lunedì 30 novembre 2015
Marvel's Daredevil - Stagione 1
Titolo Originale: Marvel's Daredevil
Regia: Phil Abraham, Adam Kane, Ken Girotti, Farren Blackburn, Guy Ferland, Brad Turner, Stephen Surjik, Nelson McCormick, Nick Gomez, Euros Lyn, Steven S. DeKnight
Attori: Charlie Cox, Deborah Ann Woll, Elden Henson, Vincent D'Onofrio, Toby Leonard Moore, Vondie Curtis-Hall, Bob Gunton, Ayelet Zurer, Rosario Dawson
Genere: Azione, Drammatico
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 50-60 Minuti
Numero Di Episodi: 13
Trama: Matt Murdock(Charlie Cox), dopo aver perso la vista in giovane età, ha sviluppato dei sensi sovrumani e decide di combattere il crimine presente nelle strade di Hell's Kitchen.
Giudizio finale: "Marvel's Daredevil", serie basata sull'omonimo fumetto della Marvel Comics, è creata da Drew Goddard e nel corso delle tredici puntate che costituiscono la prima stagione vede l'avvicendarsi di diversi registi.Marvel's Daredevil è girata in modo perfetto, con una storia che coinvolge completamente lo spettatore e che lo appassiona puntata dopo puntata; infatti la serie è in continua crescita, fino ad un grandioso finale che conclude la prima stagione.Ma la fortuna della serie è anche nei suoi protagonisti, con Charlie Cox autore di una grandissima interpretazione, al quale si contrappone la grandiosa prova fornita da Vincent D'Onofrio, perfetto nel ruolo di villain e capace di dargli spessore.Inoltre la serie vanta anche le più che positive interpretazioni fornite dai suoi personaggi secondari, tra i quali troviamo Deborah Ann Woll, Elden Henson e Toby Leonard Moore.Ora non resta altro che aspettare la nuova stagione con trepidazione.
Consigliato: Sì, assolutamente da vedere.
domenica 29 novembre 2015
The visit
Il ritorno della genialità di M. Night Shyamalan. Non che sia mai venuta meno, ma probabilmente si era un po' sopita e aveva generato, negli ultimi anni, dei film non del tutto coerenti con la fama di gran cineasta del regista di origini indiane. Ed invece ritorna in maniera incisiva in The visit, film uscito nei cinema americani a settembre e distribuito qui in Italia solamente il 26 novembre scorso.
La storia è quella dei due adolescenti Rebecca e Tyler che, per dare modo alla madre di godersi una crociera con il suo compagno, accettano di passare una settimana a casa dei nonni materni, mai conosciuti perché la madre litigò con loro 15 anni prima. Quella che doveva essere una settimana in famiglia e l'occasione per Becca di girare un documentario sul perché della rottura tra la mamma e i nonni, si trasforma in realtà in una vacanza fitta di mistero a causa degli strani comportamenti dei due anziani.
Partendo dal presupposto che sarebbe ora di finirla con l'utilizzo del found footage come tecnica di messa in scena, visto che negli ultimi anni se ne è abusato parecchio, il modo in cui viene usata da Shyamalan è tecnicamente perfetta e sapiente, contrapponendo le riprese della telecamera di Rebecca a quelle del fratello Tyler, aiuto regista della sorella e seconda prospettiva interessante per lo spettatore. Il livello di tensione di The visit è sempre alto e anche se non sia prettamente un horror, il film di Shyamalan inquieta costantemente e tiene incollati allo schermo; ed in più il regista indiano, come in tutti i suoi film, ad un certo punto ribalta tutte le credenze e tutto ciò che aveva raccontato fino al quel momento, con il classico colpo di scena totalmente inaspettato e dannatamente perfetto, in The visit molto più che nei suoi ultimi 3-4 film.
Il cast contribuisce in pieno a confermare questo clima di terrore e di tensione che pervade The visit, con nota di merito che va sicuramente a Kathryn Hahn, mamma perfetta e soprattutto incisiva nelle poche scene che la vedono protagonista (tra cui il punto di svolta della pellicola), e Deanna Dunagan, la nonna più spaventosa e allo stesso tempo "divertente" che si sia mai vista sullo schermo.
Come detto The visit segna il ritorno a buoni livelli di M. Night Shyamalan, da vedere ma ancora lontano da quel capolavoro che fu Il sesto senso, il film che consacrò il regista indiano tra i mostri sacri del cinema.
SCENA CULT: le azioni della nonna durante la notte
FRASE CULT: "Would you mind getting inside the oven to clean it?"
VOTO FINALE: 6,5
sabato 28 novembre 2015
Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte II
Il botto finale. Inteso, purtroppo, come caduta. La fine ingloriosa di una delle migliori saghe (se non forse la migliore) degli ultimi anni, almeno nelle previsioni e soprattutto dopo le prime due pellicole.
Girato insieme al suo prequel, Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte I, Il canto della rivolta - Parte II racconta la parte finale dei romanzi di Suzanne Collins: i ribelli, guidati dal loro simbolo Katniss Everdeen, sono in marcia verso Capitol City, per detronizzare il presidente Snow. Dal canto suo Katniss decide di intraprendere, insieme ad un gruppo di ribelli, un viaggio verso il palazzo di Snow, per compiere la sua vendetta uccidendo il presidente.
Una noia totale, una lentezza a tratti sconvolgente. Il canto della rivolta - Parte II segue la falsa riga del suo prequel e si attesta su livelli molto bassi, non riuscendo a garantire un finale dignitoso alle vicende della ghiandaia imitatrice. Il problema è a monte ed era già scritto: dividere un libro in due film comporta il rischio di creare due pellicole con poca verve e poco ritmo, soprattutto se poi durano entrambe sopra le due ore. E Hunger Games non si è sottratto da tutto ciò, unendo, in quest'ultimo film più che nell'altro, il demerito del regista Francis Lawrence, incapace di imporsi e di aggiustare il tiro.
Questo film, come il suo prequel, è costellato di scene abbastanza inutili per lo spettatore, inserite solamente per poter garantire alla pellicola la durata di 137 minuti. Per non parlare poi di alcuni dialoghi abbastanza forzati e totalmente inadeguati alla situazione e alla storia raccontata.
L'unica cosa che realmente si può salvare de Il canto della rivolta - Parte II è sicuramente la fotografia, molto buona e accurata, incastro fondamentale per dare quel tocco di vitalità in più alla messa in scena della storia. Vitalità che non contribuisce a dare il cast: a partire da una Jennifer Lawrence brava si a reggere il film sulle sue spalle, ma poco incisiva in molti passaggi in cui dovrebbe tirar fuori quel qualcosa in più ma in cui la sua espressione resta sempre identica e soprattutto inadeguata (agghiacciante quella nella scena finale del film).
Infine, per quanto riguarda il finale, l'appunto è a metà e riguarda soprattutto il romanzo, più del film: inadeguato. Va bene cercare di discostarsi dai soliti cliché dei finali epici, ma qui si è realmente esagerato.
Tirando le somme finali, di Hunger Games si salvano (e anche bene) solamente i primi due capitoli e ciò che resta di tutta la saga è una domanda che assale (me e penso molti telespettatori) sin dall'uscita dalla sala cinematografica: ma non sarebbe stato meglio evitare di dividere l'ultimo libro in due film? Per alcune aziende il marketing è più importante di tutto.
SCENA CULT: lo scontro con gli ibridi nei sotterranei di Capitol
FRASE CULT: "Katniss Everdeen. A smalltown girl from District 12 who survived the Games and turned a nation of slaves into an army!"
VOTO FINALE: 5
lunedì 23 novembre 2015
Avengers Grimm
Titolo Originale: Avengers Grimm
Regia: Jeremy M. Inman
Attori: Casper Van Dien, Lauren Parkinson, Lou Ferrigno, Milynn Sarley, Marah Fairclough, Rileah Vanderbilt, Elizabeth Peterson, Kimo Leopoldo, Justine Herron
Genere: Avventura, Azione, Fantasy
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 86 Minuti
Trama: Quando Tremotino(Casper Van Dien) fugge, portandosi dietro Biancaneve(Lauren Parkinson), dal mondo fatato e arriva nel mondo moderno, Cenerentola(Milynn Sarley), la Bella Addormentata(Marah Fairclough), Raperonzolo(Rileah Vanderbilt) e Cappuccetto Rosso(Elizabeth Peterson) li inseguono e cercheranno di fermare Tremotino.
Giudizio finale: "Avengers Grimm", mockbuster prodotto dalla Asylum con un chiaro riferimento al film Avengers: Age Of Ultron ed alla serie tv C'Era Una Volta, è scritto e diretto da Jeremy M. Inman.Purtroppo la storia proposta è poco intrigante e coinvolgente, a discapito di un'idea di base, che se sviluppata in altro modo, sarebbe potuta essere interessante.Ma Jeremy M. Inman fallisce anche alla regia, realizzando un film anonimo e con sequenze sceniche, in alcuni casi, quasi inutili e che si sarebbero potute evitare.Ma il cast non fa meglio del regista; infatti Casper Van Dien, Lou Ferrigno, Lauren Parkinson, Milynn Sarley, Marah Fairclough, Rileah Vanderbilt e Elizabeth Peterson, protagonisti del film, forniscono interpretazioni poco credibili e non sembrano avere un gran feeling nel corso della pellicola.Inutile parlare degli effetti visivi, realizzati in modo approssimativo e poco credibili.
Consigliato: No, da evitare.
sabato 21 novembre 2015
Poli opposti
Un terapista di coppia, Stefano. Un avvocato divorzista, Claudia. I loro mondi si incontrano e si scontrano nel momento in cui Stefano trasferisce il suo studio (e la sua abitazione) sullo stesso pianerottolo dello studio (e della casa) di Claudia. L'antagonismo iniziale piano piano si trasforma in qualcosa di diverso e i due si avvicinano sempre più.
Debutto alla regia in un lungometraggio cinematografico di Max Croci, Poli opposti è una commedia italiana uscita nei cinema lo scorso 8 ottobre, scritto a 6 mani da Alessio Maria Federici, Carlotta Ercolino e Luca Miniero, sceneggiato da Alessandro Pondi, Paolo Logli, Mauro Graiani e Riccardo Irrera e interpretato da Luca Argentero e Sarah Felberbaum.
Strizzando l'occhio alla commedia americana, Poli opposti si dimostra un film molto carino e leggero, scorrevole e che non si prende mai sul serio. Il pregio è anche di una regia abbastanza asciutta e con poche sbavature, con Croci che riesce ad assecondare perfettamente la trama e si fa trainare dai suoi due protagonisti, Luca Argentero e Sarah Felberbaum, autori di prove di sostanza e mai a disagio nelle loro interpretazioni; il feeling tra i due è molto buono e questo è importante quando si deve riuscire ad intrattenere il pubblico: entrambi riescono a non sbagliare nessun tempo comico e ad essere abbastanza precisi e incisivi.
Poli opposti è una buona commedia, con qualche passaggio a vuoto ma che nel complesso compie il proprio dovere: intrattenere e divertire il pubblico.
VOTO FINALE: 6,5
venerdì 20 novembre 2015
Sharknado 3
Titolo Originale: Sharknado 3: Oh Hell No!
Regia: Anthony C. Ferrante
Attori: Ian Ziering, Tara Reid, Cassie Scerbo, Frankie Muniz, Ryan Newman, David Hasselhoff, Mark Cuban, Bo Derek, Mark McGrath
Genere: Horror, Fantascienza
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 93 Minuti
Trama: Mentre su tutta la Costa Orientale degli Stati Uniti si stanno abbattendo diversi sharknado, toccherà nuovamente a Fin Shepard(Ian Ziering) salvare il proprio paese.
Giudizio finale: "Sharknado 3", terzo capitolo dopo Sharknado e Sharknado 2: The Second One, vanta nuovamente la collaborazione di Anthony C. Ferrante alla regia e di Thunder Levin alla sceneggiatura.La storia proposta da Thunder Levin è poco intrigante e sfocia ben presto ad un livello di trash forse troppo eccessivo, di cui non si sentiva il bisogno.Per quanto riguarda la regia di Anthony C. Ferrante, ancora una volta è poco positiva, non riuscendo a dare un'impronta personale alla pellicola.Ritroviamo per la terza volta tra i protagonisti Ian Ziering e Tara Reid, a cui si aggiungono le new entry Frankie Muniz, Ryan Newman, David Hasselhoff e Bo Derek; mentre Cassie Scerbo ritorna dopo aver partecipato al primo film.Per le interpretazioni c'è poco da dire, ancora una volta viste da un punto di vista trash sono di gran spessore, ma da un punto di vista normale ci troviamo di fronte ad un livello recitativo molto basso e poco armonioso.Gli effetti visivi si mantengono sullo stesso livello dei primi due capitoli, con una realizzazione approssimativa e poco credibile.
Consigliato: Solo per gli amanti del genere.
Regia: Anthony C. Ferrante
Attori: Ian Ziering, Tara Reid, Cassie Scerbo, Frankie Muniz, Ryan Newman, David Hasselhoff, Mark Cuban, Bo Derek, Mark McGrath
Genere: Horror, Fantascienza
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 93 Minuti
Trama: Mentre su tutta la Costa Orientale degli Stati Uniti si stanno abbattendo diversi sharknado, toccherà nuovamente a Fin Shepard(Ian Ziering) salvare il proprio paese.
Giudizio finale: "Sharknado 3", terzo capitolo dopo Sharknado e Sharknado 2: The Second One, vanta nuovamente la collaborazione di Anthony C. Ferrante alla regia e di Thunder Levin alla sceneggiatura.La storia proposta da Thunder Levin è poco intrigante e sfocia ben presto ad un livello di trash forse troppo eccessivo, di cui non si sentiva il bisogno.Per quanto riguarda la regia di Anthony C. Ferrante, ancora una volta è poco positiva, non riuscendo a dare un'impronta personale alla pellicola.Ritroviamo per la terza volta tra i protagonisti Ian Ziering e Tara Reid, a cui si aggiungono le new entry Frankie Muniz, Ryan Newman, David Hasselhoff e Bo Derek; mentre Cassie Scerbo ritorna dopo aver partecipato al primo film.Per le interpretazioni c'è poco da dire, ancora una volta viste da un punto di vista trash sono di gran spessore, ma da un punto di vista normale ci troviamo di fronte ad un livello recitativo molto basso e poco armonioso.Gli effetti visivi si mantengono sullo stesso livello dei primi due capitoli, con una realizzazione approssimativa e poco credibile.
Consigliato: Solo per gli amanti del genere.
giovedì 19 novembre 2015
Sharknado 2: The Second One
Titolo Originale: Sharknado 2: The Second One
Regia: Anthony C. Ferrante
Attori: Ian Ziering, Tara Reid, Vivica A. Fox, Mark McGrath, Kari Wuhrer, Courtney Baxter, Dante Palminteri, Judd Hirsch, Kurt Angle
Genere: Horror, Fantascienza, Thriller
Paese: USA
Anno: 2014
Durata: 95 Minuti
Trama: Proprio quando Fin(Ian Ziering) e April(Tara Reid) stanno raggiungendo New York, tornano a manifestarsi degli sharknado.Nuovamente Fin dovrà intervenire per evitare il peggio e salvare la Grande Mela.
Giudizio finale: "Sharknado 2: The Second One", sequel di Sharknado, vede nuovamente l'accoppiata Anthony C. Ferrante alla regia e Thunder Levin alla sceneggiatura, dopo aver lavorato già insieme nel primo capitolo.Thunder Levin crea un'altra storia trash, sullo stesso piano del primo film, ma poco coinvolgente per lo spettatore; mentre Anthony C. Ferrante dirige in modo anonimo e non riesce a dare un tocco personale al film.Tra i protagonisti ritroviamo Ian Ziering e Tara Reid, a cui si aggiungono Vivica A. Fox, Mark McGrath, Kari Wuhrer, Courtney Baxter e Dante Palminteri, che complessivamente, ma anche singolarmente, riescono a tirare fuori delle interpretazioni di bassissimo livello, degne solo per film trash come questo.Non aiutano neanche gli effetti visivi, realizzati grossolanamente e poco credibili.
Consigliato: Solo per gli amanti del genere.
mercoledì 18 novembre 2015
L'ultimo cacciatore di streghe
Quest'ultimo veste i panni di Kaulder che, dopo essere stato condannato da una strega nel Medioevo alla vita eterna, esegue la sua professione di cacciatore di streghe al servizio del "L'Ascia e la Croce", un ordine sacro che si occupa del controllo delle streghe. Un pericolo però incombe sul genere umano e la Strega Regina, colei che in punto di morte scagliò la maledizione su Kaulder, è pronta a tornare in vita e scatenare l'inferno in Terra.
Partiamo dal presupposto che, nonostante sia stato pubblicizzato in pompa magna come film di Halloween, L'ultimo cacciatore di streghe non è un horror, ma bensì un fantasy ben riuscito per metà. Grazie proprio a dei buoni effetti visivi e ad un buon ritmo, il film regge bene per i primi 70-75 minuti, sostenuto da una trama accattivante e ben riuscita, che amalgama al meglio tensione, intrattenimento e un pizzico di sovrannaturale. Peccato che poi negli ultimi trenta minuti L'ultimo cacciatore di streghe riesca nell'impresa di rovinare quanto di buono fatto in precedenza, con un finale approssimativo, grossolano e totalmente affrettato, giustificando (in malo modo) l'incomprensibile presenza del personaggio interpretato da Elijah Wood, completamente inadeguato (per un buon 50% anche non per colpe sue) e in una spirale involutiva preoccupante.
La regia di Eisner segue l'andamento della pellicola: buona fino alla mezzora finale, dove non riesce a dare la sterzata fondamentale alla sceneggiatura, anzi la asseconda con scelte alquanto bizzarre (vedere per credere).
Vin Diesel si dimostra incisivo per tutta la durata del film, alternando benissimo le caratterizzazioni del suo personaggio, sia in scene leggere sia in scene un po' più di impatto: è molto difficile vederlo in difficoltà nelle sue interpretazioni, riesce sempre a dare il massimo e a tirare fuori il massimo da ogni personaggio che interpreta.
L'ultimo cacciatore di streghe resta un film riuscito a metà, da vedere solo in mancanza di altri titoli e sicuramente da prendere molto alla leggera.
SCENA CULT: i viaggi nella memoria
FRASE CULT: "Who said that a witch can't hunt witches?"
VOTO FINALE: 5,5
martedì 17 novembre 2015
Zoo - Stagione 1
Titolo Originale: Zoo
Regia: Brad Anderson, Michael Katleman, Chris Long, David Grossman, Steven A. Adelson, David Solomon, Dean White, Eric Laneuville, Christine Moore, Zetna Fuentes, John Polson
Attori: James Wolk, Kristen Connolly, Nonso Anozie, Nora Arnezeder, Billy Burke, Carl Lumbly
Genere: Drammatico, Fantascienza, Thriller
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 40 Minuti
Numero Di Episodi: 13
Trama: Dopo l'inizio di alcuni attacchi verso l'uomo di diverse specie animali, un team, formato da persone con diverse specializzazioni, inizia a investigare su questi eventi.
Giudizio finale: "Zoo" è una serie televisiva basata sull'omonimo romanzo di James Patterson e Michael Ledwidge.Sicuramente come idea di base è molto interessante e realizzata discretamente; infatti la serie scorre agevolmente e si lascia guardare tranquillamente, senza essere troppo pesante per lo spettatore.Lo stile registico, a dispetto del gran numero di registi che si avvicendano nel corso della serie, resta abbastanza omogeneo, contribuendo a una continuità narrativa piuttosto buona.La prima stagione è, praticamente, tutte sulle spalle di James Wolk, Kristen Connolly, Nonso Anozie, Nora Arnezeder e Bill Burke, autori di interpretazioni nella norma, sicuramente non eccezionali, ma che con un buon affiatamento collettivo nell'arco della prima stagione, contribuiscono alla buona riuscita della serie.
Consigliato: Sì può guardare in mancanza di altri titoli.
Regia: Brad Anderson, Michael Katleman, Chris Long, David Grossman, Steven A. Adelson, David Solomon, Dean White, Eric Laneuville, Christine Moore, Zetna Fuentes, John Polson
Attori: James Wolk, Kristen Connolly, Nonso Anozie, Nora Arnezeder, Billy Burke, Carl Lumbly
Genere: Drammatico, Fantascienza, Thriller
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 40 Minuti
Numero Di Episodi: 13
Trama: Dopo l'inizio di alcuni attacchi verso l'uomo di diverse specie animali, un team, formato da persone con diverse specializzazioni, inizia a investigare su questi eventi.
Giudizio finale: "Zoo" è una serie televisiva basata sull'omonimo romanzo di James Patterson e Michael Ledwidge.Sicuramente come idea di base è molto interessante e realizzata discretamente; infatti la serie scorre agevolmente e si lascia guardare tranquillamente, senza essere troppo pesante per lo spettatore.Lo stile registico, a dispetto del gran numero di registi che si avvicendano nel corso della serie, resta abbastanza omogeneo, contribuendo a una continuità narrativa piuttosto buona.La prima stagione è, praticamente, tutte sulle spalle di James Wolk, Kristen Connolly, Nonso Anozie, Nora Arnezeder e Bill Burke, autori di interpretazioni nella norma, sicuramente non eccezionali, ma che con un buon affiatamento collettivo nell'arco della prima stagione, contribuiscono alla buona riuscita della serie.
Consigliato: Sì può guardare in mancanza di altri titoli.
martedì 10 novembre 2015
Mortdecai
Titolo Originale: Mortdecai
Regia: David Koepp
Attori: Johnny Depp, Gwyneth Paltrow, Paul Bettany, Ewan McGregor, Olivia Munn, Jonny Pasvolsky, Michael Culkin, Ulrich Thomsen, Jeff Goldblum
Genere: Azione, Commedia
Paese: Regno Unito, USA
Anno: 2015
Durata: 107 Minuti
Trama: Charlie Mortdecai(Johnny Depp) è un mercante di opere d'arte di dubbia provenienza.Quando viene chiesto il suo aiuto per recuperare un dipinto di Goya sottratto ad una restauratrice, Mortdecai si imbatterà in personaggi poco raccomandabili e cercherà di ritrovare l'opera rubata.
Giudizio finale: "Mortdecai" si basa sui quattro romanzi di Kyril Bonfiglioli e vede David Koepp alla regia ed Eric Aronson alla sceneggiatura.Per Eric Aronson si tratta del secondo lavoro e nel complesso si difende abbastanza bene, riuscendo a fare un discreto lavoro.La regia di David Koepp è molo leggera e da una buona scorrevolezza al film, che procede agevolmente per la sua intera durata, senza risultare troppo pesante per lo spettatore.Mortdecai vanta un super cast, con Johnny Depp, in una delle sue interpretazioni eccentriche, Gwyneth Paltrow, Paul Bettany e Ewan McGregor tra i suoi interpreti principali e autori di interpretazioni abbastanza positive; inoltre il cast dimostra un buon affiatamento nel corso del film.
Consigliato: Si può vedere.
lunedì 9 novembre 2015
Moonrise Kingdom - Una Fuga D'Amore
Titolo Originale: Moonrise Kingdom
Regia: Wes Anderson
Attori: Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton, Jared Gilman, Kara Hayward, Jason Schwartzman, Bob Balaban, Harvey Keitel
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico
Paese: USA
Anno: 2012
Durata: 94 Minuti
Trama: In una fittizia isola del New England, una coppia di giovani amanti si danno alla fuga.Questo episodio scuote la tranquilla vita degli abitanti dell'isola, che divisi in piccoli gruppi si mettono alla ricerca dei giovani per riportarli a casa.
Giudizio finale: "Moonrise Kingdom - Una Fuga D'Amore" è diretto da Wes Anderson, autore anche della sceneggiatura insieme a Roman Coppola.La storia proposta è molto valida e riesce a colpire lo spettatore per l'intera durata del film, anche, e soprattutto, grazie all'ottima regia di Wes Anderson, che non delude e ci regala un film dei suoi, un po' strano e particolare, ma che riesce a intrigare lo spettatore e ad appassionarlo alle vicende raccontate.Il film vanta un cast di grande livello, con attori del calibro di Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand e Tilda Swinton, autori di interpretazioni più che positive e armoniose tra di loro, ma di secondo piano all'interno del film; infatti i ruoli principali sono affidati a Jared Gilman e Kara Hayward, all'esordio assoluto e da protagonisti all'interno di un film, che dimostrano un ottimo affiatamento e forniscono delle più che buone interpretazioni.Valore aggiunto per il film è l'ottima fotografia di Robert Yeoman, all'ennesima collaborazione con Wes Anderson.
Consigliato: Si può vedere.
domenica 8 novembre 2015
Crimson Peak
Il ritorno all'horror-fantastico di Guillermo del Toro. Dopo l'esperienza (positiva) come regista di Pacific Rim e da co-sceneggiatore nei tre film della saga de Lo Hobbit (Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato, Lo Hobbit: La Desolazione Di Smaug e Lo Hobbit: La Battaglia Delle Cinque Armate) del Toro ritorna al suo primo amore, l'horror sovrannaturale e firma come regista, sceneggiatore e produttore Crimson Peak, film del 2015 uscito nelle sale lo scorso ottobre e con protagonisti Mia Wasikowska, Jessica Chastain e Tom Hiddleston.
La storia è ambientata tra New York e Allerdale Hall a cavallo tra il diciannovesimo ed il ventesimo secolo, dove la giovane Edith Cushing si innamora dell'anticonformista e misterioso Thomas Sharpe. Il trasferimento nella spaventosa casa di Sharpe e l'incontro con Lucille, sorella di quest'ultimo, renderà la vita di Edith un inferno.
Un film di chiara matrice gotica-dark, con il fantasy messo un po' in disparte, ma comunque presente, ed un clima di tensione coinvolgente per tutta la durata della pellicola. Crimson Peak segna il ritorno di Guillermo del Toro allo stile di regia che lo ha reso famoso in tutto il mondo, con quelle punte horror perfette e inserite in maniera ottimale nell'arco della storia. Grazie ad una grande scenografia e ad un'altrettanta ottima caratterizzazione dell'ambientazione, del Toro riesce a coinvolgere lo spettatore nelle vicende della giovane Edith e dei fratelli Sharpe, tanto da dare l'impressione di essere di fronte alla lettura di un libro più che della visione di un film; il montaggio audio-video è di altissimo livello e questo rende la casa (vera protagonista della seconda parte del film) spettrale e pungente al punto giusto, in primo piano anche nei vari dettagli e giochi di macchina attuati da del Toro per la descrizione della trama e la caratterizzazione dei personaggi in quel di Crimson Peak.
Personaggi ben interpretati da Mia Wasikowska, Jessica Chastain e Tom Hiddleston, perfetti nel creare il giusto feeling tra i personaggi da loro interpretati e nel dare vita al triangolo tormentato in cui la vera protagonista e la Chastain, ancora una volta una spanna superiore a tutti i suoi dirimpettai.
Buon melodramma Crimson Peak, anche se da del Toro ci si aspetta comunque di più, visto che la storia avrebbe potuto restituire un horror migliore e sicuramente più pungente.
SCENA CULT: le "allucinazioni" di Edith a Allerdale Hall
FRASE CULT: "Ghosts are real, that much I know. I've seen them all my life..."
VOTO FINALE: 6,5
domenica 1 novembre 2015
Tutto può accadere a Broadway
Tutto può accadere a Broadway. Ma, a giudicare dalle vicissitudini passate dal film in questione prima di arrivare in sala, anche a Hollywood e nei canali di distribuzione cinematografica. Presentato ad agosto 2014 durante il Festival di Venezia, Tutto può accadere a Broadway (She's funny that way il titolo originale) ha impiegato più di un anno per venire proiettato nei cinema statunitensi (e di conseguenza in quelli italiani e mondiali), rimbalzato e passato di mano dalla Clarius Entertainment alla Lionsgate Premiere.
La storia è narrata in prima persona dalla escort diventata attrice teatrale Isabella "Izzy" Patterson che in un'intervista racconta di come, per una serie di buffi e sorprendenti eventi, sia riuscita ad esordire come attrice teatrale ed iniziare la sua carriera.
Gran bella commedia quella messa in scena da Peter Bogdanovich e prodotta, tra gli altri, da Wes Anderson: Tutto può accadere a Broadway ha un buonissimo ritmo e incastri azzeccati e mai banali, strizza l'occhio in più di un'occasione alle commedie di Woody Allen e fa del bizzarro e della sorpresa i suoi punti di forza. Sono 93 minuti divertentissimi, dove lo spettatore non si annoia mai ed è calamitato da una storia e da un montaggio sonoro assolutamente all'altezza.
Infine, nota di merito ad un cast eccezionale: Tutto può accadere a Broadway è comunque un film corale e un minimo cenno di "debolezza" da parte di qualcuno degli attori principali avrebbe distrutto le fondamenta della pellicola di Bogdanovich. Invece Owen Wilson, Imogen Poots, Kathryn Hahn, Will Forte, Rhys Ifans e Jennifer Aniston dimostrano grande compattezza e la somma delle loro interpretazioni da vita ad una commedia quasi irresistibile e sorprendente.
Ben fatto.
SCENA CULT: la sera prima delle prime prove
FRASE CULT: "[...] In central park for instance some people like to feed the nuts to the squirrels but if it makes someone happy to feed squirrels to the nuts, who am I to say nuts to the squirrels?"
VOTO FINALE: 6,5
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