domenica 3 novembre 2013
Gravity
80 minuti di lezione di effetti speciali: questo è Gravity, film scritto e diretto da Alfonso Cuaron, con protagonisti George Clooney e Sandra Bullock, candidato di diritto al premio Oscar come miglior film alla cerimonia del prossimo febbraio.
Gravity racconta le vicende della dottoressa Ryan Stone e dell'astronauta Matt Kowalsky che, durante una "passeggiata" al di fuori dello Space Shuttle per dei lavori di manutenzione, vengono investiti da una tempesta di asteroidi che distrugge la loro astronave e li costringe a vagare nello spazio aperto.
Come detto, Gravity è un concentrato di effetti speciali da capogiro, che lascia lo spettatore di fronte ad un'esperienza visiva unica e molto profonda. E l'unione tra degli effetti speciali clamorosi, una colonna sonora ampiamente all'altezza e una recitazione ottima dei due attori principali fanno di Gravity una pietra miliare di questo genere di pellicole, soprattutto dopo anni "di buio" di film "spaziali"; tutto ciò sopperisce un po' ad una sceneggiatura non proprio di primo piano, in cui si alternano lunghi momenti di silenzio a dialoghi "stretti" e lunghi, scene lente a scene serrate e molto coinvolgenti.
Parlando di recitazione, invece, bisogna sottolineare la prova sopra le linee di George Clooney, ma soprattutto quella strabiliante di Sandra Bullock che per la gran parte di Gravity deve reggere da sola il peso della sceneggiatura e lo fa in maniera ottima ed efficace.
Gravity è un bel film, godibile e da vedere.
SCENA CULT: la dottoressa Stone nella stazione Internazionale. Il piano sequenza è da antologia
FRASE CULT: Kowalski: "Sai una cosa? Ho paura che il mio record resterà imbattuto per un bel po'"
VOTO FINALE: 6,5
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