Salvate il soldato Matt Damon. Non al fronte, durante la seconda guerra mondiale, ma a 140 milioni di miglia di distanza dalla Terra. Solo, su Marte.
Ridley Scott prende il romanzo L'uomo di Marte di Andy Weir e ne tira fuori, con l'aiuto dello sceneggiatore Drew Goddard, The Martian, una film di fantascienza di 140 minuti uscito nei cinema all'inizio di ottobre e già destinato a diventare un cult e a candidarsi a qualche statuetta nella prossima cerimonia dei premi Oscar.
La storia è quella dell'astronauta botanico Mark Watney, lasciato solo su Marte dai suoi compagni di missione perché creduto morto. Al suo risveglio, cerca in ogni modo di prolungare la sua sopravvivenza sul Pianeta Rosso e di stabilire un contatto con la Nasa.
Quasi un "one man show": questo è The Martian. E lo show è quello di Matt Damon, strepitoso nell'interpretazione dell'astronauta solitario e capace di riuscire a tenere sulle proprie spalle tutta l'impalcatura cinematografica della pellicola, grazie ad una prova di sostanza e incredibilmente veritiera. Il merito dell'attore statunitense è anche quello di riuscire a stabilire un'empatia tra il suo personaggio e lo spettatore, grazie alla perfezione con cui riesce a districarsi in ogni singola scena, ad ogni cambio di registro.
La storia firmata Andy Weir è grandiosa e bisogna comunque fare i complimenti anche allo sceneggiatore Drew Goddard che, insieme a Ridley Scott, è riuscito a rendere appetibile il libro dello scrittore statunitense e transformarlo in un magnifico film.
A proposito di Ridley Scott: la sua mano in The Martian è palese e grazie ad una fotografia da urlo e ad una colonna sonora eccellente, può realmente ambire alla statuetta più importante per ogni regista che si rispetti.
Il protagonista inventato da Weir, Mark Witney, è "disegnato" come un eroe dei nostri tempi, un ragazzo che non si abbatte, che cerca in ogni modo, grazie alle sue competenze, di sopravvivere, facendo il tutto sempre con il sorriso sulle labbra e la battuta pronta.
The Martian è tutto ciò: un insieme di incastri perfetti e una punta di diamante, Matt Damon, che esalta il lavoro di tutti. Resta solo una domanda in sospeso: a quando, nella realtà, una missione umana su Marte?
SCENA CULT: la pioggia creata da Mark artificialmente
FRASE CULT: "They say once you grow crops somewhere, you have officially colonized it. So, technically, I colonized Mars. In your face, Neil Armstrong!"
VOTO FINALE: 8
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