sabato 14 maggio 2016

L'ultima tempesta

18 febbraio 1952. Una delle più grandi tempeste della storia colpisce il New England, devastando non solo molte città della costa orientale, ma anche alcune imbarcazioni che si trovavano in mare in quel momento. Tra queste vi è la petroliera SS Pendleton, spezzata in due: nella parte della poppa, non naufragata come la prua e metà equipaggio, vi è un gruppo di 30 uomini che, guidati dal primo ufficiale di bordo Ray Sibert, cercano di rallentarne il naufragio, sperando nell'arrivo dei soccorsi. Nel frattempo l'SOS della SS Pendleton arriva alla Guardia Costiera di Chatham (Massachusetts): il sergente Cluff decide di effettuare una quasi impossibile operazione di salvataggio, affidata al capitano Bernie Webber ed altri 3 uomini a bordo di una piccola scialuppa.
L'ultima tempesta racconta una storia vera, non romanzata, non inventata, totalmente vera. Racconta l'inconscienza mista a bravura, la forza di volontà, la fede, di un gruppo di uomini il cui unico scopo è quello di tornare a casa, dalle mogli, dalle fidanzate, dai figli, dalle figlie, sani e salvi.
Il film è giustamente di stampo epico, con un ottimo utilizzo degli effetti speciali e della colonna sonora che rendono L'ultima tempesta una buona pellicola, che non annoia, scorrevole e con il giusto carico di tensione. Il confronto con La tempesta perfetta (film di Wolfgang Petersen del 2000, uno dei più grandi film di genere) è pressoché scontato e, anche se L'ultima tempesta non sfigura, sicuramente non raggiunge i livelli del film di Petersen. Il perché è da ricercare soprattutto in una trama che ha dalla sua qualche buco narrativo e a volte scorre troppo lentamente verso il traguardo ed alla regia di Craig Gillespie che, anche se regala delle "chicche" e dei tecnicismi apprezzabili, non sempre da l'impressione di essere a suo agio con la storia raccontata, si sofferma troppo su alcuni particolari (inutili), tralasciandone altri che probabilmente avrebbero arricchito ulteriormente la storia.
Il mezzo voto in più al film arriva sicuramente dal cast: Casey Affleck, Ben Foster e Chris Pine (questi tre più di tutti gli altri) sfoderano delle interpretazioni magistrali, con una buonissima caratterizzazione dei personaggi ed una messa in scena che denota un accuratissimo studio degli eventi narrati dal film e degli uomini che hanno realmente vissuto ciò che L'ultima tempesta racconta.
Si, perché come detto L'ultima tempesta è una storia di uomini veri, è una storia di passione (per il proprio lavoro) e di altruismo: il rammarico sta nel fatto che se il salvataggio dell'equipaggio della SS Pendleton resta uno dei più grandi compiuti dalla Guardia Costiera americana, L'ultima tempesta non è il più grande film realizzato di questo genere. 

SCENA CULT: la "messa a nuovo" della (mezza) SS Pendleton 

FRASE CULT: "In the coast guard they say you go out...they don't say you gotta come back." 

VOTO FINALE: 6+

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