Un po' Ghost, un po' soprattutto Men in Black, R.I.P.D. (acronimo per Rest In Peace Department) narra le gesta di Roy Powell e Nick Walker, poliziotti defunti che lavorano per il dipartimento di polizia dell'oltretomba. L'ultimo caso loro assegnato li porta sulle tracce di una banda di spiriti in procinto di mettere in atto un piano per sfuggire al giudizio divino; Nick, suo malgrado, si ritrova personalmente coinvolto nella vicenda che riguarda anche la sua morte.
R.I.P.D. nasce dal fumetto di Peter Lenkov, adattato per il cinema da Phil Hay e Matt Manfredi, ed è diretto da Robert Schwentke, già dietro la macchina da presa di un altro film tratto un fumetto, Red. La regia è buona e molto dinamica, aiutata anche da ottimi effetti visivi, con scene spettacolari, che però strizzano troppo l'occhio a Men in Black, anche nei duetti tra i due protagonisti della vicenda. R.I.P.D. è un film che intrattiene senza strafare, senza fare qualcosa in più di quello che ci si aspetta; anche la trama è un po' troppo scontata e risulta lineare, con pochi colpi di scena e poche scene realmente da ricordare. I 95 minuti della pellicola scorrono velocemente e sono perfetti per la storia raccontata.
Infine, per quanto riguarda il cast, da sottolineare la solita interpretazione perfetta di Jeff Bridges mentre Ryan Reynolds non solo risulta in qualche modo inferiore al suo collega ma non riesce neanche far uscire a pieno il suo personaggio, si limita a svolgere il compitino, anche sotto alle sue reali possibilità. Nota di merito a Kevin Bacon, ormai a proprio agio nei panni del villain.
SCENA CULT: la morte di Nick
VOTO FINALE: 6
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