sabato 31 maggio 2014

X-Men: giorni di un futuro passato


Collocandosi contemporaneamente sulle due linee temporali tracciate da X-Men: L'inizio e X-Men: Conflitto finale, X-Men: giorni di un futuro passato vede nuovamente in cabina di regia Bryan Singer, regista dei primi due capitoli della saga sui mutanti della Marvel, e riunisce i vari attori protagonisti della trilogia degli X-Men e dell'ultimo film diretto da Vaughn.
Il punto di connessione tra le due linee temporali è Wolverine, la cui coscienza (grazie a Kitty Pride) viene mandata indietro nel tempo, precisamente nel 1973: compito di Logan è quello di impedire l'uccisione di Bolivar Trask da parte di Mystica ed evitare quindi la concatenazione di eventi che porterà alla distruzione degli umani e dei mutanti da parte delle sentinelle.
Se già in X-Men: L'inizio era iniziata una leggera risalita dopo aver toccato il fondo con X-Men: Conflitto finale, Bryan Singer fa comunque una specie di miracolo, riuscendo non solo a collegare tra loro tutti i vari film della saga, ma creando uno spettacolo con i fiocchi: X-Men: Giorni di un futuro passato è intrattenimento e azione allo stato puro, con poche pause, pochissime incogruenze e molto credibile. 
Punto centrale del film è, come detto, l'incastrarsi delle due linee temporali: l'azione principale avviene nel passato, mentre quella di contorno è ambientata nel "presente". Singer è bravo anche qui a tenere un discreto equilibrio tra i due "mondi" e a rappresentare in maniera stupenda gli anni settanta, grazie ad un lavoro certosino e accurato dei dettagli, dai vestiti, alla musica, ai modi: ne esce fuori un "mondo" sospeso tra la realtà dei settanta e la finzione rappresentata in X-Men, complementare e perfetto all'interno della sceneggiatura.
Il cast di attori è come sempre di livello sopraffino, con James McAvoy di una spanna sopra a tutti e Hugh Jackman che, a dispetto del personaggio che interpreta, invecchia sempre più velocemente ed inizia a dare segni di cedimento. La nota di merito, però, va a Peter Dinklage, che dimostra ancora una volta le sue grandi doti attoriali, a dispetto delle sindrome che lo affligge dalla nascita: Singer è bravo anche qui a non dare importanza, nelle battute e nei dialoghi del film, al fatto che Dinklage sia in realtà un nano e questo è un ulteriore conferma di quanto quest'ultimo sia apprezzato ad Hollywood e dintorni.
Che dire, X-Men: Giorni di un futuro passato rimette tutto al suo posto e da nuova linfa ad un saga che solamente 2 film fa sembrava ormai essere arrivata alla frutta. E' un film consigliato agli amanti del genere e che ci proietta verso il sequel di X-Men, Apocalypse.


SCENA CULT: l'evasione di Magneto

FRASE CULT:
Charles Xavier: "Il passato: un posto pieno di promesse potenziali e infinite possibilità. Noi siamo la somma delle nostre scelte, quello che facciamo ora determinerà quello che faremo in futuro. Infinite decisioni implicano infinite conseguenze. Nessun futuro è stato già scritto."

VOTO FINALE: 7,5

mercoledì 28 maggio 2014

Detention of the dead

Chiusi nel liceo a causa di una punizione, 6 studenti si ritrovano intrappolati per i corridoi della scuola durante un'apocalisse di zombie, tentando in ogni modo di superare la notte e restare in vita.
Scritto e diretto da Alex Craig Mann, Detention of the dead è un film uscito nelle sale americane nell'aprile del 2012 e mai arrivato nei cinema italiani. E' un comedy-horror a base apocalittica, che segue il filone dei film e serie tv sugli zombie che hanno invaso il grande e il piccolo schermo negli ultimi anni. Il problema maggiore di Detention of the dead è che, purtroppo, non riesce ad essere "né carne né pesce": per essere un horror non è per niente spaventoso, per essere una commedia non è per niente divertente. E' un progetto nato e finito male, con una pessima idea di base e il tentativo fallito di rinverdire i fasti di The breakfast club inserendo degli zombie per attirare più pubblico e per rendere più appetitosa (passatemi il termine) una sceneggiatura che in realtà non avrebbe molto senso: primo perché i personaggi sono raccontati in maniera approssimativa e pessima, secondo perché le dinamiche di gruppo sono abbastanza scontate.
Detention of the dead è un film molto piatto e tranquillamente sorvolabile.

FRASE CULT: Janet: "Looks like Rob Zombie raped the entire cast of Gossip Girl and this is their angry love child"

VOTO FINALE: 4

martedì 27 maggio 2014

Rock Of Ages











Titolo Originale: Rock Of Ages
Regia: Adam Shankman
Attori: Julianne Hough, Diego Boneta, Russell Brand, Alec Baldwin, Erica Frene, Bryan Cranston, Catherine Zeta-Jones, Paul Giamatti, Tom Cruise, Malin Akerman, Mary J. Blige, Will Forte, Eli Roth, T.J. Miller
Genere: Commedia, Drammatico, Musical
Paese: USA
Anno: 2012
Durata: 123 Minuti
Trama: Nel 1987, una ragazza di una piccola città dell'Oklahoma si trasferisce a Los Angeles; appena arrivata fa la conoscenza di un giovane ragazzo e insieme cercheranno di realizzare i propri sogni.
Giudizio finale: "Rock Of Ages" è l'adattamento cinematografico dell'omonimo musical scritto da Chris D'Arienzo.La sceneggiatura del film è opera dello stesso D'Arienzo, di Justin Theroux e di Allan Loeb; mentre la regia è di Adam Shankman.La sceneggiatura, sebbene sia abbastanza prevedibile, è molto valida, così come la regia di Adam Shankman, che riesce ad intrattenere lo spettatore per l'intera durata della pellicola.Vero punto di forza del film è senza dubbio la colonna sonora, davvero incredibile e perfetta; forse l'unico neo che si può trovare è la scelta di alcuni brani che sono stati registrati o pubblicati in anni successivi rispetto all'ambientazione del film."Rock Of Ages" può vantare anche un grande cast di attori affermati che dimostrano un buon affiatamento; su tutti sicuramente Tom Cruise, il quale, nonostante un ruolo diverso da quelli per cui è conosciuto, fornisce una prova abbastanza convincente.Tra gli altri non protagonisti troviamo un sempre bravo Alec Baldwin, un perfetto Paul Giamatti e una più che positiva Catherine Zeta-Jones; concludiamo con Russell Brand, Malin Akerman e Mary J. Blige, autori del classico compitino ma senza grosse sbavature.Per quanto riguarda i ruoli da protagonisti, tutto è affidato a Diego Boneta e Julianne Hough, al loro primo vero ruolo importante e tutto sommato riescono a cavarsela più che bene, riuscendo a dare credibilità ai propri personaggi e mostrando una buona intesa.
Consigliato: Sì, si può vedere.

lunedì 26 maggio 2014

Solo Gli Amanti Sopravvivono









Titolo Originale: Only Lovers Left Alive
Regia: Jim Jarmusch
Attori: Tilda Swinton, Tom Hiddleston, Anton Yelchin, Mia Wasikowska, John Hurt, Jeffrey Wright
Genere: Drammatico, Horror, Romantico
Paese: Germania, Regno Unito
Anno: 2013
Durata: 123 Minuti
Trama: Adam(Tom Hiddleston), un musicista depresso, si ricongiunge con la sua amata Eve(Tilda Swinton), ma nelle loro vite farà ritorno Ava(Mia Wasikowska), la turbolenta sorella di Eve.
Giudizio finale: "Solo Gli Amanti Sopravvivono" è il nuovo film diretto e sceneggiato da Jim Jarmusch; purtroppo il risultato finale non è molto soddisfacente.Infatti il regista statunitense scrive una storia molto anonima ed evitabile, mentre il lavoro registico è molto piatto e la storia procede molto lentamente e si arriva alla fine del film con un po' di fatica.La pellicola può vantare un gran cast, che purtroppo, nonostante delle buone interpretazioni, non riesce ad alzare il livello finale del film.I protagonisti sono Tilda Swinton e Tom Hiddleston e forniscono una buona interpretazione e una buona intesa, riuscendo a tenere praticamente tutto il peso del film sulle loro spalle.Invece tra i non protagonisti, con dei piccoli ruoli, troviamo Anton Yelchin, Mia Wasikowska, John Hurt e Jeffrey Wright, che si limitano a fare il compitino senza grandi eccellenze; forse l'unica a dare un qualcosa in più, tra i quattro nominati in precedenza, è Mia Wasikowska.
Consigliato: No, si può non vedere.

sabato 24 maggio 2014

The Grand Budapest Hotel




Ispirato alle opere dello scrittore austriaco/britannico Stefan Zweig, The Grand Budapest Hotel è un film scritto, diretto e co-prodotto da Wes Anderson, vincitore dell'Orso d'argento (Gran premio della giuria) al Festival internazionale del cinema di Berlino del 2014, dopo essere stato scelto come film d'apertura della manifestazione.
The Grand Budapest Hotel è un film corale e racconta la gioventù dell'attuale direttore dell'hotel, l'immigrato Zero, in passato aiutante dell'allora concierge e direttore Monsieur Gustave. La storia ruota intorno alla morte di Madame D., una delle amanti di Gustave, che da testamento lascia a quest'ultimo un quadro di inestimabile valore. Il figlio Dimitri, per nulla contento di questa scelta, accusa Gustave di aver assassinato la madre e tenta di tutto pur di riappropriarsi del quadro.
La genialità di Wes Anderson esce fuori prepotentemente in The Grand Budapest Hotel, in cui il regista statunitense riesce in modo impeccabile a tessere una trama non lineare senza mai far perdere lo spettatore, dirigendo il tutto con un ritmo serrato e con pochissime pause di sceneggiatura; per farlo si avvale di un cast eccezionale e di primo livello, diretto in maniera superba da Anderson, e soprattutto di una fotografia ai limiti della perfezione.
Abbiamo parlato del cast eccezionale; elencare tutti i protagonisti di The Grand Budapest Hotel e trovare un aggettivo adatto ad ognuno di loro sarebbe quasi impossibile: possiamo limitarci a dire che ogni attore che ha preso parte al film, anche se solo per una piccola apparizione, ha contribuito a rendere The Grand Budapest Hotel un gran bel film, dando modo ad Anderson di creare un'armonia corale che è la vera anima del film. Una nota a parte la meritano i due personaggi principali (i due che restano in scena più a lungo) della pellicola: un bravissimo Ralph Fiennes e l'esordiente Tony Revolori, perfetto nel ruolo di co-protagonista e nel riuscire a tener testa al suo più quotato sparring partner.
The Grand Budapest Hotel è un film che intrattiene, facendo sorridere e mai annoiare lo spettatore. Lunga vita a Wes Anderson.


SCENA CULT: l'evasione dal carcere

FRASE CULT:
Il signor Gustave: Vedete, ci sono ancora deboli barlumi di civiltà lasciati in questo mattatoio barbaro che una volta era conosciuto come umanità. Infatti è quello che abbiamo a disposizione nel nostro modesto, umile, insignificante...oh, fanculo!”

VOTO FINALE: 7,5

martedì 20 maggio 2014

Oculus - Il Riflesso Del Male









Titolo Originale: Oculus
Regia: Mike Flanagan
Attori: Karen Gillan, Brenton Thwaites, Katee Sackhoff, Rory Cochrane, Annalise Basso, Garrett Ryan, James Lafferty, Kate Siegel
Genere: Horror
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 104 Minuti
Trama: A dieci anni di distanza dalla terribile tragedia che ha colpito Kaylie(Karen Gillan) e Tim(Brenton Thwaites), i due si riuniscono e la ragazza vuole dimostrare al fratello che tutto ciò che gli è capitato è stata opera di qualcosa di soprannaturale.
Giudizio finale: "Oculus - Il Riflesso Del Male" è diretto da Mike Flanagan, mentre la sceneggiatura è dello stesso Flanagan e di Jeff Howard e si basa sul cortometraggio "Oculus: Chapter 3 - The Man With The Plan", sempre diretto dallo stesso regista e scritto sempre in collaborazione con Howard.Sebbene il film sia diretto discretamente ed anche la sceneggiatura sia abbastanza valida, forse si poteva fare qualcosina in più poichè la storia è poco dinamica nonostante la visione proceda abbastanza agevolmente ed anche i momenti di tensione non mancano.La coppia di attori protagonisti, con le loro interpretazioni abbastanza incolori, non aiutano ad alzare il livello del film; infatti sia Karen Gillan, sia Brenton Thwaites non sembrano del tutto convincenti.Sullo stesso piano troviamo anche gli altri due co-protagonisti, ossia Katee Sachoff e Rory Cochrane, autori di interpretazioni incolori.
Consigliato: No, si può anche non vedere.

venerdì 16 maggio 2014

Godzilla









Titolo Originale: Godzilla
Regia: Gareth Edwards
Attori: Aaron Taylor-Johnson, Ken Watanabe, Bryan Cranston, Elizabeth Olsen, Sally Hawkins, Juliette Binoche, David Strathaim, Richard T. Jones, Victor Rasuk
Genere: Avventura, Azione, Fantascienza
Paese: Giappone, USA
Anno: 2014
Durata: 123 Minuti
Trama: I test atomici negli anni cinquanta risvegliarono un'antica creatura; la marina americana per sconfiggerla fece ricorso ad un ulteriore finto test atomico, ma la creatura scomparve nelle profondità dell'Oceano Pacifico.A distanza di anni, in seguito a degli scavi, un'altra antica e misteriosa creatura viene risvegliata dall'uomo ed è questo il momento in cui Godzilla farà ritorno, lasciando dietro di se solo distruzione.
Giudizio finale: A sessant'anni dal primo film sul terribile mostro, "Godzilla" è il reboot della serie.In questa occasione troviamo alla regia Gareth Edwards, mentre la sceneggiatura è opera di Max Borenstein e Dave Callaham.La coppia di sceneggiatori tira fuori una sceneggiatura molto valida, anche se per certi versi prevedibile in alcuni punti.Gareth Edwards, dopo l'esordio avvenuto nel 2010 con "Monsters", torna alla regia riuscendo a realizzare un buon film, magari con un ritmo narrativo piuttosto lento, ma che non subisce rallentamenti e che procede abbastanza agilmente per lo spettatore.Tra i protagonisti della pellicola troviamo Aaron Taylor-Johnson, autore di una discreta interpretazione e con un fisico molto "pompato"; sullo stesso piano si trova anche Ken Watanabe, con una prova molto buona.Bryan Cranston, Elizabeth Olsen e Juliette Binoche tutto sommato fanno la loro parte in modo positivo, sebbene all'interno del film abbiano ruoli secondari.I ruoli più importanti sono senza dubbio riservati ai tre Kaijû, realizzati molto bene, soprattutto Godzilla è qualcosa di incredibile.Oltre ai tre mostri, anche gli altri effetti speciali sono molto ben realizzati e hanno un impatto visivo straordinario sullo spettatore.
Consigliato: Sì, si può vedere.

giovedì 15 maggio 2014

That awkward moment


Tre ragazzi, alla soglia dei trent'anni, stipulano un patto per restare single, dopo che uno di loro, Mikey, si è separato dalla moglie. Non avevano fatto i conti, però, con il destino, che li fa innamorare subito dopo aver fatto il giuramento.
That awkward moment è un film del 2014, uscito a fine gennaio negli Stati Uniti e con data da definire, invece, per quanto riguarda il suo arrivo nelle sale cinematografiche italiane. Il film è scritto e diretto da Tom Gormican e annovera un cast di ventenni di assoluto livello e di potenziale avvenire: Zac Efron (High School Musical), Miles Teller (Divergent), Michael B. Jordan (Friday Night Lights), Imogen Potts (Need for speed) e Mackenzie Davis (What If/The F word).
That awkward moment è un buon film, con delle gag interessanti e molto divertenti, con situazioni create ad hoc per intrattenere e divertire il pubblico: Gormican riesce nel suo intento, supportato anche da attori in grado di assecondare i desideri del regista. Peccato che non si osi più di tanto, con una trama molto piatta e abbastanza scontata, che strizza l'occhio a molti film già realizzati che trattano gli stessi argomenti.
Negli USA That awkward moment è stato un mezzo flop anche se, comunque, è un film che si lascia vedere, che diverte lo spettatore e che , soprattutto, ha una durata abbastanza abbordabile (94 minuti). Non è comunque un film totalmente da buttare.
Nota a margine: carino il "dietro le quinte" durante i titoli di coda 

SCENA CULT: il dialogo tra Jason e Daniel all'interno del sexy shop

DIALOGO CULT (in lingua originale):
Ellie: "I was so not going to do that. I was going to make you wait like 40 days or something."
Jason: "I was going to make you wait too. Then I realized, I'm a dude."

VOTO FINALE: 6+


martedì 13 maggio 2014

La Stirpe Del Male









Titolo Originale: Devil's Due
Regia: Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett
Attori: Allison Miller, Zach Gilford, Sam Anderson, Roger Payano, Vanessa Ray, Julia Denton
Genere: Horror
Paese: USA
Anno: 2014
Durata: 89 Minuti
Trama: Una coppia di novelli sposi passa una misteriosa ultima notte nel viaggio di nozze a Santo Domingo.Al rientro in patria scoprono che molto presto diventeranno genitori; ma quella che sembra una bella notizia, col passare dei giorni prenderà una piega sempre più inquietante.
Giudizio finale: "La stirpe Del Male" è un mockumentary che utilizza la tecnica del found footage e vede come registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, entrambi all'esordio registico di un lungometraggio; mentre la sceneggiatura è a cura di Lindsay Devlin, anch'essa all'esordio.Tutti questi esordi pesano in negativo per il risultato finale del film; infatti la sceneggiatura non porta nulla di nuovo e non ha veri momenti di tensione o paura; anche la regia risente della mediocrità della sceneggiatura e la coppia di registi realizza un film molto piatto e che rischia di annoiare lo spettatore, il quale può essere salvato solo dalla breve durata della pellicola.Allison Miller e Zach Gilford, i protagonisti del film, sono in linea con la mediocrità del lungometraggio e le loro interpretazioni sono molto incolori e poco convincenti.Sulla stessa lunghezza d'onda dei protagonisti anche gli attori non protagonisti, i quali non riescono a fornire delle interpretazioni di livello.
Consigliato: No, da evitare.

lunedì 12 maggio 2014

Parker









Titolo Originale: Parker
Regia: Taylor Hackford
Attori: Jason Statham, Jennifer Lopez, Michael Chiklis, Wendell Pierce, Clifton Collins Jr., Bobby Cannavale, Patti LuPone, Micah A. Hauptman, Emma Booth, Nick Nolte
Genere: Azione, Thriller
Paese: USA
Anno: 2013
Durata: 118 Minuti
Trama: Dopo la realizzazione di un colpo, Parker(Jason Statham) viene tradito dai suoi complici.Creduto morto viene abbandonato sul ciglio della strada, ma ben presto si metterà alla ricerca di chi lo ha tradito per avere la sua vendetta.
Giudizio finale: "Parker" è tratto da "Flashfire: Fuoco A Volontà", romanzo scritto da Donald E. Westlake, e vede alla regia Taylor Hackford, mentre la sceneggiatura è di John J. McLaughlin.Purtroppo il punto debole del film è proprio la sceneggiatura, in quanto è molto prevedibile e scontata e l'epilogo è molto sbrigativo.Nonostante ciò, Taylor Hackford riesce a fare un discreto lavoro con delle discrete sequenze e, sebbene il ritmo non sia dei più incalzanti, riesce a far progredire la storia senza grandi intoppi.Tutto il peso del film è retto da un Jason Statham in buona forma, il quale riesce a fornire un'interpretazione delle sue, anche se non si tratta di una delle migliori; mentre è poco convincente Jennifer Lopez, autrice di una prova abbastanza incolore, così come Nick Nolte, nel suo piccolo ruolo.Per quanto riguarda Michael Chiklis, Wendell Pierce, Clifton Collins Jr.e Micah A. Hauptman, ossia gli antagonisti di Parker, hanno ruoli poco approfonditi e poco convincenti.
Consigliato: Sì, si può vedere in mancanza di altri titoli tra cui scegliere.

sabato 10 maggio 2014

Brick Mansions


Nel 2004 uscì nei cinema francesi Banlieue 13, film diretto da Pierre Morel e prodotto da Luc Besson; il film ebbe un gran riscontro di pubblico e di critica, tanto che 2 anni dopo la Magnolia Pictures decise di distribuire la pellicola anche nelle sale statunitensi (con eguale successo) e nel 2009 venne ideato il sequel, Banlieue 13 Ultimatum.
Brick Mansions è, nella sostanza, il remake di Banlieue 13, con inserimento anche di elementi presi dal sequel Ultimatum: a Detroit, il quartiere popolare Brick Mansions è separato dal resto della città ed il crimine è all'ordine del giorno. Il detective Damien Collier viene spedito nel quartiere per recuperare una bomba ad idrogeno attiva finita in mano al boss della zona: con lui un ragazzo del quartiere appena arrestato, Lino Dupree.
Il parkour è, come nella versione originale, il vero protagonista del film, con David Belle, il Leito dei due film francesi, co-protagonista anche in Brick Mansions e capace, come sempre, di mettere in primo piano questa disciplina da lui inventata, senza dare l'impressione di essere fuori luogo e poco credibile; Brick Mansions vede, nel suo ultimo ruolo prima di morire, Paul Walker come spalla di Belle e la chimica tra i due attori principali non viene mai meno durante i 90 minuti del film. Entrambi molto bravi.
Il regista del film è Camille Delamarre e anche Brick Mansions è scritto e prodotto da Luc Besson: se Delamarre si limita a svolgere il compitino senza mettere più di tanto di suo nel film, mantendo comunque un buon ritmo, Besson compie l'errore di replicare interamente la trama anche nel remake americano e andando, in più, a mischiare gli elementi dei due film francesi, dando vita ad un film a tratti un po' scarno e con alcuni buchi di sceneggiatura.
La fotografia è molto povera, completamente diversa da quella un po' greve e a tratti opaca di Banlieue 13, mentre la colonna sonora si mantiene su buoni livelli, essendo Brick Mansions catalogabile, comunque, come "tamarrata", nel senso migliore del termine.
Brick Mansions, in sintesi, è un film che si può vedere e che non annoia il telespettatore, ma sicuramente è un incredibile passo indietro rispetto al suo corrispettivo francese: chi ha amato Banlieue 13 troverà molto scarno e un po' inutile "Brick Mansions"

 
SCENA CULT: gli inseguimenti "a ritmo" di parkour

FRASE CULT: "Metodi diversi...stesso risultato."

VOTO FINALE: 6+ 

venerdì 9 maggio 2014

The Impossible









Titolo Originale: Lo Imposible
Regia: J.A. Bayona
Attori: Naomi Watts, Ewan McGregor, Tom Holland, Samuel Joslin, Oaklee Pendergast, Marta Etura, Sönke Möhring, Geraldine Chaplin
Genere: Drammatico, Storico
Paese: Spagna
Anno: 2012
Durata: 114 Minuti
Trama: Henry(Ewan McGregor), con sua moglie Maria(Naomi Watts) e i suoi tre figli, si trova in vacanza in Thailandia.La mattina del 26 dicembre, mentre si trovano in piscina, una gigantesca onda anomala si abbatte sulle coste thailandesi travolgendo qualsiasi cosa incontri lungo la sua strada; da quel momento la famiglia sarà divisa e una volta placatasi la furia delle acque cercheranno di ricongiungersi gli uni agli altri.
Giudizio finale: "The Impossible", ispirato alla vera storia di una famiglia colpita dallo tsunami del 2004, è diretto da J.A. Bayona, mentre la sceneggiatura è di Sergio G. Sánchez.Questo film rappresenta la seconda collaborazione tra il regista e lo sceneggiatore, dopo l'ottimo esordio avuto con "The Orphanage", e ancora una volta il risultato finale è molto buono; sia per l'ottima sceneggiatura, sia per l'ottimo lavoro svolto dal regista spagnolo, il quale riesce a narrare un intenso dramma senza renderlo eccessivamente "pesante" per lo spettatore.Il film si regge sulle interpretazioni degli attori protagonisti; da una parte un'incredibile Naomi Watts, autrice di una grande prova che le è valsa la nomination per la Miglior Attrice Protagonista durante i premi Oscar 2013, dall'altra un altrettanto bravo Ewan McGregor, autore di una prova molto appassionata.Oltre ai due attori britannici, da segnalare l'ottima interpretazione di Tom Holland, all'esordio cinematografico e subito in un ruolo molto importante.
Consigliato: Sì, si può vedere.

giovedì 8 maggio 2014

Il Pescatore Di Sogni









Titolo Originale: Salmon Fishing In The Yemen
Regia: Lasse Hallström
Attori: Ewan McGregor, Emily Blunt, Amr Waked, Tom Mison, Rachael Stirling, Kristin Scott Thomas, Conleth Hill
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico
Paese: Regno Unito
Anno: 2011
Durata: 107 Minuti
Trama: Alfred Jones(Ewan McGregor), un'esperto di pesca, viene contattato da Harriet Chetwode-Talbot(Emily Blunt) per contribuire alla realizzazione della visionaria idea dello Sceicco Muhammed(Amr Waked); portare la pesca sportiva nel deserto dello Yemen.Dopo un'iniziale rifiuto, l'uomo sarà suo malgrado costretto ad iniziare a lavorare al progetto.
Giudizio finale: "Il Pescatore Di Sogni" è tratto da "Pesca Al Salmone Nello Yemen", romanzo di Paul Torday, ed è diretto da Lasse Hallström, mentre la sceneggiatura è di Simon Beaufoy.Il regista svedese, che può vantare due nomination ai premi Oscar(La Mia Vita A Quattro Zampe e Le Regole Della Casa Del Sidro) e anche la realizzazione di grandi film(Buon Compleanno Mr.Grape, Chocolat e Hachiko), aiutato dalla buona sceneggiatura di Beaufoy realizza un altro buon film, riuscendo a raccontare una storia mai noiosa per lo spettatore e che procede senza patemi.Se già la regia non delude, il cast non è da meno.Su tutti, il buon lavoro svolto da Ewan McGregor e Emily Blunt, che formano una coppia molto affiatata e riescono a dare quel tocco aggiuntivo per far apprezzare maggiormente la pellicola.Amr Waked, autore di una discreta prova, fa la sua parte senza particolari difficoltà; mentre, anche se in un ruolo secondario, Kristin Scott Thomas riesce a strappare un'interpretazione di alta caratura.
Consigliato: Sì, si può vedere.

mercoledì 7 maggio 2014

Divergent


Tratto dall'omonimo romanzo di Veronica Roth, primo di una trilogia, Divergent è un film uscito da poco nelle sale cinematografiche statunitensi (e italiane) e si pone come alternativa e come antagonista alla saga di The Hunger Games, sia per la trama (molto simile), sia per l'ambientazione, sia per avere come protagonista principale un'eroina, determinata e ribelle.
Divergent racconta di un futuro post-apocalittico, dove il genere umano è diviso in fazioni, determinate dal carattere di ogni singolo individuo; Beatrice, raggiunta la soglia dei sedici anni di età, è chiamata a superare un test in cui viene definita la sua personalità, e quindi la sua fazione di appartenenza. Scoperto di essere una Divergente (quindi non affine a nessuna categoria) è costretta a celare il suo vero risultato del test per non essere considerata pericolosa agli occhi di chi governa il mondo. Inizierà così la sua avventura tra gli Intrepidi.
Diretto da Neil Burger (Limitless e The Illusionist), Divergent è un buon film, che forse resta troppo ancorato alla trama del libro ma comunque è godibile e poco ripetitivo. La regia di Burger ha un buon ritmo, lasciando poco spazio ai tempi morti, o quantomeno a momenti di noia, pressoché azzerati. 
La storia coinvolge perfettamente lo spettatore, cavalcando, come detto in precedenza, l'onda di The Hunger Games e riesce ad attrarre un variegato "target" di mercato: Divergent può essere tranquillamente associato alle categorie "fantasy" e "azione".
Perfette, poi, sia la colonna sonora che la fotografia, quest'ultima molto credibile e con poche forzature.
Infine il cast: i nomi di punta sono quelli di Kate Winslet (Janine) e Ashley Judd (Natalie, la madre di Beatrice) che riescono perfettamente a rispecchiare i loro ruoli e a far risaltare i propri personaggi. Bravissima Shailene Woodley nel ruolo della protagonista Beatrice: riesce a reggere perfettamente il confronto a distanza con la Katniss Everdeen interpretata in The Hunger Games da Jennifer Lawrence, ma soprattutto è brava a tenere sulle proprie spalle l' "impalcatura" di Divergent.
In attesa dei prossimi due/tre episodi, Divergent è promosso, sperando che per il prosieguo della saga si riesca a mantenersi a questi livelli.

SCENA CULT: 

FRASE CULT: "Tanto per fartelo sapere Tris, un intrepido non avrebbe rotto il vetro."

VOTO FINALE: 7

lunedì 5 maggio 2014

RoboCop









Titolo Originale: RoboCop
Regia: José Padilha
Attori: Joel Kinnaman, Gary Oldman, Michael Keaton, Abbie Cornish, Jackie Earle Haley, Michael K. Williams, Jennifer Ehle, Jay Baruchel, Marianne Jean-Baptiste, Samuel L. Jackson, Aimee Garcia
Genere: Azione, Fantascienza
Paese: USA
Anno: 2014
Durata: 117 Minuti
Trama: Detroit 2028, la multinazionale OmniCorp, già presente con i suoi automi in molti paesi, vorrebbe utilizzare i propri robot sul territorio americano, ma ciò non è possibile a causa di un divieto imposto dal senato.Il presidente della multinazionale, Raymond Sellars(Michael Keaton), vorrebbe aggirare il divieto combinando un uomo alla macchina.L'occasione giusta si presenta quando Alex Murphy(Joel Kinnaman), un agente di polizia di Detroit, rimane vittima di un tragico attentato.
Giudizio finale: "RoboCop" non rappresenta solo il remake dell'omonimo film del 1987, ma è senza dubbio anche un reboot.Alla regia troviamo José Padilha, al primo lungometraggio in lingua inglese, il quale riesce a portare a compimento un discreto film con delle buone sequenze e un buon ritmo, riuscendo a non far annoiare lo spettatore per tutta la durata del film.La sceneggiatura, molto ben scritta, porta la firma di Joshua Zetumer, Edward Neumeier e Michael Miner; forse l'unica pecca è quella di non aver saputo ricreare adeguatamente le atmosfere del film originale.La pellicola può vantare un cast di buon livello, con le buone interpretazioni fornite da Gary Oldman, Joel Kinnaman, Jay Barunchel, Abbie Cornish e da un sempre impeccabile, anche in un ruolo minore, Samuel L. Jackson; ma l'interpretazione migliore è senza dubbio quella di Michael Keaton, veramente perfetto nel ruolo del cattivo.Molto buona la realizzazione degli effetti speciali, che contribuiscono in positivo alla buona riuscita del film.
Consigliato: Sì, si può vedere.

domenica 4 maggio 2014

The Amazing Spider-Man 2: Il Potere Di Electro









Titolo Originale: The Amazing Spider-Man 2
Regia: Marc Webb
Attori: Andrew Garfield, Emma Stone, Jamie Foxx, Dane DeHaan, Colm Feore, Felicity Jones, Paul Giamatti, Sally Field, Embeth Davidtz, Campbell Scott, Marton Csokas, B.J. Novak, Chris Cooper, Stan Lee, Martin Sheen
Genere: Avventura, Azione, Fantasy
Paese: USA
Anno: 2014
Durata: 142 Minuti
Trama: La vita di Peter Parker(Andrew Garfield) si divide tra la normalità di un ragazzo appena diplomato e la responsabilità di essere Spider-Man.Per proteggere i propri cari il ragazzo dovrà fare scelte difficili e l'arrivo di nuovi supercattivi, in aggiunta a nuove scoperte in merito alla vita di suo padre, gli faranno capire che molto probabilmente dietro a tutto si cela la Oscorp.
Giudizio finale: "The Amazing Spider-Man 2: Il Potere Di Elektro", sequel del film del 2012, vede ancora alla regia Marc Webb, il quale riesce a dirige un film visivamente eccezionale, ma che dal punto di vista della trama fa un grosso passo indietro, sebbene sia ancora migliore della trilogia di Sam Raimi, rispetto al primo lungometraggio di questa nuova trilogia.Infatti il tema centrale attorno al quale dovrebbe ruotare il film, ossia la lotta tra bene e male, passa quasi in secondo piano per lasciare spazio al conflitto interiore che affligge Peter Parker e al rapporto con Gwen Stacy.Questo cambiamento di trama, molto probabilmente, si deve dal cambio degli sceneggiatori; infatti passiamo dalla sceneggiatura di James Vanderbilt, Alvin Sargent e Steve Kloves del primo film. a quella di Alex Kurtzman, Roberto Orci e Jeff Pinkner.Ritroviamo tutti gli attori già visti nel lungometraggio precedente, tra i quali spiccano sicuramente Andrew Garfield e Emma Stone e che forniscono ancora una volta una buona interpretazione; a loro si uniscono Jamie Foxx e Dane DeHaan, i quali, nonostante ruoli da villain poco sfruttati, riescono comunque a fare una buona impressione.Nel complesso anche tutti i personaggi secondari mantengono un buon livello recitativo e non sminuiscono il film.Gli effetti speciali, punto di forza nei film di questo genere, non deludono e sono maestosi.
Consigliato: Sì, nonostante tutto da vedere.

sabato 3 maggio 2014

Diana - La storia segreta di Lady D


La notte tra il 30 ed il 31 agosto 1997 Diana Spencer, conosciuta in tutto il mondo come Lady Diana, ex-moglie del principe Carlo d'Inghilterra, resta vittima di un incidente stradale sotto il tunnel del Pont de l'Alma a Parigi, insieme al suo compagno (al momento) Dodi al-Fayed. La Gran Bretagna, così come il mondo intero, resta scioccato da questa tragedia, che aveva colpito una delle personalità più amate dai cittadini di tutte le nazionalità, entrata nel cuore di tutti.
Molti sono stati i film dedicati alla vita (e alla morte) della principessa del Galles, per lo più di stampo televisivo; Diana - La storia segreta di Lady D è un film per il cinema datato 2013 che vede nei panni di Lady Diana l'attrice britannica Naomi Watts ed è diretto da Oliver Hirschbiegel, già regista in passato di film quali The Experiment, La caduta e Invasion.
La storia, tratta dalla biografia Diana: Her last love di Kate Snell, racconta la storia d'amore (post divorzio da Carlo) tra Lady Diana e il cardiochirurgo pakistano Hasnat Kahn, durata quasi due anni, fino alla soglia del viaggio di Diana e Dodi al-Fayet a Parigi.
Nonostante alcune scene molto belle e toccanti, Diana - La storia segreta di Lady D purtroppo non riesce ad essere credibile e a distaccarsi da tutta la schiera di film per la tv che lo hanno preceduto: dalla fotografia alla colonna sonora, il film sembra più adatto per la televisione che per una sala cinematografica. In aggiunta, molte scene sono forzate per esigenza di regia e soprattutto risultano molto piatte e statiche, il film diventa lento e previdibile e Hirschbiegel, coadiuvato dallo sceneggiatore Jeffreys, non riesce a dare vitalità e a sorprendere il pubblico soprattutto nei momenti in cui delle vicende reali si sa ben poco.
Peccato, perché Naomi Watts è perfetta nell'interpretazione della principessa del Galles e da sola riesce a tenere in piedi l'impianto narrativo di tutto il film.
Diana - La storia segreta di Lady D può finire, a malincuore, nel dimenticatoio e probabilmente non sarà un film che verrà ricordato molto a lungo.

SCENA CULT: la "passeggiata" di Diana in un campo minato appena bonificato, con il fucile in mano

FRASE CULT: "Aldilà di quel che è bene e quel che è male c'è un giardino. E' là che ti aspetterò"

VOTO FINALE: 5,5

venerdì 2 maggio 2014

Piccole Bugie Tra Amici









Titolo Originale: Les Petits Mouchoirs
Regia: Guillaume Canet
Attori: François Cluzet, Marion Cotillard, Benoit Magimel, Gilles Lellouche, Jean Dujardin, Laurent Lafitte, Valérie Bonneton, Pascale Arbillot, Anne Marivin, Louise Monot, Joël Dupuch, Hocine Mérabet
Genere: Commedia, Drammatico
Paese: Francia
Anno: 2010
Durata: 154 Minuti
Trama: Nonostante un incidente che manda in ospedale Ludo(Jean Dujardin), i suoi amici decidono di partire ugualmente per l'annuale vacanza.Ma nella villa sul mare dove alloggiano dovranno confrontarsi con i propri segreti e le proprie bugie.
Giudizio finale: "Piccole Bugie Tra Amici" è scritto e diretto da Guillaume Canet, il quale non riesce a colpire nella sua opera; infatti il regista francese realizza un film di una notevole durata, caratterizzato da un ritmo molto compassato e che rischia di far arrivare lo spettatore alla fine solo per forza di inerzia.In più, non tutti i personaggi sembrano essere riusciti, poichè alcuni potrebbero risultare un po' stucchevoli.Il cast può vantare due premi Oscar, Marion Cotillard e Jean Dujardin, e attori conosciuti soprattutto in patria.Jean Dujardin è presente in un piccolo ruolo, mentre Marion Cotillard ha un ruolo più importante e fornisce una prova abbastanza sufficiente, sebbene ha dimostrato di poter fare molto di più.In linea con Marion Cotillard anche il resto degli attori, i quali non riescono a convincere del tutto.
Consigliato: No, si può non vedere.