martedì 15 aprile 2014

Noah


Regista acclamato di film che hanno riscosso enorme successo di critica e pubblico, tra cui The wrestler e Il cigno nero, Darren Aronofsky è al timone di regia del kolossal Noah, film del 2014, adattamento cinematografico della storia dell'Arca di Noè narrata nella Bibbia.
Aronofsky, in collaborazione con gli sceneggiatori Handel e Logan, partono dagli scritti del libro sacro e tirano fuori 2 ore di film che più che biblico può definirsi fantasy, con Russel Crowe assoluto protagonista nei panni del patriarca Noè. La storia alla base del film è quella classica presente nella Bibbia: Noè viene raggiunto in sogno dal messaggio divino che lo esorta a costruire un'arca dove salvare le creature innocenti (gli animali) da una futura inondazione che cancellerà l'umanità dalla faccia della terra.
Noah, purtroppo, non rispetta le aspettative, dovute soprattutto all'ingente "spreco" (in questo caso) di budget, all'incirca 125 milioni di dollari: se gli effetti visivi sono il punto di forza del film, tutto il resto non lo è, a partire da una trama comunque molto forzata e ad un ritmo decisamente troppo lento. In più, proprio l'inserimento di elementi fantasy rende Noah poco credibile e difficilmente assimilabile per lo spettatore, che fa fatica ad arrivare alla fine del film ma soprattutto a non chiedersi il perché vengano usate determinate rappresentazioni.
Il cast è buono, a partire da Russel Crowe, bravo a tenere sulle spalle tutta l'impalcatura di Noah, risultando abbastanza credibile: peccato che a volte la lentezza della trama lo coinvolga in pieno e gli faccia perdere un po' di brillantezza; sempre brava, anche in questa circostanza, Emma Watson, mentre anonimo Anthony Hopkins, molto poco "coinvolto" nella vicenda.
Ci si aspettava molto da Noah e da Aronosfky ma purtroppo le buone sensazioni che si avevano su questo film sono state completamente disattese

VOTO FINALE: 5

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