martedì 21 gennaio 2014

Un boss in salotto



Dio salvi Paola Cortellesi. E' lei il fulcro di Un boss in salotto, film appena uscito nelle sale italiane, diretto da Luca Miniero e avente come protagonisti, oltre alla Cortellesi, Rocco Papaleo e Luca Argentero.
L'attrice italiana interpreta Cristina, meridionale emigrata a nord, dove è riuscita a costruirsi la vita e la famiglia perfetta, sposata al pubblicitario Michele e madre di due figli. La sua vita viene sconvolta quando suo fratello, Ciro, implicato in un processo per camorra, è costretto a trasferirsi a casa sua per scontare gli arresti domicialiari, portando il caos nell'apparente vita tranquilla della sorella.
Come detto, Un boss in salotto si salva solamente per l'interpretazione di Paola Cortellesi, una delle migliori showgirl del panorama italiano: la sua caratterizzazione di Cristina è fenomenale, a partire dal suo accento "nordista" fino alle sue movenze azzeccatissime, per finire con un'interpretazione da stropicciarsi gli occhi. Peccato che in tutto ciò non è supportata al meglio né da Rocco Papaleo (Ciro nel film) e né da Luca Argentero (Michele): il primo è totalmente a disagio nei panni di un napoletano (anche e soprattuto per le sue origini lucane) e l'accentuare troppo questa meridionalità non lo aiuta di certo; il secondo resta "bloccato" da una recitazione insipida e tratti molto piatta.
Ma le critiche devono essere mosse anche al regista e sceneggiatore Luca Miniero che in Un boss in salotto cerca di mixare Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord con scarsi risultati, condendo il tutto con scene banali e scontate e battute che solo a tratti strappano qualche piccolo sorriso.
La commedia italiana, ahimé, è ben altro.


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VOTO FINALE: 5

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