giovedì 28 novembre 2013
La farfalla granata
Dopo aver visto La farfalla granata, film tv diretto da Paolo Poeti e che narra le gesta del giocatore del Torino di fine anni sessanta Luigi Meroni (soprannominato proprio La farfalla granata), la domanda sorge spontanea: per quale motivo la Rai si ostina a voler produrre film tv del genere, cambiando totalmente la realtà dei fatti raccontati e dimostrando comunque sin dall'inizio di non credere in questa produzione?
Gli errori a catena che contraddistinguono La farfalla granata sono veramente indicibili e indecifrabili, a partire dalla prima scena, in cui Luigi Meroni entra per fare il primo allenamento con la casacca del Genoa e dalla panoramica dello stadio si vede chiaramente che la scena è stata girata invece all'Olimpico di Torino, fino all'ultima, con l'uscita dal campo di Meroni nella sua ultima partita giocata perché infortunato mentre in realtà in quel match fu espulso.
Il regista Poeti e la produzione provano a ricreare il clima degli anni sessanta italiani ma lo fanno in modo sbagliato e incoerente, con errori di sceneggiatura e di scelte artistiche, realmente inconcepibili per una produzione di genere; in più, si cerca di raccontare la storia di Luigi Meroni dando importanza esclusivamente alla sua storia d'amore con Cristiana Uderstadt (con tante incogruenze), come se quest'ultima fosse il filo conduttore della carriera della farfalla granata.
Dispiace che La farfalla granata non abbia onorato a pieno la memoria del grandissimo giocatore e della bellissima persona quale Luigi Meroni era, non riuscendo ad usufruire delle buone performance di Alessandro Roja e Francesco Pannofino; resta il fatto che se la Rai deve continuare a produrre film per la tv di questo genere sarebbe meglio lo facesse su cose meno serie ed evitando di raccontare a modo suo fatti realmente accaduti.
VOTO FINALE: 4,5
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