martedì 26 aprile 2016
Il libro della giungla
Missione compiuta. Non era facile rendere film uno dei capolavori del cinema di animazione Disney, pietra miliare per milioni di bambini dal 1967 (anno di uscita) ad oggi. La Disney si è presa questa responsabilità, riuscire a rendere film uno dei suoi migliori cartoni animati e ha riadattato il romanzo di formazione di Rudyard Kipling: Il libro della giungla versione 2016, uscito nei cinema mondiali ad aprile, è un film onesto, migliore di ciò che ci si poteva attendere da un riadattamento in chiave CGI di un film di animazione che già in passato non era riuscito a compiere a pieno il proprio compito nel momento in cui venne rappresentato con attori in carne ed ossa. Il pregio della Disney per questa nuova versione de Il libro della giungla è stato quello di mantenere pressoché intatta la storia del film del 1967 e mantenere in toto gli elementi chiave di quel film: un umano, Mowgli, contornato da tanti animali parlanti, creati in CGI (come detto) e totalmente centrati nella storia.
Una storia, quella de Il libro della giungla, conosciuta in tutto il mondo e che in questo film non si discosta molto dal romanzo da cui è tratta e, come detto, dal cartone animato che fu apprezzatissimo da pubblico e critica: Mowgli, cucciolo d'uomo cresciuto dai lupi, è costretto a lasciare il branco per difenderlo dalla tigre Shere Khan, intenzionata a non dare pace ai lupi prima di avere ucciso lo stesso Mowgli. La pantera Bagheera, la prima che da piccolo lo salvò e lo portò dai lupi, si offre di accompagnarlo nel villaggio degli uomini. Il viaggio di Mowgli lo metterà di fronte a molte disavventure, a nuovi amici e ad una crescita materiale e spirituale.
Il libro della giungla è un film per grandi e piccini, per far riavvicinare le nuove generazioni ad una delle pietre miliari del cinema d'animazione e anche della letteratura, e per far rivivere alle vecchie generazioni la magia di un'avventura come lo è quella del cucciolo d'uomo Mowgli. Il libro della giungla è a tutti gli effetti un romanzo di formazione ed il film, diretto da Jon Favreau (al timone di regia dei primi due Iron Man), compie a pieno il suo dovere di intrattenere il pubblico in sala. Grazie anche ad un uso perfetto del CGI, mai fuori luogo e assolutamente realistico. L'ultimo applauso è invece per Neel Sethi, al debutto: la sua interpretazione di Mowgli è molto convincente e l'essere l'unico umano in un film "popolato" da animali parlanti, e quindi nella maggior parte delle scene girate pressoché inesistenti, non deve essere stato facile, ma il ragazzo di origini indiane ha superato alla grande questa prova. Il libro della giungla si poggia sulle sue (esili) spalle ma Sethi riesce a dare sostanza e credibilità al cucciolo d'uomo Mowgli e di conseguenza a tutto il film.
SCENA CULT: nel regno di King Louie
FRASE CULT:
Baloo: "They want to send you to the man-village? I say, you can be a man right here!"
VOTO FINALE: 6,5
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