lunedì 31 marzo 2014
Snowpiercer
Titolo Originale: Snowpiercer
Regia: Joon-ho Bong
Attori: Chris Evans, Tilda Swinton, Jamie Bell, Luke Pasqualino, John Hurt, Alison Pill, Ed Harris, Octavia Spencer, Kang-ho Song, Ah-sung Ko, Emma Levie
Genere: Azione, Drammatico, Fantascienza
Paese: Corea Del Sud, Francia, Repubblica Ceca, USA
Anno: 2013
Durata: 126 Minuti
Trama: In un futuro in cui un esperimento per controllare il riscaldamento terrestre ha fatto sprofondare la Terra in un'era glaciale perenne, l'unico modo per la razza umana di sopravvivere è quello di vivere in un treno in costante movimento per il globo.Ogni vagone ospita una diversa classe sociale, ma l'equilibrio per la sopravvivenza è molto precario.
Giudizio finale: "Snowpiercer" è il primo film in lingua inglese per il regista sudcoreano Joon-ho Bong, il quale scrive anche la sceneggiatura insieme a Kelly Masterson.Il film è tratto da "Le Transperceneige", una serie di fumetti francesi.Questo esordio alla fin fine è abbastanza riuscito, in quanto il regista sudcoreano riesce a non far sembrare troppo claustrofobica la sua regia, sebbene tutta la storia si svolga in spazi abbastanza ristretti, e la visione procede abbastanza scorrevolmente, anche se il ritmo non è dei più vivaci.La sceneggiatura è abbastanza buona, purtroppo la parte finale poteva essere sfruttata meglio.La pellicola può annoverare un buon cast, che fornisce delle buone interpretazioni.Ad emergere maggiormente sono Chris Evans e Tilda Swinton, i due sono autori delle migliori interpretazioni all'interno del film.Un gradino sotto troviamo Octavia Spencer, Ed Harris e John Hurt, che nei loro ruoli secondari non sfigurano; mentre Jamie Bell è abbastanza impalpabile.Kang-ho Song e Ah-sung Ko tornano a lavorare insieme a Joon-ho Bong dopo "The Host", film sudcoreano del 2006.Così come per il regista, anche per i due attori si tratta dell'esordio in un film in lingua inglese, un discreto esordio.
Consigliato: Sì, si può vedere in mancanza di altri titoli tra cui scegliere.
domenica 30 marzo 2014
Frozen - Il regno di ghiaccio
Premio Oscar 2014 come miglior film d'animazione, Frozen - Il regno di ghiaccio è l'ultimo film d'animazione della Disney, diretto da Chris Buck e Jennifer Lee e ispirato alla fiaba La regina delle nevi di Andersen.
Grazie al premio Oscar ottenuto Frozen è riuscito, in questi primi mesi del 2014, a diventare il secondo film d'animazione che più è riuscito ad incassare nella storia del cinema, dietro solamente, al momento, a Toy Story 3.
Il film racconta la storia delle due sorelle Elsa e Anna, rispettivamente prima e seconda figlia dei sovrani del regno inventato di Arendelle. Elsa è nata con un potere speciale: riuscire a tramutare in ghiaccio ogni cosa che tocca. Per evitare di far del male alla sorella minore, Elsa ed Anna passeranno gran parte della loro infanzia separate, fino al compimento della maggiore età di Elsa. Durante il ricevimento un piccolo battibecco tra le due porta Elsa a rivelare i propri poteri: tacciata come strega scappa in montagna, lasciando Arendelle al freddo e immersa nel ghiaccio. Anna, con l'aiuto di un ragazzo di nome Kristoff, decide di andarla a cercare e di riavvicinarsi a lei.
Frozen ha di base una buona storia, sviluppata molto bene dai due registi sopracitati che, anche con l'aiuto dello sceneggiatore Shane Morris, decidono di trasformare la favola in un musical, azzeccando a pieno le modalità di messa in scena della storia. E l'Oscar è arrivato anche per la migliore canzone: Let it go di Kristen Anderson-Lopez e di Robert Lopez.
Per quanto riguarda il doppiaggio italiano, bisogna dire che nessuno degli "interpreti" principali ha sfigurato: da Serena Autieri (Elsa) a Serena Rossi (Anna), da Paolo De Santis (Kristoff) a Christian Iansante (il duca di Weselton); ma la "palma" di migliore va ad Enrico Brignano, doppiatore del pupazzo di neve Olaf: riesce alla perfezione a rendere comico e credibile il personaggio.
Come molti film d'animazione degli ultimi anni, Frozen è adatto non solo per i bambini, ma anche per persone più adulte, desiderose di passare un paio d'ore in compagnia di un film leggero.
SCENA CULT: la corsa di Kristoff e Anna sulla slitta trainata da Sven
DIALOGO CULT:
Kristoff: "Elsa deve far tornare l'estate"
Olaf: "L'estate? Oh non so perché ma ho sempre amato l'idea dell'estate, del sole e del caldo afoso."
Kristoff: "Davvero?!? Direi che non hai molta familiarità col caldo..."
VOTO FINALE: 7
sabato 29 marzo 2014
Nymphomaniac - Volume II
Link della recensione di Nymphomaniac - Volume I: http://acchiappafilm.blogspot.it/2014/03/nymphomaniac-volume-i.html
Nymphomaniac - Volume II si conferma sullo stesso livello del primo volume e Joe continua a raccontare a Seligman la sua storia, fino ad arrivare al loro incontro.
Anche questo secondo volume dura intorno alle due ore e, onestamente, vedere i due volumi in due momenti differenti e non continuativi è preferibile, anche per ragionare sulla storia e capirla fino in fondo e per apprezzare maggiormente tutti i dettagli e la strepitosa regia di Lars von Trier.
La recitazione della Gainsbourg e di Skarsgard si mantiene ad alto livello e tutto l'impianto narrativo architettato da von Trier resta molto dinamico e sorprendente, nonostante i dialoghi (anche questi da incorniciare) tra i due attori prendono vita nella stanza da letto di Seligman.
Infine, tirando le somme di entrambi i volumi, da sottolineare le brillantissime prove di Uma Thurman e di Jamie Bell: la prima, in Nymphomaniac - Volume I, interpreta la moglie tradita da uno degli amanti di Joe e i suoi 10 minuti in scena sono da togliere il fiato, uno dei monologhi migliori di tutta la pellicola; il "fu Billy Elliot" interpreta, in Nymphamoniac - Volume II, il ruolo di K., ragazzo a cui Joe si "affida" per cercare di recuperare la sua pulsione sessuale.
Nymphomaniac è l'ennesimo capolavoro di Lars von Trier, sia per il livello di regia, sia per il livello di fotografia che per il livello di sceneggiatura. Chapeau!
Occhio al finale
VOTO FINALE (Volume II): 7,5
VOTO FINALE NYMPHOMANIAC: 7,5
venerdì 28 marzo 2014
Cena Tra Amici
Titolo Originale: Le Prénom
Regia: Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte
Attori: Patrick Bruel, Valérie Benguigui, Charles Berling, Guillaume de Tonquedec, Judith El Zein, Françoise Fabian
Genere: Commedia
Paese: Belgio, Francia
Anno: 2012
Durata: 109 Minuti
Trama: Ad una cena con degli amici d'infanzia, Vincent(Patrick Bruel) annuncia che sta per diventare padre.Nel momento in cui rivela il nome con il quale vorrebbe chiamare il bambino nasce un'accesa discussione; ma quella sarà solo la miccia per una serata surreale.
Giudizio finale: "Cena Tra Amici" è l'adattamento cinematografico di "Le Prénom", un lavoro teatrale di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, entrambi alla regia del film, con il primo al suo esordio dietro la cinepresa ed il secondo alla sua seconda volta; inoltre Delaporte cura anche la sceneggiatura.Sebbene la storia si svolga esclusivamente all'interno di una casa, la coppia di registi dimostra di cavarsela in modo egregio facendo un buon lavoro.Punto di forza del film è la sceneggiatura, scritta in modo impeccabile, con dei dialoghi straordinari e riesce a rendere la visione del film molto piacevole.Il cast è formato da attori conosciuti soprattutto oltralpe, ma che riescono a fornire una grande interpretazione collettiva mostrando un buon affiatamento.A brillare più degli altri è Patrick Bruel, voce narrante della storia e vero mattatore del film, autore di una grande interpretazione.Un gradino sotto Valérie Benguigui, da poco scomparsa, la quale fa un buon lavoro.Completano il cerchio le più che sufficienti prove di Charles Berling, Guillaume de Tonquedec e Judith El Zein.
Consigliato: Sì, da vedere
giovedì 27 marzo 2014
War Horse
Titolo Originale: War Horse
Regia: Steven Spielberg
Attori: Jeremy Irvine, Peter Mullan, Emily Watson, Niels Arestrup, David Thewlis, Tom Hiddleston, Benedict Cumberbatch, Patrick Kennedy, David Kross, Matt Milne, Robert Emms, Eddie Marsan
Genere: Drammatico, Guerra
Paese: USA
Anno: 2011
Durata: 146 Minuti
Trama: Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, il giovane Albert deve separarsi dal cavallo che ha allevato quando il padre lo vende ad un ufficiale dell'esercito inglese.Quello sarà l'inizio di un'incredibile avventura per il cavallo che durerà per tutta la durata della Grande Guerra.
Giudizio finale: "War Horse" è l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Michael Morpurgo ed è diretto da Steven Spielberg.Spielberg dirige magistralmente, come del resto ha fatto per quasi la totalità della propria carriera, riuscendo a realizzare un buon film; film che può avvalersi di una buona sceneggiatura, scritta da Richard Curtis e Lee Hall, una buona fotografia ed un'ottima colonna sonora.Il vero protagonista della pellicola è il cavallo, il quale è circondato dagli ottimi attori che compongono il cast del film e che si avvicendano nelle vicissitudini affrontate dall'animale.Buon esordio per il britannico Jeremy Irvine, che al suo primo lungometraggio è autore di una buona interpretazione.Fanno la loro parte, senza eccellenze particolari, Emily Watson, Tom Hiddleston e Benedict Cumberbatch, autori di ruoli secondari all'interno del film.Nonostante la notevole durata il film si lascia vedere e la visione procede senza problemi.
Consigliato: Sì, si può vedere.
mercoledì 26 marzo 2014
Un piano perfetto
Isabelle, giovane ragazza francese, è pronta a convolare finalmente a nozze con il suo amato Pierre. Però, nella sua famiglia, vige una maledizione: il primo matrimonio è sempre destinato a fallire. Spinta dalla sorella, Isabelle decide di partire per la Danimarca e sposare il primo malcapitato, per poi divorziare. Questo malcapitato sarà Jean-Yves ed il viaggio prenderà una piega del tutto imprevista.
Diretto da Pascal Chaumeil, Un piano perfetto (in originale Un plan parfait), è un film francese del 2012, che vede nei panni dei due protagonisti Diane Kruger e Dany Boon, brillante comico francese conosciuto in Italia soprattutto per aver preso parte al film Giù al Nord. I produttori, invece, sono gli stessi del sorprendente film campione d'incassi Quasi amici.
Un piano perfetto è una buona commedia, divertente e in alcune scene esilarante, sicuramente un film leggero che nei suoi 104 minuti di durata si lascia vedere e strappa più di un sorriso allo spettatore; merito soprattutto di Boon ma anche del feeling creatosi tra lo stesso attore francese ed una sempre brava Diane Kruger, brillante anche in un ruolo leggero e capace di tener testa al suo dirimpettaio.
Il film non è un capolavoro di genere, però non cade quasi mai nel banale e alterna bei dialoghi a leggere riflessioni; l'unica nota stonata è probabilmente il finale, scontatissimo e per nulla sorprendente.
SCENA CULT: la visita di Jean-Yves allo studio dentistico di Isabelle
VOTO FINALE: 6+
lunedì 24 marzo 2014
L'Evocazione - The Conjuring
Titolo Originale: The Conjuring
Regia: James Wan
Attori: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Lili Taylor, Ron Livingston, Shanley Caswell, Hayley McFarland, Joey King, Mackenzie Foy, Kyla Deaver, Shannon Kook
Genere: Horror, Thriller
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 112 Minuti
Trama: Dopo il manifestarsi di strani fenomeni nella loro nuova casa, i coniugi Perron si rivolgono ad Ed(Patrick Wilson) e Lorraine Warren(Vera Farmiga), i quali li aiuteranno a risolvere il problema.
Giudizio finale: "L'Evocazione - The Conjuring" si basa sulle reali testimonianze delle persone coinvolte, con alcune licenze cinematografiche, e sancisce l'ennesima collaborazione tra James Wan e Patrick Wilson, dopo "Insidious" e "Oltre I Confini Del Male - Insidious 2".Wan ancora una volta fa centro, dirigendo ottimamente questo che è uno dei migliori horror dell'ultimo anno, sebbene abbia una durata maggiore rispetto agli altri film di questa categoria, aiutato dall'ottima sceneggiatura scritta a quattro mani da Chad e Carey Hayes.Il regista malese riesce a mescolare momenti di apparente calma a momenti in cui la tensione raggiunge livelli altissimi e questo è reso possibile dall'ottima colonna sonora e dai buoni effetti speciali utilizzati.Fanno la fortuna del film anche le ottime interpretazioni dei suoi protagonisti, con ormai Patrick Wilson ben immedesimato in ruoli per film di questo tipo e una brava Vera Farmiga.Lili Taylor è un valore aggiunto, infatti è autrice di una grande interpretazione.
Consigliato: Sì, se siete in cerca di un buon horror.
domenica 23 marzo 2014
Comic Movie
Titolo Originale: Movie 43
Regia: Elizabeth Banks, Steven Brill, Steve Carr, Rusty Cundieff, James Duffy, Griffin Dunne, Peter Farrelly, Patrik Forsberg, Will Graham, James Gunn, Brett Ratner, Jonathan van Tulleken, Bob Odenkirk
Attori: Dennis Quaid, Greg Kinnear, Common, Seth MacFarlane, Hugh Jackman, Kate Winslet, Jeremy Allen White, Liev Schreiber, Naomi Watts, Anna Faris, Chris Pratt, Kieran Culkin, Emma Stone, Richard Gere, Kate Bosworth, Jack McBrayer, Aasif Mandvi, Justin Long, Jason Sudeikis, Uma Thurman, Bobby Cannavale, Kristen Bell, Leslie Bibb, Christopher Mintz-Plasse, Chloë Grace Moretz, Gerard Butler, Seann William Scott, Johnny Knoxville, Halle Berry, Stephen Merchant, Terrence Howard, Elizabeth Banks, Josh Duhamel
Genere: Commedia
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 94 Minuti
Trama: Per convincere un produttore ad acquistare la propria sceneggiatura, uno scrittore(Dennis Quaid) lo minaccia e nel frattempo gli legge il copione del suo film a episodi.
Giudizio finale: "Comic Movie" può vantare un vasto numero di sceneggiatori e registi, quasi tutti diversi in ogni singolo episodio raccontato, tranne in alcuni casi in cui alcuni sceneggiatori collaborano alla stesura di più episodi.Il risultato finale del film è molto deludente, poichè abbina una pessima sceneggiatura, infatti sono pochi i momenti di reale comicità, ad una regia nel complesso molto negativa e poco marcata.L'unica nota lieta, se così si può definire, è la breve durata del film, anche se in certi momenti i 94 minuti di pellicola sembrano anche troppi.Incredibile come in un film del genere si possano trovare un numero così elevato di attori, più o meno conosciuti e più o meno bravi, che purtroppo seguono la scia negativa del film, fornendo delle prove molto al di sotto del loro reale valore; interpretazioni molto scialbe e poco convincenti.
Consigliato: No, assolutamente da evitare.
sabato 22 marzo 2014
Nymphomaniac - Volume I
Uno dei film più attesi e più chiacchierati dell'ultimo anno: questo è Nymphomaniac, ultima "fatica" di Lars von Trier, uscito lo scorso dicembre in Danimarca e che in Italia verrà diviso in due capitoli, entrambi in uscita ad aprile. Per ora ci limitiamo a parlare del Volume I di Nymphomaniac, la prima delle due (lunghe) parti in cui viene raccontata la storia della giovane e ninfomane Joe, delle sue vicende e vicissitudini sessuali.
Terzo e ultimo capitolo della sua cosiddetta "Trilogia della depressione" (dopo i film Antichrist e Melancholia), Nymphomaniac consacra ancora una volta Lars von Trier come uno dei più grandi registi della nostra epoca, perfetto nel riuscire a descrivere cinematograficamente determinate situazioni, entrando nei cuori e nelle teste degli spettatori.
Il Volume I di Nymphomaniac dura un paio d'ore e fa della lentezza e della ridondanza il suo punto di forza: sono proprio queste due caratteristiche che danno un valore aggiunto alla pellicola. Lars von Trier si conferma ancora una volta il numero uno per quanto riguarda l'utilizzo degli "stacchi di regia" e Nymphomaniac si avvale anche di una fotografia onestamente perfetta, che aiuta nella narrazione in maniera ottimale.
Infine, piccola nota di merito per quanto riguarda i dialoghi tra Seligman (Stellan Skarsgard) e Joe (Charlotte Gainsbourg), funzionali alla storia e soprattutto metafora del rapporto regista/pubblico: Joe racconta la sua vita a Seligman, ma in realtà Seligman rappresenta lo spettatore che ascolta e tenta di capire la storia raccontata dalla donna.
Ora non resta che attendere il Volume II per tirare le somme e dare un giudizio più definitivo e completo di Nymphomaniac.
SCENA CULT: la sequenza iniziale
FRASE CULT: (nella versione con sottotitoli)
Joe: "Perhaps the only difference between me and other people is that
I've always demanded more from the sunset. More spectacular colors
when the sun hit the horizon. That's perhaps my only sin."VOTO FINALE: 7,5
venerdì 21 marzo 2014
Lo Hobbit: La Desolazione Di Smaug
Titolo Originale: The Hobbit: The Desolation Of Smaug
Regia: Peter Jackson
Attori: Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, Ken Stott, Graham McTavish, William Kircher, James Nesbitt, Stephen Hunter, Dean O'Gorman, Aidan Turner, John Callen, Peter Hambleton, Jed Brophy, Mark Hadlow, Adam Brown, Orlando Bloom, Evangeline Lilly, Lee Pace, Cate Blanchett, Benedict Cumberbatch, Luke Evans
Genere: Avventura, Fantasy
Paese: Nuova Zelanda, USA
Anno: 2013
Durata: 161 Minuti
Trama: Il gruppo formato dai tredici nani, Gandalf il Grigio e Bilbo Baggins continua il viaggio verso la riconquista di Erebor, antico regno dei nani, da molto tempo dimora di un drago.
Giudizio finale: "Lo Hobbit: La Desolazione Di Smaug" è il secondo di tre film basati sul romanzo "Lo Hobbit" di J.R.R. Tolkien.Alla regia ancora una volta Peter Jackson, il quale scrive la sceneggiatura in collaborazione con Fran Walsh, Philippa Boyens e Guillermo del Toro ed è anche tra i produttori.La sceneggiatura è veramente ben scritta ed è un valore aggiunto per la pellicola.Jackson non tradisce le attese e regala anche una buona prova alla regia, come già ci aveva abituato con la trilogia de "Il Signore Degli Anelli" e con il primo film de "Lo Hobbit".Meritano una particolare citazione gli effetti speciali, complessivamente molto ben fatti anche se in alcune occasioni sembrano riusciti un po' male.La fotografia è veramente eccezionale e superlativa ed è accompagnata da una colonna sonora perfetta.Ritornano tutti gli attori protagonisti del primo film e forniscono una buona interpretazione anche in questa occasione.Bravissimo come sempre Ian McKellen.Martin Freeman, Richard Armitage e gli altri interpreti dei tredici nani, nel complesso sono autori di una buona interpretazione.Fanno la loro parte Orlando Bloom, Evangeline Lilly e Luke Evans.
Consigliato: Sì, da vedere assolutamente.
mercoledì 19 marzo 2014
I love Radio Rock
Alla fine degli anni sessanta, nel Regno Unito, molte radio pirata allietavano le giornate dei ragazzi e dei teenager trasmettendo illegalmente per 24 ore al giorno musica pop e rock, a differenza della BBC che trasmetteva solamente musica melodica 45 minuti al giorno.
I love Radio Rock (The boat that rocked il titolo originale) racconta la storia del giovane Carl, fatto imbarcare dalla madre a bordo della nave Radio Rock, ancorata nei mari del Nord e gestita dal suo padrino Quentin.
Richard Curtis cura la regia di una delle commedie inglesi più brillanti e sensazionali degli ultimi anni, trasformando una sceneggiatura (scritta sempre da Curtis) già di per sé molto bella in un film a tratti esilarante e sorprendente; il regista britannico riesce a dipingere perfettamente la realtà radiofonica degli anni sessanta, raccontando e facendo raccontare ai suoi attori il proibizionismo musicale di quegli anni così bene che resta difficile immaginare che qualcuno possa anche solo provare a fare di meglio. Lo fa avvelendosi di un metodo di regia molto dinamico (nonostante tutta la storia sia pressoché ambientata all'interno di una nave) e grazie proprio alle canzoni, vero motore centrale di I love Radio Rock: la musica non solo fa da sottofondo alle scene del film, ma in un certo senso racconta, da sola, la storia.
Parte del merito è anche di un cast di attori di primissimo livello, tra le cui fila si possono annoverare il compianto Philip Seymour Hoffman, Bill Nighy, Rhys Ifans e Kenneth Branagh, perfetto nel ruolo dell'antagonista.
I love Radio Rock è un capolavoro, un atto di amore nei confronti della musica e un film assolutamente da annoverare nel proprio bagaglio cultural-cinematografico.
SCENA CULT: la sfida tra "Il Conte" e Gavin
FRASE CULT: "Cari ascoltatori, vi dico solo questo:
che Dio vi benedica! Quanto a voi bastardi al potere, non sperate che
sia finita! Anni che vanno, anni che vengono e i politici non faranno
mai un cazzo per rendere il mondo un posto migliore! Ma ovunque nel
mondo, ragazzi e ragazze avranno sempre i loro sogni e tradurranno
quei sogni in canzoni…
Non muore niente di importante questa notte! Solo quattro brutti ceffi su una nave di merda! L’unico dispiacere stanotte è che negli anni futuri ci saranno tante fantastiche canzoni, che non sarà nostro privilegio trasmettere ma, credete a me, saranno comunque scritte e saranno comunque cantate! E saranno comunque la meraviglia del mondo!"
Non muore niente di importante questa notte! Solo quattro brutti ceffi su una nave di merda! L’unico dispiacere stanotte è che negli anni futuri ci saranno tante fantastiche canzoni, che non sarà nostro privilegio trasmettere ma, credete a me, saranno comunque scritte e saranno comunque cantate! E saranno comunque la meraviglia del mondo!"
VOTO FINALE: 8
martedì 18 marzo 2014
Dark Skies - Oscure Presenze
Titolo Originale: Dark Skies
Regia: Scott Stewart
Attori: Keri Russell, Josh Hamilton, Dakota Goyo, Kadan Rockett, J.K. Simmons, L.J. Benet, Myndy Crist, Annie Thurman
Genere: Fantascienza, Horror, Thriller
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 97 Minuti
Trama: La tranquilla quotidianità della famiglia Barrett viene sconvolta da un'escalation di terrificanti eventi e molto presto ne scopriranno la causa.
Giudizio finale: "Dark Skies - Oscure Presenze" è la prima sceneggiatura scritta in solitario da Scott Stewart, il quale precedentemente aveva collaborato nella scrittura di "Legion".Oltre alla sceneggiatura, Stewart è anche il regista di questo film e non riesce a fare un buon lavoro in nessuna delle due cose.Infatti la sceneggiatura è molto banale e prevedibile, mentre dal punto di vista registico non riesce a trasmettere la giusta tensione che ci si aspetterebbe da un film del genere.Molto approssimativi anche gli effetti speciali, non molto dettagliati.Keri Russell e Josh Hamilton, autori di una prova abbastanza incolore, non riescono a risollevare le sorti del film; mentre J.K. Simmons, nel suo piccolo ruolo, fa la sua parte senza eccessivo impegno.
Consigliato: No, si può non vedere.
lunedì 17 marzo 2014
Smiley
Titolo Originale: Smiley
Regia: Michael J. Gallagher
Attori: Caitlin Gerard, Melanie Papalia, Shane Dawson, Andrew James Allen, Liza Weil, Roger Bart, Keith David, Toby Turner, Michael Traynor, Jana Winternitz, Nikki Limo
Genere: Horror
Paese: USA
Anno: 2012
Durata: 90 Minuti
Trama: Dopo la scoperta di una leggenda metropolitana su un serial killer che al posto del volto ha uno "smile", una giovane ragazza crede di essere la sua prossima vittima.
Giudizio finale: "Smiley" è l'esordio cinematografico alla regia per Michael J. Gallagher, che cura anche la sceneggiatura insieme a Glasgow Phillips, esordio che fa acqua da tutte le parti.Infatti la regia è molto approssimativa e di basso livello, mentre la sceneggiatura è molto debole, prevedibile, senza alcun colpo di scena e senza momenti di reale tensione, tutto questo insieme fa risultare il film abbastanza noioso.Sulla stessa lunghezza d'onda troviamo anche il cast di attori protagonisti, ossia Caitlin Gerard, Melanie Papalia, Shane Dawson e Andrew James Allen, i quali si cimentano per la prima volta in ruoli abbastanza importanti, ma falliscono miseramente l'opportunità con un'interpretazione collettiva molto scialba e deludente.Anche il resto degli attori si mantiene sullo stesso livello di mediocrità degli attori principali.
Consigliato: No, assolutamente da non vedere.
sabato 15 marzo 2014
Cogan - Killing them softly
Tanto, troppo, niente: si può riassumere così Cogan - Killing them softly, film del 2012 scritto e diretto da Andrew Dominik, presentato al Festival di Cannes del medesimo anno ed "in lotta" per accaparrarsi la Palma d'Oro.
"Tanto" perché il cast e le interpretazioni dei vari attori presenti nel film sono da luccicarsi gli occhi: Brad Pitt strepitoso nella parte di Jackie Cogan, killer violento e risoluto; il compianto James Gandolfini che nei 10 minuti di presenza in scena da prova della sua immensa bravura nell'interpretare personaggi di tale genere (anche lui interpreta la parte di un killer); Richard Jenkins, perfetto nel ruolo di avvocato e bravo a tener testa a Pitt nei loro continui dialoghi serrati; infine, buona prova anche di Ray Liotta, nella parte di Markie.
"Troppo" perché Killing them softly, in sintesi, è un film un po' troppo lento, con troppi dialoghi fine a sé stessi e poco incisivi nello svolgimento della trama, con troppi momenti morti e con un continuo richiamo all'economia americana a tratti stucchevole.
"Niente" perché la storia di un killer assoldato dalla mafia per trovare e far fuori chi ha organizzato una rapina durante una partita segreta di poker lascia ben poco allo spettatore, che a fatica riesce ad arrivare alla fine del film.
In conclusione, le uniche cose da salvare di Cogan -
Killing them softly sono le interpretazioni degli attori, come già detto, ed una fotografia azzeccatissima e fenomenale; per il resto, bocciato in tronco.
SCENA CULT: l'uccisione di Markie
MONOLOGO CULT:
Jackie: "Amico mio, Jefferson è un santo americano, perchè ha scritto le parole 'Tutti gli uomini sono creati uguali'; cosa in cui, evidentemente, non credeva, visto che fece vivere i suoi figli in schiavitù.
Era un ricco enologo stufo di pagare agli inglesi troppe tasse; così scrisse delle belle parole e aizzò la plebaglia che andò a morire per quelle parole, mentre lui rimaneva a casa a bere il suo vino e a scoparsi la sua schiava. E quello (riferito ad Obama in tv) viene a dirmi che viviamo in una comunità? Ma non farmi ridere! Io vivo in America! E in America tu sei solo, l’America non è una nazione è soltanto affari… e adesso pagami!"
VOTO FINALE: 5
venerdì 14 marzo 2014
Jobs
Titolo Originale: Jobs
Regia: Joshua Michael Stern
Attori: Ashton Kutcher, Dermot Mulroney, Josh Gad, Lukas Haas, Matthew Modine, J.K. Simmons, Lesley Ann Warren, Ron Eldard, Ahna O'Reilly, Kevin Dunn, James Woods
Genere: Biografico, Drammatico
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 128 Minuti
Trama: L'ascesa di Steve Jobs, dagli inizi nel proprio garage fino ad essere una degli imprenditori più famosi del ventesimo secolo.
Giudizio finale: "Jobs" è il terzo film, il primo di una certa importanza, diretto da Joshua Michael Stern, dopo due lavori minori.Il lavoro finale è molto buono, con delle discrete sequenze.Purtroppo il punto debole è la sceneggiatura di Matt Whiteley; infatti nonostante i 128 minuti di durata del film, la storia è molto sintetica, si basa principalmente a celebrare il "mito" Jobs e tralascia alcuni episodi.Oltre alla grande somiglianza tra Ashton Kutcher ed il giovane Steve Jobs, si intravedono delle somiglianze anche con molti degli attori presenti nel film ed i corrispettivi personaggi interpretati.L'intero cast fornisce complessivamente una buona interpretazione, con Ashton Kutcher a vestire i panni dell'attore protagonista e interprete di una buona prova aiutato dalle discrete interpretazioni di Josh Gad, Dermot Mulroney, Matthew Modine e J.K. Simmons.
Consigliato: No, si può anche non vedere.
lunedì 10 marzo 2014
Il Superstite
Titolo Originale: For Those In Peril
Regia: Paul Wright
Attori: George MacKay, Kate Dickie, Michael Smiley, Nichola Burley, Brian McCardie, Jordan Young
Genere: Drammatico
Paese: Regno Unito
Anno: 2013
Durata: 92 Minuti
Trama: Aaron(George MacKay) è l'unico sopravvissuto ad un incidente di pesca e vive con la madre in una remota comunità scozzese di pescatori.Tutta la comunità incolpa il giovane di essere il responsabile dell'incidente, ma Aaron è convinto che il fratello, una delle cinque vittime, sia ancora vivo e vuole continuare a cercarlo.
Giudizio finale: "Il Superstite" è l'esordio come regista e come sceneggiatore di un lungometraggio per Paul Wright, ma questo esordio è molto deludente in entrambi i ruoli.Infatti la storia nel suo sviluppo è molto lento e la visione del film molto difficoltosa, così come anche per quanto riguarda la regia, siamo molto lontani dall'avere un buon lavoro svolto, poichè molte sequenze risultano molto pesanti.Il cast è formato da attori che in passato hanno svolto tutti ruoli minori e questo è ben evidente, infatti non riescono a fare un buon lavoro collettivo e anche se George MacKay prova a fare meglio dei colleghi, non riesce comunque a risollevare le sorti del film.Nichola Burley, dopo il discreto lavoro fatto con "StreetDance 3D", ruolo più affine alle sue cratteristiche, fa un piccolo ruolo in questo film, ma senza eccellere.Deludente anche la fotografia, anche se la Scozia offre delle buone soluzioni visive.
Consigliato: No, da evitare assolutamente.
domenica 9 marzo 2014
Lone Survivor
Titolo Originale: Lone Survivor
Regia: Peter Berg
Attori: Mark Wahlberg, Taylor Kitsch, Emile Hirsch, Ben Foster, Eric Bana, Alexander Ludwig, Jerry Ferrara, Yousuf Azami, Ali Suliman
Genere: Azione, Biografico, Drammatico, Guerra
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 121 Minuti
Trama: Durante una missione segreta, un gruppo di Navy SEAL è braccato sulle montagne dell'Afghanistan da un esercito di Talebani.
Giudizio finale: "Lone Survivor", adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Marcus Luttrell e basato su fatti realmente accaduti, vede Peter Berg nelle vesti di regista, sceneggiatore ed è anche presente tra i produttori.Berg fa un buon lavoro sia nella sceneggiatura, nonostante altri film molto simili siano già stati fatti, sia alla regia, con buone scene di combattimento e un lavoro nel complessivo ben fatto.Il film può vantare un gran cast che lavora bene insieme e tra i quali spicca un sempre bravo Mark Wahlberg che fornisce un'interpretazione delle sue ed è ben coadiuvato da Taylor Kitsch, Ben Foster e Emile Hirsch autori di buone prove.Un po' al di sotto dei suoi colleghi Eric Bana, autore di una prova alquanto scialba e incolore.
Consigliato: Sì, film da vedere.
sabato 8 marzo 2014
Her - Lei
L'amore ai tempi della tecnologia: il nuovo film di Spike Jonze, Lei (Her nella versione originale), racconta del rapporto che si sviluppa tra Theodore, che per lavoro scrive lettere personali per conto di altri, e Samantha, sistema operativo parlante animato da un'intelligenza artificiale molto "umana". La relazione che si sviluppa tra i due sarà sorprendente ed interessante per entrambi.
Partiamo dal presupposto che Her deve essere visto assolutamente in lingua originale: Samantha, che fisicamente non si vede mai (essendo un'intelligenza artificiale), ha la voce sensuale e carismatica di Scarlett Johansson, la cui interpretazione è strepitosa, considerando che di lei si sente solamente la voce; nella versione italiana è stata doppiata da Micaela Ramazzotti e dalle prime clip del film, onestamente, non sembra all'altezza dell'attrice newyorkese. Theodore ha il volto di Joaquin Phoenix, convincente nel ruolo del protagonista assoluto della vicenda: riesce a tenere bene lo schermo e a rapportarsi bene con la voce della Johansson, nonostante ovvie difficoltà nel dover conversare, praticamente, con un computer. Infine da sottolineare le buone prove di Amy Adams e Rooney Mara che, nelle poche scene in cui sono "protagoniste", riescono a non sfigurare.
Her è un bel film e Spike Jonze da prova, ancora una volta, delle sue abilità di regia, riuscendo a mettere in scena perfettamente la società in cui viviamo, sempre più "computercentrica" e sempre meno "sociale", in cui i rapporti interpersonali lasciano il posto ai rapporti uomo-macchina; gli stacchi di regia, la fotografia, la colonna sonora, rendono Her un capolavoro di genere e la sceneggiatura, scritta ugualmente da Jonze, è uno dei punti di forza del film, tanto da meritarsi, a pieni voti, l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Probabilmente, nonostante la tematica, Her è il più romantico film degli ultimi anni.
SCENA CULT: la gita in montagna
FRASE CULT: Samantha: "Mi senti lì con te in questo momento?"
VOTO FINALE: 8
venerdì 7 marzo 2014
I, Frankenstein
Titolo Originale: I, Frankenstein
Regia: Stuart Beattie
Attori: Aaron Eckhart, Yvonne Strahovski, Miranda Otto, Bill Nighy, Jai Courtney, Socratis Otto, Aden Young, Caitlin Stasey, Mahesh Jadu
Genere: Azione, Fantascienza, Fantasy
Paese: Australia, USA
Anno: 2014
Durata: 92 Minuti
Trama: Duecento anni dopo la sua creazione, la creatura portata in vita dal dottor Frankenstein vaga ancora per la terra.Suo malgrado, si ritroverà in mezzo ad una battaglia tra il bene e il male.
Giudizio finale: "I, Frankenstein" è l'adattamento cinematografico della graphic novel creata da Kevin Grevioux, che riveste anche il ruolo di produttore esecutivo e partecipa in modo attivo al film con un piccolo ruolo.Chiaramente la graphic novel si ispira al celebre personaggio creato da Mary Shelley.Alla regia, al suo secondo lungometraggio, troviamo Stuart Beattie, che cura anche la sceneggiatura della pellicola; ma se dal punto registico Beattie fa un discreto lavoro con delle buone inquadrature e buone scene di combattimento, la sceneggiatura è molto debole, in quanto sembra molto sbrigativa e poco approfondita, come se si volesse finire la storia il prima possibile.Il cast, formato da attori noti e da alcuni onesti mestieranti, non riesce a risollevare le sorti del film.Aaron Eckhart si cimenta in un genere e in un ruolo che non proprio si appresta alle sue caratteristiche e infatti ne esce fuori un personaggio un po' fiacco.Gli altri attori non protagonisti, da Yvonne Strahovski a Miranda Otto a Jai Courtney, chi più chi meno, seguono lo stesso andamento tracciato dal protagonista.A salvarsi, sebbene non sia una delle sue migliori interpretazioni, è il sempre bravo Bill Nighy, forse l'unico con un'interpretazione abbastanza sufficiente.Fatti molto bene gli effetti speciali in computer grafica, i quali rendono più piacevole la visione.
Consigliato: No, si può anche non vedere.
giovedì 6 marzo 2014
Pompeii
Un po' Titanic, un po' Il Gladiatore, Pompei (nella versione originale il titolo presenta la doppia "i" finale) racconta gli ultimi giorni della città campana prima dell'eruzione del vulcano nel 79 d.C., intrecciando l'amore tra Cassia, figlia del signore di Pompei, e Milo, giovane gladiatore celta, all'epilogo drammatico che la storia e gli dei hanno riservato agli abitanti di una delle province più fiorenti dell'Impero Romano.
Diretto da Paul W. S. Anderson (Death Race e tre Resident Evil tra i film da lui diretti), Pompei non è un colossal, come ci si potrebbe aspettare dai trailer, ma comunque è un buon film epico, lontano parente però del film di Ridley Scott a cui palesemente si rifà in molti suoi aspetti. La trama è priva di sbavature e convincente e anche la regia di Anderson è molto dinamica, senza pause eccessive, avvalendosi anche di una buonissima fotografia e soprattutto di una spettacolare scenografia, punto di forza di Pompei.
Per quanto riguarda il cast di attori, fa come sempre una gran bella figura Emily Browning, nel ruolo di Cassia, candida e perfetta come il personaggio richiede; sorprendente invece Kit Harlington, che interpreta Milo, il protagonista della storia: al primo vero grande ruolo sul grande schermo (interpreta Jon Snow nella serie tv di grande successo Il Trono di Spade) da prova di grande maturità e carisma; a stonare è l'interpretazione di Kiefer Sutherland, che interpreta il Senatore Corvo, l'antagonista principale della coppia Cassia-Milo: non riesce ad essere convincente nel ruolo del cattivo, tanto da sembrare in alcune scene di non crederci neanche lui, rendendo molto scialba la sua interpretazione.
Pompei è in fin dei conti un buon film ma non tale da restare nella storia.
SCENA CULT: l'inondazione della città
DIALOGO CULT (attenzione spoiler):
Milo: "Prendi il cavallo, scappa più in fretta che puoi"
Cassia: "Non voglio passare gli ultimi istanti della mia vita a fuggire...voglio passarli qui con te"
VOTO FINALE: 6,5
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