domenica 30 giugno 2013

Hates - House At The End of the Street













Da un soggetto di Jonathan Mostow (regista tra gli altri di Terminator 3), diretto dal regista Mark Tonderai, Hates - House At The End of the Street è un thriller uscito nelle sale statunitense lo scorso settembre ed arrivato in Italia solamente a metà giugno.
Sarah e sua figlia Elissa si trasferiscono in una piccola cittadina, nella casa a fianco di un'abitazione teatro solamente 4 anni prima di un duplice omicidio: un uomo ed una donna sono stati uccisi dalla loro figlia, di cui si sono perse poi le tracce. Ora in quella casa vive il giovane e solitario Ryan, primogenito della coppia massacrata e non presente in casa al momento dell'omicidio. Ryan ed Elissa iniziano una relazione che porterà quest'ultima a scoprire dei segreti pericolosi sulla casa e sul ragazzo.
Hates è un thriller abbastanza "moscio", che per 60 minuti fila via senza scossoni; poi comunque il colpo di scena centrale ribalta un po' tutta la vicenda e sembra poter innalzare il livello della pellicola, ma è solamente un fuoco di paglia, perché poi l'ultima mezz'ora si appiattisce parecchio non cavalcando la scossa data dalla "sorpresa" narrativa e omologandosi ad un film horror tradizionale. Ad una sceneggiatura non proprio ottima si affianca comunque una buona descrizione dei personaggi, la cui descrizione viene curata sin nei minimi dettagli, anche con un buon uso dei flashback. A rendere credibili i tre personaggi principali ci hanno pensato Jennifer Lawrence (apprezzata in Hunger Games), Max Theriot (visto in Jumper) ed Elisabeth Shue: buone le loro interpretazioni.
Per concludere, Hates è un film insapore, che non lascia granché allo spettatore ma comunque non completamente da buttare, bisognava solamente sviluppare la sceneggiatura in modo differente, dandole soprattutto un po' più di verve. Peccato.

SCENA CULT: l'inseguimento nella foresta (non dico di chi per non fare spoiler)

VOTO FINALE: 5,5

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