sabato 1 agosto 2015

Pixels


Partiamo dal presupposto che un film come Pixels è indicativo del fatto che a Hollywood le idee originali scarseggiano un po'. Detto ciò, comunque, il film, uscito negli Stati Uniti il 24 luglio e qui in Italia il 29, non è completamente da buttare (nonostante le premesse) e riesce ad essere una buona commedia nonostante non riesca a mantenersi sempre su livelli soddisfacenti.
Diretto da Chris Columbus, Pixels racconta di come la Terra sia stata attaccata da una misteriosa forza aliena. che usa delle versioni reali dei videogiochi degli anni 80 per sfidare gli esseri umani. L'unica speranza per tutta l'umanità sono tre "nerd" che negli anni 80 erano i migliori nel campo dei videogames.
Un'altra invasione aliena, tanto per cambiare, un altro possibile evento catastrofico per la razza umana: Pixels usa il solito disinnesco di questo genere di film, ma poi riesce a partorire qualcosa di completamente diverso. Strizzando l'occhio alla generazione che era adolescente negli anni 80 e 90, Pixels riesce nell'impresa di divertire in molti passaggi e di proiettare gli spettatori nel fantastico mondo dei videogames del passato; il vero problema è che Columbus e la coppia di sceneggiatori Tim Herlihy e Timothy Dowling cercano di avvicinarsi troppo ai due film sui Ghostbuster, non riuscendo neanche a sfiorare quel livello e rendono il confronto tra i film un po' impietoso.
Detto ciò, comunque, Pixels è una commedia leggera e guardabile, totalmente inverosimile ma assolutamente divertente. Merito anche del cast, dei 5 protagonisti principali del film: le poche sbavature nella recitazione ed il feeling innescato sul set rendono le interpretazioni di Adam Sandler, Kevin James, Josh Gad, Peter Dinklage e Michelle Monaghan totalmente credibili.
Pixels la sufficienza la raggiunge; resta però il fatto che Hollywood deve darsi una svegliata e fare qualcosa di più.

SCENA CULT: la sfida contro Pac-Man

DIALOGO CULT:
Ludlow: "I believe that some alien life force sent down real life video games to attack us."
Sam: "That makes sense."

VOTO FINALE: 6

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