Ormai i film post-apocalittici sono all'ordine del giorno, se il futuro sarà veramente come ci viene raccontato nei film il genere umano non avrà vita facile. Hollywood corre seriamente il rischio di ripetizione di storie raccontate. Ma Codice Genesi, nella sua etichetta di film su un dopo possibile apocalisse, si distacca dai soliti cliché e diventa un buon film, gradevole e per nulla scontato.
Il solitario Eli, dopo una guerra nucleare che ha decimato il genere umano, vaga nelle terre infinite di ciò che resta degli Stati Uniti d'America, portando con sé un libro che potrebbe salvare il genere umano: l'ultima Bibbia rimasta nel mondo. Una sola destinazione: l'Ovest. Una compagna di viaggio: la giovanissima Solara. Ma sulle tracce dello stesso libro vi è lo spietato Carnegie, disposto a tutto pur di sottrarglielo.
Sintetizziamo e diciamo che è bello un po' il tutto: fantastica fotografia, buonissima storia, buon cast, eccellente regia dei fratelli Hughes. Non era un film facile, non è un film facile da capire: c'è un mix di elementi post-catastrofe, lunghi dialoghi, sperimentazione dei personaggi dall'interno, citazioni. C'è azione, ma allo stesso tempo non è un film d'azione.
Il cavaliere solitario (anche se cammina a piedi) è interpretato da un fantastico Denzel Washington, totalmente diverso dall'ultima versione un po' compassata e pesante (in tutti i sensi) di "Pelham: 123". Incarna alla perfezione il personaggio, gli da alla grande quell'aria un po' misteriosa del "super-eroe". Perfetto anche nelle scene senza dialogo, in cui fa capire allo spettatore, senza parlare, il conflitto interno di Eli.
Carnegie è interpretato dal cattivo del grande schermo per eccellenza, Gary Oldman. Ormai è specializzato in ruoli non proprio amorevoli, in ruoli da antagonista in tutto e per tutto. Comunque è sempre una garanzia.
Infine, brava, oltre che bella, Mila Kunis, che interpreta Solara, compagna di viaggio scomoda, amica ed infine aiutante del protagonista Eli.
Ciò che mi chiedo esula dal film: riusciremo a capovolgere il futuro che i film americani ci auspicano?
SCENA CULT:
L'arrivo di Eli e Solara sul Golden Gate Bridge di San Francisco.
BATTUTA/DIALOGO CULT:
"Non deve avere senso: è la fede! è la fede!...è il fiore della luce nel campo delle tenebre che mi da la forza di andare avanti...lo capisci?"
"E' preso dal tuo libro?"
"No...è Johnny Cash live nella prigione di Folsom."
"Cosa?!?!?"
VOTO FINALE: 7
minno85
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