La storia narra che Hitler, nelle sue manie di grandezza, aveva ordinato a tutte le sue truppe di fare razzia, in giro per l'Europa, di tutte le più grandi opere d'arte esistenti, in modo da poter costruire nella sua città natale un mastodontico Museo del Fuhrer. L'ordine finale, in caso di sua morte o sconfitta, era quello di bruciare tutto. Monuments Men racconta di come un gruppo di esperti e critici d'arte americani arrivano in Europa, nel pieno della guerra mondiale, per cercare e recuperare tutte le opere d'arte rubate dai nazisti e riconsegnarle ai legittimi possessori (chiese, musei, gallerie d'arte, ecc.).
Trasposizione cinematografica del libro omonimo di Robert Edsel, Monuments Men è tratto da una storia vera ed è diretto da George Clooney che torna dietro la macchina da presa dopo il successo del suo ultimo film da regista (e attore) Le idi di marzo. Il cast è di grande livello: oltre a Clooney, gli altri esperti d'arte/soldati sono interpretati da Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin, Hugh Bonneville e Bob Balaban, tutti autori di ottime prove; altrettanto brava e mai sopra le righe Cate Blanchett, unica presenza femminile della pellicola.
Monuments Men è un film divertente ma che allo stesso tempo fa riflettere; Clooney punta molto sull'emotività dello spettatore, con scene cariche di pathos ma allo stesso tempo spettacolari. L'obiettivo del regista è quello di intrattenere lo spettatore ma allo stesso tempo di ricordare a tutti qual è il reale valore dell'arte e su cosa si fondano le storie dei popoli.
Nota di merito anche alla colonna sonora del film e alla fotografia, molto buona e adeguatissima.
Per concludere, Monuments Men è un film assolutamente da vedere, consigliato per tutti.
SCENA CULT: l'interrogatorio al generale delle SS
FRASE CULT: "Se distruggi la cultura di un'intera generazione di un popolo, è come se non fosse mai esistito"
VOTO FINALE: 7
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