sabato 27 maggio 2017

Alien: Covenant



Onestamente non sono stato un grande fan di Prometheus: una sceneggiatura troppo confusionaria e a tratti un po' sciatta rovinava l'ottima regia ed il tentativo ambizioso di Ridley Scott di far rivivere una saga, quella di Alien, che fa sempre molta presa sul pubblico. Non penso neanche che Alien: Covenant, sequel proprio di Prometheus e prequel proprio di Alien, sia lontanamente paragonabile al film del 1979 che diede inizio alla saga. Anche se comunque sia ha quasi da subito la sensazione di essere tornati, in un certo senso, "a casa", di essere realmente tornati nel mondo di Alien. Se Prometheus si issava ad un livello un po' più intermedio tra il "buio" e la "luce", Alien: Covenant riprende in maniera più decisa atmosfere, musiche e soprattutto l'intensità del film uscito quasi quarant'anni fa. Alien: Covenant è un film cupo...ma è giusto così. Non è per questo che comunque non riesce a convincere. Non convince perché resta un ibrido, a tratti si ha la sensazione che sia stato fatto un lavoro inutile, che tutto ciò che si poteva dire si è già detto e ci si arrampichi, onestamente, sugli specchi per cercare non solo di "allungare il brodo", ma anche di far quadrare comunque la storia. Restando in tema, a me è piaciuto di più Life.
Alien: Covenant è ambientato nel 2104, quindi 11 anni dopo le vicende di Prometheus e 18 anni prima delle vicende raccontate da Alien. L'astronave Covenant è in viaggio verso il pianeta Origae-6, carica di embrioni e di esseri umani in stato di ipersonno che dovranno colonizzare questo nuovo pianeta dalle caratteristiche simili alla Terra. A causa di un brillamento stellare, l'androide Walter è costretto a risvegliare i membri dell'equipaggio per fronteggiare le perdite e i danni che questa tempesta di neutrini ha causato. Mentre l'equipaggio sta lavorando alla riparazione dell'astronave, viene intercettato un messaggio radio proveniente da un piccolo pianeta nelle vicinanze. Il capitano Chris Oram decide allora di raggiungere il pianeta ed indagare sulla sua provenienza.
Ci risiamo, siamo di fronte nuovamente ad un'odissea spaziale simile a quanto visto ultimamente in Passengers, con scopiazzature varie di film di fantascienza e con pochi spunti di riflessione. L'argomento, come detto, è già stato ampiamente sfruttato e "asciugato", al momento non sembra esserci tantissimo da dire. È vero, le scene con l'alieno sono fighe, niente da dire. Riportano con la mente indietro nel tempo e per i fan della saga originale, ma soprattutto del primo film, sono una manna dal cielo. Ma c'è solo questo, oltre alle atmosfere decisamente cupe, come già detto.
Siamo proprio sicuri di voler continuare con questi prequel di Alien?

DIALOGO CULT:
Daniels: "You hear that?"
Oram: "What?"
Daniels: "Nothing. No birds, no animals. Nothing."

VOTO FINALE: 5,5

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