sabato 2 aprile 2016

Batman v Superman: Dawn of Justice



Anche la DC Comics ha la sua "Civil War" e vede, in contemporanea, la nascita della Justice League, contraltare degli Avengers griffati Marvel. E questa è una premessa dovuta, anche per giustificare in pieno il voto finale che merita Batman v Superman: Dawn of Justice.
Il film è principalmente lo scontro tra i due supereroi della DC Comics, ma in realtà è anche lo scontro tra due "mondi" e tra due diversi modi di vedere la vita: da un lato Bruce Wayne, cupo e poco propenso ai rapporti, determinato a sconfiggere il male in ogni modo; dall'altro Clark Kent, un dio sceso sulla terra che preferisce dare la priorità ai rapporti interpersonali, senza considerarne le conseguenze. In questo scontro, si inserisce alla perfezione Lex Luthor, giovane magnate intenzionato ad approfittare dell'attrito tra i due supereroi.
Seguendo le linee guida tracciate da Christopher Nolan nella sua trilogia sull'uomo pipistrello, Zack Snyder, già al timone di regia del prequel L'uomo d'acciaio che ha dato nuova linfa al franchise di Superman, mantiene un clima cupo e dark per Batman v Superman ma purtroppo, a differenza del visionario regista inglese, non ha completamente carta bianca. Mi spiego meglio. Nolan aveva una trilogia, con un suo protagonista, Batman, ed un suo finale, e ha potuto concentrare le sue energie solamente nella creazione di questo fenomeno cinematografico, in tempi in cui i supereroi non stavano facendo sfracelli al botteghino; Snyder, invece, è stato chiamato in causa per dare vita ad un nuovo fenomeno cinematografico che faccesse capo alla DC Comics e che si scontrasse (al botteghino e nell'immaginario degli appassionati) con quello creato dalla Marvel. E ciò lo ha "costretto" a sottostare a determinate dinamiche e quindi dare vita, con questo Batman v Superman, alla Justice League più volte annunciata dai vertici della DC e della Warner: ed ecco l'inserimento, un po' avventato e troppo forzato, di Wonder Woman e un primo contatto con altri supereroi dell'universo dei fumetti DC, come Flash, Aquaman e Cyborg.
Logicamente gli effetti visivi la fanno da padrone ed insieme alla fotografia di Larry Fong e alla musiche (divine) di Hans Zimmer e Junkie XL, prende vita uno spettacolo piacevolissimo per gli occhi e le menti degli spettatori, comunque sempre attirati dalle vicende raccontate dalla pellicola.
Il problema maggiore però è che Batman v Superman pecca in leggerezza: è tutto troppo dark, tutto troppo tremendamente "pesante". Il film si prende troppo sul serio e la differenza maggiore con gli altri film di supereroi sfornati dalla Marvel è tutta in questo piccolo particolare: a volte bisognerebbe anche puntare sulla leggerezza e la speranza è che la Warner e la DC Comics prendano nota per le loro pellicole future, su tutte Suicide Squad e quello sulla Justice League.
La regia di Snyder, ancorata alle scelte di sceneggiatura dei vertici della casa di produzione e di David S. Goyer, risulta comunque molto asciutta e soddisfacente, riuscendo a reggere anche nei momenti in cui è proprio la trama a fare acqua e a forzare la mano su alcuni accadimenti.
Batman v Superman: Dawn of Justice segna il debutto come nuovo Batman di Ben Affleck, già protagonista del flop del 2003 Daredevil: nonostante l'ondata di critiche che si tirò addosso all'annuncio del suo ruolo, Affleck in realtà risulta molto credibile come Bruce Wayne, diverso (e anche più invecchiato) da quello interpretato da Christian Bale nella trilogia di Nolan, ma comunque abbastanza inserito e centrato rispetto alla nuova dimensione data all'uomo pipistrello. La sua interpretazione è incisiva, magari leggermente compassata, ma assolutamente in linea con il personaggio. Se il resto del cast si muove molto bene e ha pochissime indecisioni, a sorprendere è Jesse Eisenberg e la sua interpretazione di Lex Luthor: fenomenale. Finalmente una prova super di Eisenberg e che "rompe" totalmente con i personaggi interpretati in passato dall'attore: cimentarsi in un ruolo complicato come quello di Lex Luthor ed uscirne indenne e rafforzato significa essere riuscito a sfoderare una grande prova.
Logicamente Batman v Superman resta un film da vedere ma ha troppi input narrativi per riuscire a fare completamente breccia nel cuore degli spettatori e per crearsi una propria dimensione. Meditare gente, meditare: magari forzare meno la mano per creare un proprio franchise avrebbe dato maggior linfa al film. 

SCENA CULT: il combattimento tra Batman e Superman 

MONOLOGO CULT:
Lex Luthor: "And now, you will fly to him, and you will battle him to the death. Black and blue. Fight night. The greatest gladiator match in the history of the world. God versus man. Day versus night! Son of Krypton versus Bat of Gotham!" 

VOTO FINALE: 6,5

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