domenica 15 maggio 2016

Zeta


Un regista di videoclip semi-esordiente al cinema, tre attori semisconosciuti, i maggiori interpreti dell'hip hop italiano re-inventati attori: dire che Zeta, film uscito nei cinema italiani lo scorso 28 aprile, non godeva di moltissima fiducia è un eufemismo. Invece la realtà è ben diversa. Diretto da Cosimo Alemà, al terzo lungometraggio della carriera dopo una vita passata da regista di videoclip musicali, Zeta stupisce un po' tutti e si attesta su buonissimi livelli, grazie ad una trama ben sviluppata, ad una recitazione senza pieghe e ad una colonna sonora da urlo, quanto meno per gli amanti dell'hip hop nostrano.
Zeta è il nome d'arte di Alex, giovane di origini milanesi trapiantato nella periferia nord di Roma (Corviale), che passa il suo tempo ad aiutare il padre pescivendolo ma soprattutto a cercare di sfondare nel mondo dell'hip hop, aiutato dai suoi due amici Marco e Gaia. Il triangolo Alex-Marco-Gaia entra in crisi nel momento in cui Alex ha l'opportunità di sfondare nel mondo della musica.
Concepita come una storia di formazione servita in salsa hip hop, Zeta attinge molto dai film americani di genere, 8 mile e Step Up su tutti, riuscendo a rappresentare nel migliore dei modi una vicenda di crescita, di lotta, di passione e di amicizia di un gruppo di giovani alle prese con la realizzazione dei propri sogni e le difficoltà della vita. Alemà è molto bravo a dirigere senza sbavature ed in modo diligente, non cadendo mai nel banale e badando ad arrivare al punto e soprattutto al cuore dello spettatore, avvalendosi anche di un ottimo montaggio curato da Maria Fantastica Valmori, brava a non appesantire la storia e ad armonizzare il tutto.
Si perché comunque non è facile con tanto "ben di Dio" musicale riuscire a dare una coerenza ed un equilibrio quasi perfetto al film: avvalendosi infatti di una colonna sonora assolutamente di livello, curata dai più grandi artisti del panorama hip hop italiano del momento, Zeta riesce a centrare il punto e intrattenere lo spettatore nel migliore dei modi. L'unica piccola nota di demerito va ai monologhi, con voce fuori campo, di Alex, a volte un po' troppo forzati, fuori tema e poco credibili. Ma è solo, come detto, una piccola nota dolente.
Un altro punto di forza di Zeta, invece, è legato al cast: Diego Germini, Irene Vetere e Jacopo Olmo Antinori (con i primi due all'esordio assoluto) dimostrano grande valore e affiatamento, rendendo ancor di più credibile la storia ed i personaggi da loro interpretati. Bravo come sempre Salvatore Esposito, "doppiato" nelle scene di canto dal rapper Tormento (il cui cameo è da infarto), e assolutamente credibili Fedez e Clementino, i più in vista nella pellicola di tutti i rapper che comunque hanno partecipato alla realizzazione di Zeta.
Zeta è promosso a pieni voti.

SCENA CULT: Bomboclat

VOTO FINALE: 6,5

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