mercoledì 31 agosto 2016

Paradise Beach - Dentro l'incubo




Ma alla fine come si chiama questa spiaggia da sogno (o da incubo)? Non è dato saperlo, né a noi spettatori né quantomeno alla giovane surfista texana Nancy Adams, ex-infermiera che si avventura in un luogo incantevole nei pressi di Tijuana per cavalcare le stesse onde cavalcate anni prima dalla madre. Dopo aver surfato in compagnia di altri due ragazzi, Nancy decide di restare ancora un po' in acqua per godersi le ultime onde. Ma un enorme squalo bianco irrompe nel "paradiso" di Nancy e la stessa, trovandosi lontana da riva e con il grande animale lì intorno, è costretta a trovare rifugio in uno scoglio e combattere per la propria sopravvivenza.
Jaume Collet-Serra dirige un film ben strutturato, che cresce man mano che la storia (e la tensione) sale di livello e decolla dopo un inizio un po' balbettante e troppo ancorato a vincoli sentimentali di cui, onestamente, si poteva fare a meno. Paradise Beach (The Shallows il titolo originale) tiene comunque un buon ritmo, la tensione è palpabile e soprattutto si distacca un po' dai film di genere che piano piano, dall'uscita del primo Lo squalo in poi, tendono tutti a somigliarsi tra loro (a parte il magnifico, soggettivamente parlando, Blu profondo). Logico, bisogna fare un po' di tara, nel senso che un paio di scene poco veritiere in Paradise Beach ci sono (ma non stiamo parlando di un film basato su una storia vera come lo era 127 ore) ma alcune trovate innovative e azzeccatissime le fanno passare in secondo piano.
Paradise Beach si poggia, fondamentalmente, sulla bravura di Blake Lively, scomparsa un po' dai radar ultimamente: l'attrice losangelina dimostra tutto il suo talento, riuscendo a tenere testa, oltre che allo squalo, ad una sceneggiatura di 90 minuti che la impone come protagonista solitaria e indiscussa della pellicola.
Collet-Serra continua a mostrare buonissime capacità di regia, con input e descrizioni degni dei migliori registi di genere.
Paradise Beach è un film discreto, una variante cinematografica interessante sotto la voce "uomo vs squalo".

SCENA CULT: l'ubriaco

FRASE CULT: "I'm not dying here"

VOTO FINALE: 7-

martedì 30 agosto 2016

Sherlock - Stagione 1


Titolo Originale: Sherlock
Regia: Paul McGuigan, Euros Lyn
Attori: Benedict Cumberbatch, Martin Freeman, Una Stubbs, Rupert Graves, Mark Gatiss, Andrew Scott, Louise Brealey
Genere: Drammatico, Giallo
Paese: Regno Unito, USA
Anno: 2010
Durata: 88 Minuti
Numero Di Episodi: 3
Trama: In cerca di un appartamento, John Watson(Martin Freeman) si trova a condividere un appartamento con lo stravagante Sherlock Holmes(Benedict Cumberbatch).Dall'incontro dei due, inizia una collaborazione per aiutare la polizia a risolvere crimini altrimenti inspiegabili.
Giudizio finale: "Sherlock" è una serie creata da Steven Moffat e Mark Gatiss, liberamente ispirata alle opere di di Sir Arthur Conan Doyle.In questo caso, le vicende di Sherlock Holmes si svolgono ai giorni nostri.A livello di trama non troviamo nulla di innovativo, infatti ci troviamo di fronte ad una classica serie investigativa, capace di intrattenere lo spettatore e a tenerlo sulle spine fino alla fine di ogni singola puntata, ossia fino a quando la trama trova una sua spiegazione, ricucendo tutti gli indizi scoperti man mano che la storia andava avanti.Tutto questo è possibile grazie ad una buona regia, capace di mantenere alto il livello di tensione nello spettatore e capace di dare anche un buon ritmo ad ogni singola puntata.Ma il vero valore aggiunto della serie è rappresentato dalla coppia formata da Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, autori di grandiose interpretazioni singole, con una grande caratterizzazione dei personaggi e capaci di mantenere un grande affiatamento per l'intera serie.Inoltre, i due sono ben supportati dal resto di attori presenti nelle tre puntate che compongono l'intera stagione; infatti, Sherlock, più che da singole puntate, è formato da tre film tv.
Consigliato: Sì, da vedere.

lunedì 29 agosto 2016

Outcast - Stagione 1


Titolo Originale: Outcast
Regia: Adam Wingard, Howard Deutch, Julius Ramsay, Craig Zobel, Tricia Brock, Leigh Janiak, Scott Winant, Loni Peristere
Attori: Patrick Fugit, Philip Glenister, Wrenn Schmidt, David Denman, Reg E. Cathey, Brent Spiner
Genere: Drammatico, Horror
Paese: USA
Anno: 2016
Durata: 45-55 Minuti
Numero Di Episodi: 10
Trama: Nella fittizia città di Rome, Kyle Barnes(Patrick Fugit), dopo un incontro con il reverendo Anderson(Philip Glenister), si unisce alla sua crociata contro le forze del male.
Giudizio finale: "Outcast" è una serie tratta dall'omonimo fumetto e creata da Robert Kirkman, già ideatore di The Walking Dead.Purtroppo Outcast ripercorre, in modo negativo, la strada intrapresa dalle ultime stagioni di The Walking Dead; infatti la serie ha molti momenti anonimi e pochi momenti di spessore, inoltre la serie parte con diversi interrogati a cui ancora non è stata data una spiegazione, facendo in modo da risultare un po' confusionaria, in quanto alcune cose non vengono spiegate.A questo c'è da aggiungere una regia che non riesce a dare il cambio di marcia alla serie, lasciandola nella sua mediocrità.Patrick Fugit e Philip Glenister, i due protagonisti di Outcast, non riescono a risollevare le sorti della serie, dando vita a delle interpretazioni poco convincenti e mostrando poco affiatamento nel corso di questa prima stagione.Ma i due protagonisti non sono da soli, infatti anche i non protagonisti si attestano su un livello recitativo poco convincente.L'unica nota lieta della serie sono gli effetti visivi, realizzati molto bene e credibili.
Consigliato: No, si può passare oltre.

domenica 28 agosto 2016

Suffragette










Titolo Originale: Suffragette
Regia: Sarah Gavron
Attori: Carey Mulligan, Ben Whishaw, Helena Bonham Carter, Anne-Marie Duff, Meryl Streep, Brendan Gleeson, Romola Garai, Natalie Press
Genere: Biografico, Drammatico, Storico
Paese: Regno Unito
Anno: 2015
Durata: 106 Minuti
Trama: Londra, 1912, la giovane Maud Watts(Carey Mulligan), durante una consegna, si trova al centro di una manifestazione per il diritto di voto alle donne.Da quel momento, Maud si ritrova all'interno del movimento suffragista, con il quale inizierà una lunga lotta per ottenere il diritto di voto.
Giudizio finale: "Suffragette" è diretto da Sarah Gavron e scritto da Abi Morgan e ci porta nella Londra di inizio novecento all'interno della lotta per il voto da parte delle donne.Per Sarah Gavron e Abi Morgan si tratta della seconda collaborazione dopo l'esordio avvenuto con Brick Lane nel 2007.La sceneggiatura di Abi Morgan ci trascina all'interno della lotta suffragista di inizio novecento e riesce a dare un buona idea di quel periodo storico e a raccontare le difficoltà delle donne per cercare di conquistare i propri diritti.Per quanto riguarda la regia, Sarah Gavron non riesce ad incidere, risultando del tutto anonima alla cabina di comando, lasciando al cast di attori presenti risollevare le sorti di un film che poteva risultare del tutto anonimo.Invece, grazie alle ottime interpretazioni di Carey Mulligan e Helena Bonham Carter, capaci di dare una grande caratterizzazione dei rispettivi personaggi e di una buona affinità nel corso del film, riescono a risollevare le sorti del film.Le due attrici sono ben supportate dal resto degli attori, mostrando una buona coesione.Tra gli altri, ci sono da sottolineare le prestazioni di Brendan Gleeson e Anne-Marie Duff, che riescono a caratterizzare molto bene i propri personaggi e riescono a dare vita a delle buone interpretazioni.
Consigliato: Si può vedere in mancanza di altri titoli.

sabato 27 agosto 2016

Scream Queens - Stagione 1



Titolo Originale: Scream Queens
Regia: Ryan Murphy, Brad Falchuk, Ian Brennan, Bradley Buecker, Michael Uppendahl, Barbara Brown, Michael Lehmann
Attori: Emma Roberts, Lea Michele, Abigail Breslin, Keke Palmer, Billie Lourd, Jamie Lee Curtis, Niecy Nash, Glen Powell, Skyler Samuels, Diego Boneta, Oliver Hudson, Nasim Pedrad, Ariana Grande, Nick Jonas
Genere: Commedia, Horror
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 45 Minuti
Numero Di Episodi: 13
Trama: Per Grace(Skyler Samuels) è giunto il momento di iniziare l'università e la giovane desidera frequentare la Wallace ed entrare a far parte della Kappa Kappa Tau, la stessa confraternita frequentata dalla madre che purtroppo non ha conosciuto.Non appena Grace arriva alla Wallace, un killer con la maschera di Red Devil, mascotte della scuola, inizia ad uccidere ragazze appartenenti alla Kappa Kappa Tau, seminando il panico all'interno del campus.
Giudizio finale: "Scream Queens" è una serie ideata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Ian Brennan, tra l'altro anche registi di qualche episodio.Per prima cosa c'è da dire che questa serie va presa per quello che è, ossia una serie quasi totalmente demenziale, molto lontano da una qualsivoglia logica e se ci si approccia alla serie con questa consapevolezza, allora lo spettatore riesce a godersela totalmente, ma se la prendete troppo sul serio, si rischia di rimanere totalmente delusi e non riuscire ad apprezzarla nel suo complesso.Detto questo, concentriamoci sulla storia, che non è nulla di nuovo, ma con quel tocco di commedia demenziale riesce a funzionare e ad intrattenere ed appassionare lo spettatore per l'intera stagione, anche se alcune puntate nella parte finale di questa prima stagione sembrano più per allungare la serie che di vera utilità per lo svolgimento della storia.Per quanto riguarda la regia, diversi registi lavorano nel corso delle tredici puntate, riuscendo a mantenere un discreto ritmo e riuscendo a far risultare leggera ogni singola puntata.Emma Roberts, Skyler Samuels, Lea Michele, Abigail Breslin, Keke Palmer e Billie Lourd sono le protagoniste della serie e, con una caratterizzazione del tutto eccessiva e talmente sopra le righe dei rispettivi personaggi, cosa che funziona ed è il vero motivo di successo della serie, riescono a tirare fuori delle grandi interpretazioni personali, che confluiscono in un grande affiatamento collettivo nel corso dell'intera stagione.Le giovani attrici sono ben supportate da Jamie Lee Curtis, Niecy Nash, Diego Boneta, Oliver Hudson e Glen Powell, autori di prove di grande sostanza e ben inserite con le protagoniste principali; chiaramente anche in questo caso troviamo una caratterizzazione spettacolare di ogni singolo personaggio, sempre eccessiva e sopra le righe, come poi lo è Scream Queens.Finita la prima stagione, non ci resta che attendere trepidanti la seconda, sperando di ritrovare la stessa eccessività che ha così ben funzionato fino ad ora.
Consigliato: Sì, da vedere.

venerdì 26 agosto 2016

Minority Report - Stagione 1


Titolo Originale: Minority Report
Regia: Mark Mylod, Greg Beeman, Allan Arkush, Olatunde Osunsanmi, David Straiton, Nick Hurran, Sarah Pia Anderson, Adam Kane
Attori: Meagan Good, Stark Sands, Nick Zano, Daniel London, Laura Regan, Li Jun Li, Wilmer Valderrama, Reed Diamond
Genere: Drammatico, Fantascienza
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 42 Minuti
Numero Di Episodi: 10
Trama: 10 anni dopo la chiusura della precrimine, uno dei tre precognitivi torna a Washington per cercare di aiutare le persone delle sue visioni.L'incontro con una poliziotta segnerà l'inizio di una collaborazione per sventare futuri crimini.
Giudizio finale: "Minority Report" è una serie ispirata dal film omonimo uscito nel 2002 e diretto da Steven Spielberg, che a sua volta era tratto da Rapporto Di Minoranza, racconto di Philip K. Dick.La serie creata da Max Borenstein, vede tra i produttori lo stesso Steven Spielberg, purtroppo però il risultato della serie è un flop clamoroso, in quanto dei tredici episodi previsti per la prima stagione, si è deciso di passare a dieci.La delusione maggiore della serie sta nel fatto che è praticamente una serie poliziesca e che poco sfrutta il ramo della fantascienza dal quale poteva attingere in modo più ampio; ma in Minority Report, la fantascienza sta solo nell'ambientazione futuristica e nella precognizione dei crimini, però poi lo svolgimento segue una normale serie poliziesca.Nonostante questo, i diversi registi all'opera nelle dieci puntate riescono comunque a dare un buon ritmo alla storia e ad intrattenere lo spettatore.Meagan Good e Stark Sands, protagonisti della serie, riescono a fare un buon lavoro, con interpretazioni abbastanza incisive e di buon livello, inoltre i due mostrano un buon affiatamento e sono ben supportati dal resto degli attori che interagiscono con loro nel corso della serie.Purtroppo, come detto precedentemente, questo non basta a salvare la serie, poichè quello che ci si attenderebbe è ben distante da quello che la serie è in realtà, ossia un poliziesco con una piccola contaminazione di fantascienza, ben lontano dall'aspettativa dello spettatore.
Consigliato: No, da evitare.

giovedì 25 agosto 2016

Suicide Squad


Non è Ben Affleck con il suo Batman, qui presente solo in alcuni frammenti di storia. Né tanto meno Jared Leto, con la sua deludente e a tratti insipida versione di Joker. Neanche un Will Smith comunque sempre incisivo e bravissimo nei panni di Deadshot. A rubare la scena in Suicide Squad è sicuramente Margot Robbie, la cui interpretazione di Harley Quinn, spalla romantica e psicopatica di Joker (mai sfruttata a pieno in franchise precedenti), è magistrale e tremendamente, è il caso di dirlo, stupefacente, quasi ai livelli del Joker interpretato in passato dal rimpianto Heath Ledger. Margot Robbie e una colonna sonora da urlo sono i punti di forza di un film aspettato a lungo e che non riesce, nonostante una buona riuscita complessiva, ad essere pienamente soddisfacente e stimolante. Parliamoci chiaro, Suicide Squad è un buon film ma le attese erano maggiori: l'essersi piegati un po' troppo alle esigenze di pubblico e critica (soprattutto dopo un'altra prova non soddisfacente della DC Comics con Batman v Superman: Dawn of Justice) ha portato i vertici della casa di produzione a dare vita ad un prodotto troppo compiacente, che perde più di una volta la vera natura alla base di Suicide Squad. Perché stiamo pur sempre parlando di una squadra composta da super criminali, cattivi (almeno come i trailer e le operazioni di marketing hanno tentato di farci credere) e senza remore, ma in realtà ogni membro della squadra sembra spinto, nelle proprie azioni, da buone intenzioni.
Una squadra composta da super criminali dicevamo: è l'idea dell'agente governativo Amanda Waller, avallata dal governo degli Stati Uniti d'America. Una squadra composta da metaumani (umani con poteri) pericolosissimi e manipolabili, tenuti insieme da promesse vaghe e soprattutto dalla minaccia di uccisione per mezzo di un dispositivo inserito nelle loro teste. Una squadra chiamata subito all'azione nel momento in cui un'antica divinità decide di soggiogare il popolo terrestre.
Atteso per quasi due anni, Suicide Squad è uscito nei cinema mondiali lo scorso agosto, diretto e sceneggiato da David Ayer e prodotto dalla DC Comics.
Come detto, Suicide Squad si colloca sotto le alte aspettative precedenti la sua uscita: colpa soprattutto di una trama molto frammentata e a tratti confusionale (così come la caratterizzazione dei personaggi) e ad un'aura di buonismo che pervade la pellicola. Ripeto, se si parla di super cattivi e super criminali, è così che i personaggi devono essere caratterizzati, non ha senso, per esempio, il modo in cui viene dipinta la storia d'amore tra Joker ed Harley Quinn, molto più violenta nei fumetti della versione addolcita che viene rappresentata nel film.
Per il resto, detto di una colonna sonora da urlo e di una Margot Robbie strepitosa, la regia di Ayer sgarra poco, ma ciò che viene fuori da Suicide Squad è più un film poliziesco di azione che un film sull'universo dei supereroi. E se lo si guarda da quel punto di vista è un buon film poliziesco, ma un poco più che sufficiente film sui supereroi. Non basta per meritarsi un voto maggiore. 

SCENA CULT: la presentazione di Harley Quinn 

FRASE CULT: "Don't forget: we're the bad guys" 

VOTO FINALE: 6,5 (stirato)

martedì 23 agosto 2016

Scream - Stagione 2





Promossa. Anche la seconda stagione di Scream supera l'esame e si attesta ben al di sopra della sufficienza. Si perché, come nella prima stagione, lo svolgimento seriale di una storia prevalente horror, con un serial killer che tormenta un gruppo di amici, regge in tutti i suoi 12 episodi. La cosa non è né facile e né scontata, perché dopo essere riusciti a tirar fuori un buon prodotto in maniera sorprendente, riuscire a bissare, qualitativamente, il clima di suspance e credibilità tipica di film horror/slasher sembrava un'utopia. Ed invece la seconda stagione di Scream, a tratti, riesce anche meglio della prima, con una serie di spunti interessanti e geniali degni del miglior horror.
La storia riprende tre mesi dopo i fatti narrati nella prima stagione, con il ritorno di Emma a Lakewood. Oltre ad Emma, però, ritorna anche l'assassino con la maschera di Brandon James che inizia a tormentare nuovamente gli abitanti della piccola cittadina. L'incubo non è finito.
9 episodi sulla cresta dell'onda, uno, l'ultimo, un po' meno incisivo: onestamente lo "smascheramento" del serial killer avrebbe meritato maggior suspance e un po' meno fretta. La notizia di pochi giorni fa che conferma un episodio speciale di 2 ore ad ottobre rassicura un po', anche perché ci sono degli interrogativi che devono assolutamente essere risolti (specialmente se poi verrà deciso di non fare una terza stagione).
Detto ciò la seconda stagione di Scream si conferma un buon prodotto, con pochissimi punti deboli (e una migliore interpretazione rispetto alla prima stagione) e molti colpi di scena che lasciano di stucco gli spettatori e creano aspettative continue.
Complimenti per il buon lavoro svolto a livello di sceneggiatura e credibilità della trama, con il colpo di genio focalizzato sui titoli dei vari episodi: si perché i 12 episodi della seconda stagione di Scream riprendono i titoli di film horror o thriller di successo e anche le vicende raccontate nell'episodio hanno dei punti di contatto con le varie pellicole citate. Ben fatto! 

FRASE CULT: "It could be anyone this time, Emma." 

VOTO FINALE: 6+

domenica 7 agosto 2016

La notte del giudizio - Election Year



A volte succede anche questo. Cioè che il terzo capitolo di una saga cinematografica si dimostri ampiamente all'altezza degli altri 2 e, anzi, si dimostri migliore soprattutto per il fatto di aver portato la storia verso nuovi orizzonti. La notte del giudizio - Election Year è principalmente ciò: un buon film che, nonostante sia il terzo capitolo di una saga, riesce ad essere innovativo e mai scontato.
Dopo aver raccontato la "notte dello sfogo" dall'interno di un'abitazione di una ricca famiglia nel primo film, per le strade della città nel secondo, in Election Year, ambientato ugualmente per le strade di Washington, a farla da padroni sono i rapporti politici e ecclesiali in ballo, con lo scontro elettorale per diventare nuovo Presidente degli Stati Uniti tra il ministro Owens (appoggiato dai Nuovi Padri Fondatori) e la senatrice Charlie Roan, il cui programma elettorale prevede l'abolizione della "notte dello sfogo". In quanto scomoda, i Nuovi Padri Fondatori prevedono di farla uccidere durante la fatidica notte: toccherà a Leo Barnes (visto nel secondo film) cercare di proteggerla.
Proprio quello step in più: è ciò che ha compiuto James DeMonaco, anche qui in veste di regista e sceneggiatore (come nei primi due). Infilare i rapporti politici all'interno della vicenda ha dato quel brio e imprevedibilità in più ad Election Year. Ma non solo politica e chiesa, perché anche andare a raccontare, con una superba scena, il "turismo" generato dalla "notte dello sfogo" è stata un'idea assolutamente geniale.
Election Year è girato in maniera impeccabile, sia nelle scene di azione per le strade sia nelle scene un po' meno adrenaliniche e l'inserimento di nuove "maschere di guerra" non fa che rendere il film godibile e allo stesso tempo inquietante. Il montaggio fa ampiamente il suo dovere, con una colonna sonora adeguata e che contribuisce anch'essa alla buona realizzazione del film.
Non sappiamo se La notte del giudizio continuerà oppure no: ma se James DeMonaco riesce a spostare e correggere la rotta in ogni film, speriamo possa continuare. Perché diciamocelo, a volte una bella notte del giudizio (il cui titolo originale fa più effetto, The Purge) è proprio utile.

SCENA CULT: i russi

FRASI CULT: "Pequeña Muerte is back, bitches!"

VOTO FINALE: 7

venerdì 5 agosto 2016

Una Famiglia All'Improvviso










Titolo Originale: People Like Us
Regia: Alex Kurtzman
Attori: Chris Pine, Elizabeth Banks, Michael Hall D'Addario, Michelle Pfeiffer, Olivia Wilde, Jon Favreau
Genere: Drammatico
Paese: USA
Anno: 2012
Durata: 114 Minuti
Trama: Sam(Chris Pine), parte per Los Angeles dopo aver saputo della morte del padre e qui scopre di avere una sorella che non ha mai conosciuto e a cui il defunto padre ha lasciato un'ingente somma di denaro da consegnare.Sam, spiazzato dalla notizia sconvolgente, non sa come comportarsi e come fare a dire a Frankie(Elizabeth Banks) che lui è suo fratello.
Giudizio finale: "Una Famiglia All'Improvviso" segna l'esordio cinematografico alla regia di Alex Kurtzman, qui in veste anche di sceneggiatore in collaborazione con Roberto Orci e Jody Lambert.Il trio di sceneggiatori riesce a creare una storia in grado di appassionare lo spettatore e a coinvolgerlo, facendolo sentire dentro il film con un grande trasporto emotivo.La regia di Alex Kurtzman, anche se non resterà negli annali, fa il suo dovere, ossia lasciare ampio risalto alla storia e farla assaporare allo spettatore.Chris Pine e Elizabeth Banks sono i protagonisti del film e mostrano un buon affiatamento, ma anche delle prove individuali di buon livello e con una buona caratterizzazione dei rispettivi personaggi; senza dubbio riescono a risultare credibili nei rispettivi ruoli e sono ben supportati dal resto del cast.Michelle Pfeiffer, Olivia Wilde e Jon Favreau completano il cast con ruoli secondari e con interpretazioni nella norma.
Consigliato: Non una primissima scelta, ma in mancanza di altro si può vedere.

giovedì 4 agosto 2016

Gotham - Stagione 2


Titolo Originale: Gotham
Regia: Danny Cannon, Rob Bailey, Eagle Egilsson, T.J. Scott, Bill Eagles, Kenneth Fink, Jeffrey G. Hunt, Louis Shaw Milito, Nick Copus, John Behring, Scott White, Oz Scott, John Stephens, Larysa Kondracki, Paul A. Edwards
Attori: Ben McKenzie, Donal Logue, David Mazouz, Sean Pertwee, Robin Lord Taylor, Erin Richards, Camren Bicondova, Cory Michael Smith, Drew Powell, Morena Baccarin, Jada Pinkett Smith, James Frain, Jessica Lucas, Michael Chiklis, BD Wong
Genere: Azione, Drammatico, Poliziesco
Paese: USA
Anno: 2015-2016
Durata: 40 Minuti
Numero Di Episodi: 22
Trama: Dopo il ritiro di Falcone e dopo varie vicissitudini, James Gordon(Ben McKenzie) ritornerà a fronteggiare i criminali di Gotham City, che sembrano aumentare e diventare sempre più strani con il passare dei giorni.
Giudizio finale: Dopo l'ottima prima stagione, Gotham ritorna con una nuova stagione, capace di mantenersi sui più che buoni risultati della stagione d'esordio e continua a introdurre personaggi che faranno parte della saga di Batman.La serie si mantiene sullo stesso piano della prima stagione, dando un tocco più da serie poliziesca alla storia raccontata e restando focalizzata sulla figura di James Gordon, con tutti gli altri personaggi dell'universo dell'uomo pipistrello a girare intorno le vicende del detective della GCPD.La serie mantiene il suo stile gotico e dark, che aveva caratterizzato in maniera impeccabile la prima stagione, riuscendo a intrattenere e appassionare lo spettatore in ogni singolo episodio e invogliandolo a proseguire nella visione per scoprire l'evolvere della storia.Ben McKenzie torna a vestire i panni di James Gordon e da vita, nuovamente, ad una prova di buon valore con una buona caratterizzazione del personaggio e un buon feeling con il resto del cast per l'intera seconda stagione ed è ben supportato principalmente da Donal Logue, anch'egli promosso e autore di una prova più che positiva.Robin Lord Taylor e Cory Michael Smith interpretano due dei vari villain presenti a Gotham City e, rispetto alla passata stagione, fanno uno step in avanti con i rispettivi personaggi, dando un forte crescita e una grande caratterizzazione dei personaggi di Pinguino e dell'Enigmista.Ma la seconda stagione si avvale anche di un altro villain subdolo e di grande impatto, ossia il Theo Galavan interpretato da James Frain, autore di una grande interpretazione e una grande caratterizzazione del personaggio.Inoltre il finale di stagione ci manda verso la già confermata terza stagione, che promette di essere molto interessante; non resta altro che aspettare qualche mese e vedere cosa ci aspetta a Gotham City.
Consigliato: Si può vedere.

mercoledì 3 agosto 2016

Stranger things - Stagione I



La serie tv dell'anno. Senza sé e senza ma. Stranger things scavalca Sense8 e si attesta come il miglior prodotto creato da Netflix. Si, perché lo scorso 15 luglio la prima stagione di Stranger Things è stata pubblicata in tutto il mondo sulla nota piattaforma di streaming, riscuotendo in pochissimo tempo un successo di pubblico e critica al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Il successo di questa serie tv non è casuale ed i motivi sono molteplici; quello su cui farei più presa è la scelta dell'ambientazione ed i continui richiami a film degli anni ottanta che hanno fatto crescere e appassionare intere generazioni. Parliamo, in ordine sparso, de I Goonies, di E.T., di Alien, di Poltergeist, di Incontri ravvicinati del terzo tipo, de Lo squalo, del più recente Super 8: Stranger things è costellata di citazioni più o meno riconoscibili di questi film che colpiscono al cuore lo spettatore e lo appassionano in ogni singolo episodio. Di richiami e citazioni che strizzano l'occhio ad una determinata tipologia di pubbico ce ne sono molti altri, basti pensare che il primo episodio si apre con i 4 ragazzi che giocano a Dungeons & Dragons e, senza scendere più di tanto nei particolari, tutta la stagione ha continui richiami al famoso gioco di ruolo.
Una stagione, questa, che è ambientata a Hawkins, tranquillo paesino dell'Indiana, dove una sera il dodicenne Will Byers sparisce in circostanze molto misteriose. Dietro la sparizione di Will si cela un oscuro segreto, che coinvolgerà la madre Joyce e lo sceriffo Hopper, i suoi 3 amici fraterni Mike, Dustin e Lucas, una ragazza apparsa all'improvviso in paese di nome Eleven (Undici nella versione italiana), Jonathan e Nancy (rispettivamente fratello di Will e sorella di Mike) e un gruppo di ricercatori federali non proprio rispettabili.
Senza dilungarci, in Stranger things funziona tutto a meraviglia: ambientazione accattivante, fotografia e atmosfere assolutamente da urlo (con richiami ai film di Carpenter), regia perfetta (con richiami al cinema di Spielberg), musiche che contribuiscono a creare e mantenere un clima di suspance di altissimo livello. Siamo di fronte ad una serie che è difficile da iniziare senza finire, anzi è difficile resistere alla voglia di vedersi tutti gli 8 episodi uno di fila all'altro.
Dimenticavo il cast: non ci sono sbavature da parte di nessuno ma non si può non lodare la prova di Winona Ryder (Joyce), di una spanna superiore a tutti gli altri e sempre credibile.
Allora, onestamente: se amate anche solo una delle cose scritte qui, non potete non vedere Stranger things. Fidatevi, ne vale assolutamente la pena.

VOTO FINALE: 8,5

lunedì 1 agosto 2016

Star Trek Beyond


7 anni dopo Star Trek, film che diede inizio al reebot della serie, e 3 anni dopo Into darkness, ecco il nuovo capitolo della saga che vede protagonista la nave stellare della Federazione USS Enterprise comandata dal Capitano James Kirk. Star Trek Beyond, uscito nei cinema una decina di giorni fa, è l'ennesima conferma che questo reboot funziona alla grande. Merito di sceneggiature sempre incisive, di una casa di produzione che non lascia nulla al caso, di effetti speciali da capogiro e di attori ormai calati perfettamente nelle loro parti.
Questa volta i "nostri eroi", guidati dal loro spirito avventuriero e dalla loro fame di conoscenza, finiscono in un pianeta ostile, dove il malvagio tiranno Krall è alla ricerca di un manufatto precedentemente recuperato da Kirk, per dare vita ad un'antica arma biologica da usare contro la Federazione.
Funziona tutto, o quasi, in Star Trek Beyond, c'è poco da dire e da fare. Il lavoro fatto per riportare sul grande schermo le avventure dell'Enterprise è stato eccezionale e nonostante questo non sia il migliore dei tre film della saga reboot, si dimostra comunque all'altezza dell'universo di Star Trek. E ciò lo deve soprattutto ad una sceneggiatura (soprattutto nei dialoghi) assolutamente positiva che, nonostante a volte possa risultare un po' frammentata e alquanto "intrecciata", riesce a rendere comunque il film molto scorrevole e godibile. Magari in questo capitolo si da maggiore importanza alle scene di azione, ma la cosa era abbastanza scontata visto il cambio alla regia: se nei primi due capitoli la regia era affidata a J.J.Abrams, in Star Trek Beyond il timone è passato nelle mani di Justin Lin (con Abrams comunque rimasto come produttore), noto al grande pubblico per la saga di Fast & Furious e da sempre regista che predilige (e lo fa anche molto bene) il cinema d'azione.
Che poi in fin dei conti se il tutto non è supportato da effetti speciali da urlo, il film non avrebbe un ottimo riscontro: ed anche in Star Trek Beyond gli effetti speciali, uniti alle musiche di Michael Giacchino, sono davvero un plus imprescindibile per questo franchise.
Del cast, in linea di massima, è stato già detto il valore. Restano solamente da sottolineare due cose: la costante bravura di Zachary Quinto, perfetto Spock, e l'ultima prova cinematografica di Anton Yelchin (Pavel Chekov), scomparso in circostanze paradossali lo scorso giugno. Nel quarto film della saga (Quinto e Pine hanno confermato di aver già firmato per un ulteriore film) il personaggio interpretato da Yelchin scomparirà (rumors confermati) ed è un peccato sia per Star Trek che per il cinema in generale aver perso un attore di talento come lo è stato il ragazzo di origine russa. 

DIALOGO CULT:
Captain James T. Kirk: "We got no ship, no crew, how're going to get out of this one?"
Commander Spock: "We will find hope in the impossible." 

VOTO FINALE: 7