sabato 1 ottobre 2016
I magnifici 7
Ormai si è capito, questo è il tempo dei remake. E I magnifici 7 ha un compito ben più arduo, considerando che si tratta del remake del film del 1960 con protagonista Yul Brynner, a sua volta remake del film giapponese del 1954 I sette samurai. Quindi un remake di un remake. Ma il film diretto da Antoine Fuqua ne esce molto bene, in un anno in cui il western è tornato in auge in quel di Hollywood, principalmente grazie a Tarantino ed al suo The Hateful Eight ma anche grazie ad altri registi che si sono cimentati con questo genere di cinema, con risultati alterni.
Fuqua, aiutato dal duo di sceneggiatori Wenk - Pizzolatto, dà vita ad un western incisivo e scorrevole, che riprende le atmosfere del cinema western e le mette in scena con grande credibilità e senza forzature, riuscendo, grazie ad una trama comunque sempre scorrevole e vivace, ad intrattenere per tutti i 130 minuti di durata.
La storia è ambientata negli anni settanta dell'ottocento, dove la vedova Emma Cullen ed il giovane Teddy Q assoldano il cacciatore di taglie Sam Chisolm, per difendere la propria cittadina, Rose Creek, dall'affarista Bogue, che ha conquistato con la forza (ed il sangue) il piccolo paese di contadini e reso la loro vita un inferno. Il compito per Chisolm è arduo e per portarlo a termine ha bisogno di 6 tra i migliori pistoleros della zona.
Promosso. I magnifici 7 non si perde in fronzoli e risulta un film godibile, allontandosi dalla pellicola di chiara matrice splatter firmata Tarantino e, come detto, appoggiandosi maggiormente alle atmosfere dei western degli anni d'oro dell'industria cinematografica. La trama, rispetto al film I magnifici sette (di cui è chiaramente il remake) diretto da John Sturges nel 1960, è stata ritoccata ma mantiene ugualmente una buonissima presa sullo spettatore e, nonostante la battaglia finale duri più di mezz'ora, scorre via che è un piacere ed ogni scena viene dosata alla perfezione, con una buonissima caratterizzazione dei vari personaggi.
Ecco, il cast è un altro punto di forza: recitazione, da parte di tutti, centrata nel contesto di riferimento, feeling tra i vari protagonisti assolutamente perfetto, tempi "comici" (che strappano un sorriso, perché in realtà si ride, giustamente, poco) azzeccati. In un cast di altissimo livello (Ethan Hawke, Chris Pratt e Denzel Washington tra gli altri) a risaltare maggiormente è uno strepitoso Vincent D'Onofrio sempre molto carismatico e mai banale. Un bravo va anche a Peter Sarsgaard, il "villain" de I magnifici 7.
Il confronto con il film del passato, e soprattutto con il cinema western, è doveroso e non penso che Fuqua abbia comunque temuto questo confronto, visto che I magnifici 7 ha comunque una sua anima e non sfigura, con pochissimi difetti e tanti pregi. Solo la colonna sonora non è altezza dei western del passato e a volte si ha la sensazione che la musica vada un po' fuori tempo rispetto alle vicende narrate.
SCENA CULT: l'arrivo a Rose Creek
DIALOGO CULT:
Emma: "He made them murder my husband, he will take everything we have."
Sam Chisolm: "So you seek revenge?"
Emma: "I seek righteousness. But I'll take revenge."
VOTO FINALE: 7-
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