Film del 2013, La mafia uccide solo d'estate vede l'esordio alla regia di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, che nel 2000 aveva collaborato come aiuto regista al film I cento passi di Marco Tullio Giordana. Pif non solo è il protagonista del film, ma ne ha curato anche la stesura insieme a Michele Astori e a Marco Martani.
Film che si pone in una via di mezza tra la commedia e il drammatico, La mafia uccide solo d'estate racconta la storia di Arturo, giovane giornalista palermitano che sin dal concepimento ha visto la sua vita segnata dalle varie stragi mafiose degli anni ottanta.
La mafia uccide solo d'estate è un film stupendo, che racconta in maniera leggera ma comunque incisiva uno spaccato di storia italiana che ancora brucia nelle menti e del corpo dei palermitani; il modo di Pif di riuscire a non dare incisività alla mafia e a trattarla in modo scherzoso, quasi schernendola, è strepitoso. In questo modo riesce perfettamente a coinvolgere in pieno lo spettatore e a farlo interrogare sull'omertà che si respirava in quel periodo nella regione siciliana (ma non solo).
La mafia uccide solo d'estate ha un solo vero protagonista: il piccolo Arturo, interpretato benissimo dal giovane Alex Bisconti. E' con i suoi occhi che lo spettatore guarda l'evolversi della vicenda e vive insieme a lui le emozioni che storie del genere possono generare.
Ottimo esordio quindi per Pif, bravo anche come voce fuori campo durante tutta la pellicola.
La mafia uccide solo d'estate è un piccolo capolavoro italiano, da vedere assolutamente e da non dimenticare, così come il periodo storico raccontato.
SCENA CULT: la scena finale
FRASE CULT: "Quando sono diventato padre ho capito due cose: la prima che avrei dovuto difendere mio figlio dalla malvagità del mondo; la seconda che avrei dovuto insegnargli a distinguerla"
VOTO FINALE: 7,5
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