venerdì 25 ottobre 2013
Sotto assedio - White House Down
Dopo Olympus has fallen, film dello scorso aprile con protagonista Gerard Butler, in programmazione nelle sale cinematografiche vi è Sotto assedio - White House down, pellicola quasi del tutto simile alla sopra citata ma con una grande e sostanziale differenza: la regia è di Roland Emmerich. Il tedesco, già regista di kolossal del calibro di Independence Day, Godzilla e The day after tomorrow, si conferma ancora una volta leader incontrastato delle pellicole action a sfondo apocalittico o quasi e grazie anche a degli effetti visivi spettacolari riesce a tirar fuori un film nettamente migliore a Olympus has fallen, nonostante, come detto, la trama sia pressoché identica.
I meriti sono di Emmerich ma sicuramente anche degli attori scelti per interpretare i due protagonisti di Sotto assedio: Channing Tatum, molto a suo agio ormai nel ruolo di "eroe spaccatutto", e Jamie Foxx, credibilissimo presidente americano; entrambi riescono a rendere adrenalinica la storia e a far uscire in pieno i loro personaggi. Hanno fatto "gioco di squadra" e il film ne ha tratto giovamento. Buona e solida, come sempre, anche Maggie Gyllenhaal nella parte di un'agente dei servizi segreti mentre una nota di merito va sicuramente alla piccola (14enne) Joey King, che in Sotto assedio interpreta alla grande la figlia di Channing Tatum.
La storia di White House down, come detto, è molto semplice: l'agente John Cale (Tatum) si trova alla Casa Bianca per un colloquio con i servizi segreti e ne approfitta per far fare un giro turistico a sua figlia Emily (Joey King), blogger d'assalto; nel mentre, un gruppo di uomini armati fa irruzione e conquista l'edificio, prendendo in ostaggio il presidente degli Stati Uniti d'America (Foxx). Cercando di rintracciare sua figlia, l'agente Cale riesce a liberare il presidente, ma deve riuscire a farlo uscire vivo da quell'inferno.
Come detto Sotto assedio è un film molto bello e da vedere, con una storia adrenalinica e che lascia lo spettatore attaccato al teleschermo fino ai titoli di coda. Complimenti ancora una volta a Roland Emmerich, per la sua maestria nel girare le scene d'azione e soprattutto per il sapiente uso degli effetti speciali.
SCENA CULT: il tentativo di fuga dalla Casa Bianca di Cale e del presidente Sawyer a bordo dell'auto presidenziale
DIALOGO CULT:
John Cale: "Quindi lei vuole fare la storia"
Presidente Sawyer: "Non voglio fare la storia...voglio fare la differenza!"
VOTO FINALE: 7
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