, le uniche cose da salvare di Cogan - Killing them softly sono le interpretazioni degli attori, come già detto, ed una fotografia azzeccatissima e fenomenale; per il resto, bocciato in tronco.

SCENA CULT: l'uccisione di Markie

MONOLOGO CULT:
Jackie: "Amico mio, Jefferson è un santo americano, perchè ha scritto le parole 'Tutti gli uomini sono creati uguali'; cosa in cui, evidentemente, non credeva, visto che fece vivere i suoi figli in schiavitù.
Era un ricco enologo stufo di pagare agli inglesi troppe tasse; così scrisse delle belle parole e aizzò la plebaglia che andò a morire per quelle parole, mentre lui rimaneva a casa a bere il suo vino e a scoparsi la sua schiava. E quello (riferito ad Obama in tv) viene a dirmi che viviamo in una comunità? Ma non farmi ridere! Io vivo in America! E in America tu sei solo, l’America non è una nazione è soltanto affari… e adesso pagami!"

VOTO FINALE: 5

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