lunedì 29 marzo 2010

Up in the air






















Ecco un altro film candidato all'ultimo premio Oscar: devo dire, meritatamente.

"Tra le nuvole" racconta la storia di Ryan Bingham, tagliatore di teste aziendale (licenzia le persone), che è ormai abituato a vivere la sua vita in viaggio, da uno stato all'altro dell'America. L'arrivo di una nuova giovane collega, Natalie, lo costringerà a mostrarle i trucchi del mestiere, l'arte di viaggiare senza avere un'ancora, senza affetti, vivendo tra alberghi e aereoporti. Irrompe nella sua vita anche l'affascinante Alex, donna incontrata al ristorante durante un viaggio, anch'essa viaggiatrice incallita. Il tutto cercando di arrivare al traguardo dei 10 milioni di miglia in volo.

Dopo "Juno", un gran bel film del regista Jason Reitman che, come detto, ha ottenuto la candidatura all'Oscar come miglior film, ma non solo (6 le candidature complessive). La storia è tratta dal romanzo omonimo di Walter Kirn del 2001 ed è stata sceneggiata molto bene; non solo, anche la scelta degli attori è stata premiata da una recitazione eccellente.
George Clooney si conferma attore di primo livello, la sua interpretazione, valsagli la candidatura all'Oscar come migliore attore, è perfetta: forse la parte era proprio disegnata su di lui, gli calzava a pennello.
Bravissima, oltre che bellissima, l'ucraina Vera Farmiga nella parte di Alex, donna affascinante quanto misteriosa.
Ma su tutti ha spiccato Anna Kendrick (Natalie nel film), grandissima: i suoi duetti con Clooney sono formidabili e riesce a tener testa al più quotato attore in modo brillante. Ed in più qui spicca veramente la sua bravura di attrice, un bel pò coperta nella saga di Twilight, dove recita la parte di Jessica, amica della protagonista. Comunque, entrambe le attrici (Farmiga e Kendrick) sono state candidate all'Oscar come migliori attrici non protagoniste: nessuna delle due se lo è aggiudicato, però la preferenza va ad Anna Kendrick (almeno la mia).

Che dire, bel film, bella storia, una dramedy (commedia drammatica) bel riuscita: si ride ma alcune scene fanno anche pensare. E' un film per tutti con un bel finale...che non vi svelo...GUARDATELO!!


SCENA CULT:
Il dialogo a cena (la prima) tra Natalie e Ryan: botta e risposta da urlo!! (anche se comunque tutti i loro dialoghi sono spettacolari)

BATTUTA/DIALOGO CULT:
"Che è successo?"
"Jim è in preda al panico"
"Oggi?!?!?"
"Si, è così che funziona il panico"
"Che vuoi che faccia?"
"Va a parlargli!"
"Vuoi che gli parli io?!?!"
"Senti, o lo fai tu o lo faccio io...la mia storia personale la sai, mi hanno eliminata in terza base."
"Io non sono mai andato alla battuta...non sto nemmeno in panchina!"
"Non ti mantieni facendo discorsi, roba motivazionale?"
"Dico alla gente come evitare di impegnarsi!"
"E che cazzo di messaggio è questo?!!?!"
"E' una filosofia"
"E' stupida!"
"A te sarebbe stata utile!"

VOTO FINALE: 7,5


minno85

martedì 23 marzo 2010

Alice in Wonderland






















Meraviglioso!! Veramente meraviglioso: grazie Dio per aver creato Tim Burton!!

La storia la sappiamo un pò tutti: chi non ha mai letto o non ha mai visto almeno il cartone di Alice nel paese delle meraviglie?!!? Va bene, riepiloghiamo: la giovane diciannovenne Alice, durante i festeggiamenti per il suo fidanzamento (a sua insaputa), scappa per rincorrere il Bian Coniglio nella sua tana; si ritroverà in un mondo fantastico (che aveva già visitato 13 anni prima ma di cui non ricordava l'esistenza), paladina nella battaglia tra la regina rossa e la regina bianca, attorniata da personaggi bizzarri come lo Stregatto e il Cappelaio Matto.

Penso che solamente la mente geniale di Tim Burton poteva portare al cinema il mondo fantastico dei romanzi di Lewis Carrol, "Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie" e "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò". Il regista ci trascina proprio per mano in questo mondo, tanto reale per come è descritto, quanto di fantasia. Il film mescola tecnologie visive e di fotografia tra live action e motion caption e la scelta del 3D è azzeccata: le immagini in 3D del paese delle meraviglie sono spettacolari (tra tutte il Brucaliffo che fuma e le nuvolette sembrano proprio entrarti negli occhi). Logico che il prezzo del biglietto per queste visioni in 3D è un po' troppo alto, ma questa è un'altra storia.

Il cast è stellare! Anche per le interpretazioni. Andiamo con ordine, da Alice in poi:
- Mia Wasikowska, 21 australiana già vista in Amelia e Defiance, è la Alice perfetta. Incarna perfettamente il personaggio, lo fa vivere nel modo migliore possibile. Era alla sua prima vera prova da attrice: superata. MAGICA!
- Johnny Depp, il Cappellaio Matto. Ormai le sue interpretazioni non fanno più notizia. Strepitoso anche nella parte del Cappellaio, mai fuori posto, nessuna accentuazione del personaggio. E' l'attore feticcio di Tim Burton per eccellenza ed è eccellente in tutto, anche qui. PAZZO!
- Helena Bonham Carter, la Regina di Cuori. Anche lei attrice feticcia di Tim, nonché sua compagna nella vita reale. E' lei, è la Regina di Cuori! Si fa fatica adesso a pensare alla faccia (e alla testa) della regina senza pensare a lei! I suoi sguardi carichi di odio misto a benevolenza sono fantastici. CATTIVELLA!
- Anne Hathaway, la Regina Bianca. Non era facile con tutti queste star ed i loro personaggi riuscire a far emergere anche quello della Regina Bianca: lei ce la fa. Si rimane colpiti dalla sua interpretazione, soffice, candida proprio come il suo personaggio. Sembra una danzatrice, è perfetta in ogni movimento, maestosa nell'interpretazione; le parole rendono poco alla sua interpretazione della Regina Bianca. ANGELICA!
Il resto del cast è all'altezza della situazione: da Crispin Glover (fante di cuori) a Matt Lucas (PincoPanco e PancoPinco sono sensazionali). Peccato poi non poter sentire le voci originali dei vari personaggi di fantasia: il Brucaliffo (Alan Rickman), Ciciarampa (Christopher Lee), lo Stregatto (Stephen Fry), il Bianconiglio (il grande Michael Sheen).

Quindi onore e gloria a Tim e penso sia scontato che bisognerebbe andare a vedere Alice in Wonderland, per rilassarsi un paio d'ore, immergersi insieme ad Alice nel paese delle meraviglie e bere un tè con il Cappellaio Matto.


SCENA CULT:
In teoria un pò tutto il film: ma la migliore in assoluto è quella dell'arrivo di Alice dal Cappellaio Matto, il tè insieme a lui ed agli altri allegri compagni.

BATTUTA/DIALOGO CULT:
"Cappellaio..."
"Si Alice..."
"Ma alla fine che differenza c'è tra un corvo ed una scrivania?"
"Non lo so..."

VOTO FINALE: 8,5


minno85

giovedì 18 marzo 2010

Shutter Island






















E' sempre un film di Martin Scorsese. Questo si deve pensare, nonostante tutto.
Shutter Island è tratto dal romanzo "L'isola della paura" di Dennis Lehane e, ambientato nel 1954, parla dell'arrivo di due agenti federali (Leonardo DiCaprio e Mark Ruffalo) all'Ashecliff Hospital, ospedale psichiatrico-criminale situato a Shutter Island, piccola isola isolata dal mondo. Devono indagare sulla sparizione, apparentemente sull'evaporizzazione di una donna, ricoverata lì dopo aver ucciso i tre figli. Ma le indagini prenderanno una piega del tutto inaspettata.

Come detto, è un film di Martin Scorsese. La prima parte è un insieme di scene che sembra non abbiano né capo né coda, un mix tra allucinazioni del protagonista (DiCaprio) e vita reale. La seconda parte, e soprattutto il finale, alzano un pò il livello del film. E' un film da vedere ma non è assolutamente il capolavoro che ci si aspettava. Il film è invaso da un senso d'angoscia difficile da sciogliere anche al termine della pellicola stessa ed il clima cupo contribuisce a dare un ritmo molto lento e, come detto, angosciante alla storia.
Non ci troviamo di fronte al miglior Leonardo DiCaprio: non riesce a fare immedesimare il pubblico nel protagonista, non trasmette ciò che in teoria dovrebbe e potrebbe trasmettere. Il DiCaprio di Shutter Island ha le stesse movenze e da le stesse sensazioni del DiCaprio di The Departed: sembra lo stesso personaggio e questo è un suo errore.
Ben Kingsley, nella parte del dottor John Cawley, è anonimo, nel bene e nel male: non alza il livello della pellicola ma nemmeno lo abbassa, è neutro; così come Mark Ruffalo nella parte dell'altro agente federale, partner del protagonista.
Nota di merito in assoluto, invece, a Michelle Williams: ne ha fatta di strada la Jen Lindley di Dawson's Creek. Interpreta la parte della moglie defunta di DiCaprio e le sue apparizioni, nelle allucinazioni del protagonista, sono una manna dal cielo: interpretazione ottima.

In sintesi, Shutter Island comunque è un film da vedere (e rivedere per capire meglio l'intreccio della trama), ma non rimarrà come uno dei capolavori di Martin Scorsese.


SCENA CULT:
L'apparizione di Michelle Williams nella prima allucinazione di Leonardo DiCaprio: la scena in cui si dissolve in polvere mentre è stretta a suo marito è molto bella e toccante.

BATTUTA/DIALOGO CULT:
"Meglio morire da persona per bene che vivere da mostro..."

VOTO FINALE: 6

minno85

martedì 16 marzo 2010

Paranormal activity






















Tanto rumore per nulla...anzi tanto marketing per nulla!! Pubblicizzato come il film più pauroso di tutti i tempi, il film che ha spaventato l'America e addirittura Steven Spielberg. Beh, allora io sono strano, perchè a me non ha fatto alcun effetto.

La storia è ambientata a San Diego, ma il pubblico vede solo le registrazioni all'interno della propria casa di Micah e Katie, realizzate con una telecamera a mano. Katie di notte ha degli strani incubi e Micah decide di montare la telecamera in camera per vedere cosa succede durante la notte. E da lì ha inizio la storia.

Pellicola vietata ai minori di sedici anni, attacchi di panico nelle sale dei cinema di tutta Italia e del mondo: boh, io sinceramente non lo capisco!! L'idea non è neanche male: riprendere il film con una telecamera a mano, come fosse un finto documentario di una storia realmente accaduta (l'idea di fare un nuovo The Blair witch project, fallita miseramente come Cloverfield). La storia è scontatissima, così come il finale, che non vi rivelo: in giro ce ne sono 3 differenti di finali, io ho visto non quello del cinema ma quello contenuto nel Dvd. Comunque tre finali scontati e che non sconvolgono più di tanto. Quindi, film rimandato, anzi bocciato. The Blair witch project non è ancora arrivabile.


SCENA CULT:
Quando Katie viene trascinata di notte da una forza invisibile, prima fuori dal letto, poi giù dalle scale.

BATTUTA/DIALOGO CULT:
C'è qualcosa qui...sento il suo respiro addosso!!


VOTO FINALE: 4,5

minno85

lunedì 15 marzo 2010

Up






















Strepitoso!! Che sia stato il secondo film della storia ad essere nominato agli Oscar come miglior film (il primo fu La bella e la bestia) è cosa assai lecita e giusta. In più si è anche accaparrato, oltre all'Oscar scontato come miglior film d'animazione, anche l'Oscar come migliore colonna sonora.

La storia narra il viaggio avventuroso (usando la propria casa come mongolfiera) dell'ormai ottantenne Carl Fredricksen verso il Sudamerica, verso le cascate paradiso: era il suo sogno e soprattutto quello di Ellie, la sua appena defunta moglie. A fargli compagnia, suo malgrado, Russel, scout di 8 anni a cui manca solamente il distintivo di "accompagnatore di anziani". Arrivati in Perù niente sarà come poteva sembrare.

Come detto prima, è un film strepitoso, bellissimo. Indipendentemente dal fatto di essere un film d'animazione. Tutti dovrebbero vederlo: la Pixar ha fatto centro di nuovo!


SCENA CULT:
I dieci/quindici minuti di racconto poetico per immagini e musica (di Michael Giacchino) che racconta la storia d'amore tra Carl e Ellie, dalla gioventù fino all'infanzia: toccante proprio.

BATTUTA/DIALOGO CULT:
"Cos'è quel coso?!?!!?"
"Un beccaccino"
"No! Quello è uno struzzo in technicolor!!!"

VOTO FINALE: 8

minno85

giovedì 11 marzo 2010

Grindhouse - Planet Terror






















Visto che ci sono posto anche il commento sulla seconda parte di Grindhouse, quella diretta da Robert Rodriguez: Planet Terror

La storia è ambientata in una cittadina del Texas (probabilmente la stessa Austin del primo episodio, A prova di morte): a causa di una dispersione di DC-2 nell'atmosfera, i cittadini iniziano piano piano a trasformarsi in infetti sickos, pieni di pustole; se ne vanno in giro per la città come zombie ad infettare e a mangiare gli altri umani. La resistenza a questi esseri è capitanata da El Wray (Freddy Rodriguez) e la sua ragazza Cherry Darling (Rose McGowan), la quale ha un fucile al posto di una gamba; ma non è solo da loro che il nostro gruppo di eroi dovrà difendersi.

Film splatter, sulla falsa riga di tutti i film sugli zombie, Planet Terror scorre abbastanza bene, ma è un film tutto sommato scontato. Come nel primo Grindhouse, anche qui c'è una parte recitativa di Quentin Tarantino, che come sempre se la cava molto bene. Per il resto nota di merito soprattutto a Marley Shelton (la dottoressa Block): spettacolare, sia da perfetta mogliettina, che da infermiera anestetizzante, sia da pazza ammazza zombie, che da madre "premurosa". Dalla regia e sceneggiatura di Robert Rodriguez (Sin City) ci si aspettava di più, ci si aspettava un qualcosa di diverso: ma soprattutto si cade in basso nel momento in cui Bruce Willis (tenente Muldoon, si vede solo all'inizio e alla fine) dichiara di aver ucciso Bin Laden e che questi erano gli effetti della guerra in Iraq. A questo punto allora perchè non sviluppare meglio questo argomento?
Ultima nota curiosa: ad un certo punto sembrava si trattasse di una reunion dei superstiti di Lost (la serie tv), vista la presenza di Naveen Andrews (Sayid Jarrah nel telefilm) e di Jeff Fahey (il comandante Frank Lapidus).

SCENA CULT:
Tutte le volte che Cherry Darling (Rose McGowan) uccideva i cattivi utilizzando la sua gamba, all'inizio il piede aguzzato di un tavolino, poi un super fucile automatico.

BATTUTA/DIALOGO CULT:
"Se qualcuno si avvicina alla macchina spara!"
"Anche se è Papà?"
"SOPRATTUTTO SE E' PAPA'!!!!!"

VOTO FINALE: 5,5


VOTO COMPLESSIVO Grindhouse - A prova di morte + Grindhouse - Planet Terror: 5ù


Minno85

Grindhouse - Death proof





















Bene, Grindhouse è un film horror/splatter diretto da Quentin Tarantino e Robert Rodriguez ed è diviso in due parti: Grindhouse - A prova di morte, Grindhouse - Planet Terror.
In questo post si parlerà della prima parte, A prova di morte.

La storia è ambientata a Austin, e la prima parte del film (perchè anche il film stesso è diviso in due parti) racconta la serata di Jungle Julia (la Dj più quotata del paese) e delle sue amiche. Durante la serata vengono pedinate da un certo "stuntman Mike" (Kurt Russell), stuntman ormai in pensione. La seconda parte del film ripresenta sempre "stuntman Mike", questa volta alle prese con quattro ragazze del mondo del cinema (tra cui una splendida Rosario Dawson).

Non è certamente l'opera migliore di Tarantino, girata tra Kill Bill 2 e Inglorious Basterds. Comunque le riprese in stile antiquato, come i film d'exploitation anni '70, sono molto belle. La recitazione non arriva a livelli alti, manca sempre quel qualcosa, alcune scene sono un pò prive di senso. Si salva benissimo invece Rosario Dawson, ed in generale tutta la seconda parte del film: il dialogo delle quattro ragazze a colazione in una caffetteria, non solo ricorda il dialogo iniziale del film Le Iene, ma è girato, recitato, sceneggiato benissimo. Kurt Russell sembra ormai un eroe vecchio e morente che si trascina in film d'azione in cui non riesce a riproporsi come in passato: la faccia è sempre quella, non proprio da maniaco, più da uomo in cerca di vendetta.

Sicuramente, insieme a Grindhouse - Planet Terror, si poteva fare di più: ma del secondo film della serie Grindhouse parlerò la prossima volta.

SCENA CULT:
Le quattro ragazze del secondo episodio (Rosario Dawson, Tracie Thoms, Mary Winstead, Zoe Bell) a colazione in una caffetteria: i loro 10-15 minuti di dialogo collettivo sono strepitosi.

BATTUTA/DIALOGO CULT:
"Ehi, Pam! Ti ricordi quando ho detto che la macchina era a prova di morte? Non dicevo una bugia...questa macchina è al cento per cento a prova di morte; ma per godere di questo vantaggio, tesoro, tu dovresti essere seduta esattamente dove sono io!"

VOTO FINALE: 5,5


MINNO85

giovedì 4 marzo 2010

Invictus
























La rinascita di un'intera nazione. La forza di un uomo. La capicità di un capitano.
Tratto dal romanzo "Ama il tuo nemico" di John Carlin, Invictus si basa su fatti realmente accaduti nel 1995, quando Nelson Mandela (Morgan Freeman), nel tentativo di riappacificare una nazione divisa dall'odio tra neri e bianchi, capisce che sfruttare il mondiale di rugby in Sudafrica e riunire la nazione nel tifo degli Springbok (la nazionale sudafricana di rugby) potrebbe rafforzare l'orgoglio nazionale e lo spirito di unità del paese. In poche parole, il film racconta la nascita della "Rainbow Nation" (nazione arcobaleno).

Beh, il film è molto bello. Un Matt Damon in condizioni super nella parte del capitano della nazionale Francois Pienaar. Un Morgan Freeman che è quasi la copia identica di Nelson Mandela, non solo fisicamente, ma anche e soprattutto nei modi di parlare e camminare: è lui!
La regia di Clint Eastwood è spettacolare, il modo in cui vengono mostrate le scene delle partite di rugby è sensazionale: sembra proprio di essere in campo a giocare, è tutto molto veritiero ed emozionante. E soprattutto alcune scene sono molto emozionanti: penso alla visita di Pienaar al carcere in cui era stato rinchiuso per quasi trent'anni Mandela, le scene finali, la nazionale di rugby (tutti i giocatori erano bianchi tranne uno) che fa visita ad un campetto di periferia pieno di ragazzini di colore, che si innamorano del rugby.

Quindi, come avrete capito, è un film assolutamente da vedere!! Complimenti a tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto.


SCENA CULT:
La nazionale di rugby in visita al carcere in cui Nelson Mandela era stato rinchiuso: Francois Pienaar che entra nella stanza in cui aveva "dimorato" il presidente e si chiude all'interno, ripensando alle parole del sonetto "Invictus" e immaginandosi Mandela a spaccare pietre e a dormire il quel mezzo giaciglio.

BATTUTA/DIALOGO CULT:
Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita. Io sono il signore del mio destino, io sono il capitano della mia anima.

VOTO FINALE: 8,5

martedì 2 marzo 2010

District 9



















Io non so cos'hanno bevuto all'Academy per fa sì che questo film fosse inserito nel lotto dei 10 film che si contendono la statuetta di miglior film. District 9 è un film sostanzialmente privo di senso: cioè un senso ce l'avrebbe pure, ma il tutto è sviluppato molto male e anche la candidatura del regista Neill Blomkamp sembra un po' assurda.

Ambientato in Sud Africa, il film racconta come nel 1982 un'astronave aliena sia atterrata sulla terra senza più ripartire. Sono passati quasi 30 anni e l'astronave è sempre ferma immobile sopra il cielo di Johannesburg. Gli alieni, chiamati nel film "Gamberoni", si sono accampati in una baraccopoli ai margini della città, si cibano di scatolette di cibo per gatti e fanno affari con i nigeriani (e questo ha fatto arrabbiare molto il governo nigeriano, perchè nel film i nigeriani sono descritti come criminali, cannibali e con prostitute che vanno con questi alieni). Dopo varie contestazioni degli abitanti di Johannesburg per via delle continue rivolte degli esseri alieni, che non accettano di essere rinchiusi nello spazio a loro riservato, il governo sudafricano decide di spostarli in una zona franca a 240 km dalla metropoli. Per questo compito viene nominato capo squadra Wikus Van De Merwe, genero del capo della MNU. Wikus viene infettato da un liquido e comincia a trasformarsi in alieno: isolato dagli umani, cerca di allearsi con un gamberone per riuscire a riprendersi le sembianze umane.

Ok, il messaggio di fondo potrebbe anche essere positivo: si parla di odio raziale e xenofobia. Però il film non ha un senso logico, si perde nella prima mezz'ora in descrizioni assurde e anche il continuo è molto frammentario e incredibilmente superficiale.
E poi, domanda: è mai possibile che quando gli alieni parlano, tutti capiscono tranne lo spettatore?

Quindi se si pensa ai film candidati alla statuetta, tra i quali "Tra le nuvole" "Bastardi senza gloria" "Up" "Avatar" "The hurt locker", sorge spontanea un'altra domanda: ma che ci fa questo film in mezzo a loro a giocarsi l'oscar di miglior film?


SCENA CULT:
Non ce ne sono di scene cult

BATTUTA/DIALOGO CULT:
Probabilmente qualche dialogo alieno è interessante, peccato non si riesca a capire cosa diavolo dicano!!!

VOTO FINALE: 5 (stasera mi sento buono)


p.s. questa come sempre è la mia opinione...che è e resta sempre una MIA opinione...probabilmente, anzi sicuramente, a qualcuno questo film potrà anche piacere...a me NO!!!