mercoledì 18 maggio 2016
JeruZalem
Per la serie a volte ritornano, bentornato found footage. Anzi, bentornato in un film horror, ne sentivamo veramente la mancanza. Che poi in fin dei conti si potrebbe evitare di vedere film di questo tipo, ma perché privarsi della visione di un film interamente girato con gli smart glasses? Si, avete capito bene, JeruZalem (la cui "Z" maiuscola del titolo dovrebbe indicare la parola "zombie") è totalmente girato dalla soggettiva di una ragazza che indossa questi "smart glasses". Di per sé questa è già un'idea quanto mai bizzarra, unita a dialoghi al limite del ridicolo, a situazioni al limite del paradossale e ad una regia quasi assente, si arriva a sminuire e a far perdere di valore ad una trama che in realtà avrebbe un incipit iniziale molto accattivante, quantomeno visto in chiave horror: una porta dell'inferno a Gerusalemme. Probabilmente qualcuno storcerà il naso, ma in realtà già il profeta Geremia indicava come terza porta dell'Inferno, oltre a quelle nel deserto e nell'oceano, Gerusalemme e anche lo stesso Dante Alighieri nella Divina Commedia colloca l'Inferno al di sotto della città santa (magari non apertamente, ma il senso dei sui versi è quello). Tralasciamo le tematiche e credenze religiose e torniamo al film.
JeruZalem, uscito nei cinema americani lo scorso gennaio e diretto dai fratelli Doron Paz e Yoav Paz, racconta il viaggio direzione Tel Aviv di Rachel e Sarah che, conosciuto lo studioso Kevin durante il volo, decidono di fermarsi con lui a Gerusalemme, nei giorni dello Yom Kippur. Quello che non possono immaginare è che in quei giorni si scatenerà l'inferno, in tutti i sensi.
Onestamente JeruZalem aveva delle buone potenzialità, sviluppate molto male, sia in termini di svolgimento della trama, con scene scopiazzate da film quali Turistas, Hostel, World War Z, Necropolis (il primo ed il quarto di questa lista non sono neanche stati film degni di nota a mio parere), sia in termini di dialoghi, con pochissimo senso logico, e infine anche sotto il profilo registico, con i "Paz Brothers" non brillantissimi nella direzione della pellicola e soprattutto nello sviluppo dell'idea "smart glasses". Il film dovrebbe essere un horror, ma a parte gli ultimi 20 minuti non c'è traccia di sangue né tanto meno di tensione: quindi a cosa stiamo assistendo (a parte ad una lunga pubblicità di occhiali smart)?
JeruZalem è un film che dovrebbe far interrogare sull'integrazione di diverse religioni in quel di Gerusalemme, purtroppo ciò passa in secondo piano e fa solamente interrogare sul perché dare vita a queste operazioni.
VOTO FINALE: 4
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