venerdì 28 maggio 2010

Remember me






















Ok, non è il genere che preferisco. Ok, è abbastanza drammatico. Ok, è un po' lunghetto e si sofferma troppo su alcuni particolari. Però, in fin dei conti, Remember me è carino come film.

E' la storia di Tyler, ventiduenne rimasto colpito dal suicidio del fratello maggiore. In perenne conflitto con il padre; indeciso su cosa fare nella vita; adora la sua sorellina Caroline; divide l'appartamento con il pazzo Aidan. Un giorno, quasi per scommessa, si imbatte in Ally, figlia del poliziotto che lo aveva arrestato precedentemente, e, dal primo incontro, nasce l'amore.

Allora, non è un film smielato: ripeto, è un film molto drammatico, in quanto si incontrano due persone (Tyler e Ally) colpite entrambe da tragedie familiari che le hanno segnate nel profondo.
La regia è buona, i dialoghi anche, come i monologhi del protagonista, però si pecca troppo in ripetitività. Il film è lento, forse anche troppo.
Il "vampiro" Robert Pattinson esprime troppa rabbia mista ad amore, è troppo depresso per toccare il cuore dello spettatore. E poi, con la sigaretta cadente dalle labbra, sembra proprio voglia "scimmiottare" James Dean.
Emile de Ravin è abbastanza semplice e normale, non entra nel profondo del proprio personaggio: forse questo è anche un errore di sceneggiatura, ma comunque il suo personaggio non è spiegato fino in fondo, la tragedia che l'ha segnata da piccola non viene bene introspezionata. Quindi perchè aprire il film con la scena della morte della madre di Ally?
Abbastanza passivo Pierce Brosnan nella parte del padre di Tyler, pochi tentativi di uscire dall'anonimato per Chris Cooper che impersonifica il padre di Ally.

La storia è carina ed il film si lascia vedere...ma purtroppo lascia un senso di paranoia dentro un po' difficile da superare in fretta.


SCENA CULT:
Tyler che lancia l'estintore nella scuola della sorella, per far capire alle altre compagne maligne che Caroline non si tocca.


BATTUTA/DIALOGO CULT:
"Qualcuno sta cercando di dirmi: fai che lei ti ricordi per sempre...sto lavorando al per sempre."


VOTO FINALE: 6


minno85

martedì 25 maggio 2010

Robin Hood























Ci voleva Ridley Scott per raccontare finalmente la "vera" storia di Robin Hood, così come la si legge nei libri. Non che il film di Kevin Reynolds del 1991 "Robin Hood - Il principe dei ladri" non sia bello, ma travisava un po' la leggenda dietro all'uomo, raccontava gli avvenimenti in modo troppo sbrigativo e poco conforme alla letteratura esistente. Il regista de "Il Gladiatore" invece, ci racconta dall'inizio la storia di Robin Longstride, poi Robin Loxley ed infine il famigerato Robin Hood.

Il film ci racconta la vita di Robin Hood prima ancora di diventare il famoso ladro e fuorilegge, dalla sua fuga dalla Terrasanta insieme a Little John ed altri due amici dopo la morte di Re Riccardo (Cuor di Leone), al suo arrivo a Nottingham per adempiere ad una promessa fatta al morente Robert Loxley, ed infine alla guerra contro i francesi, a fianco di Re Giovanni. Da lì sarà dichiarato fuorilegge...e la leggenda ebbe inizio.

E' un capolavoro!!!! Non mi stancherò mai di dirlo. E' un film strepitoso in tutto, bellissimo. Dal cast alla regia, dalla scenografia alla fotografia, tutto!! Ci si aspettava un capolavoro dalla premiata ditta Scott-Crowe (ribattezzati dalla compagna di set Cate Blanchett, Ridley'n'Russell) e non si rimane delusi. Sempre più maestosa proprio Cate-Lady Marian-Blanchett e strepitosi anche tutti gli attori di contorno (tra cui nota di merito a Re Giovanni-Oscar Isaac).

Andate tutti a scoprire l'uomo dietro alla leggenda...intanto mi siedo ad attendere la seconda parte (sbrigatevi a girarla!!).


SCENA CULT:
Robin Hood, Little John, Fra Tuck e gli altri due compagni di viaggio che assaltano il carro con il grano di Nottingham diretto al Vescovo


BATTUTA/DIALOGO CULT:
"Rise and rise again...until lambs become lions!!" (Ribellarsi e ribellarsi ancora...finchè gli agnelli non diventeranno leoni)


VOTO FINALE: 8,5


minno85

lunedì 10 maggio 2010

The book of Eli























Ormai i film post-apocalittici sono all'ordine del giorno, se il futuro sarà veramente come ci viene raccontato nei film il genere umano non avrà vita facile. Hollywood corre seriamente il rischio di ripetizione di storie raccontate. Ma Codice Genesi, nella sua etichetta di film su un dopo possibile apocalisse, si distacca dai soliti cliché e diventa un buon film, gradevole e per nulla scontato.

Il solitario Eli, dopo una guerra nucleare che ha decimato il genere umano, vaga nelle terre infinite di ciò che resta degli Stati Uniti d'America, portando con sé un libro che potrebbe salvare il genere umano: l'ultima Bibbia rimasta nel mondo. Una sola destinazione: l'Ovest. Una compagna di viaggio: la giovanissima Solara. Ma sulle tracce dello stesso libro vi è lo spietato Carnegie, disposto a tutto pur di sottrarglielo.

Sintetizziamo e diciamo che è bello un po' il tutto: fantastica fotografia, buonissima storia, buon cast, eccellente regia dei fratelli Hughes. Non era un film facile, non è un film facile da capire: c'è un mix di elementi post-catastrofe, lunghi dialoghi, sperimentazione dei personaggi dall'interno, citazioni. C'è azione, ma allo stesso tempo non è un film d'azione.
Il cavaliere solitario (anche se cammina a piedi) è interpretato da un fantastico Denzel Washington, totalmente diverso dall'ultima versione un po' compassata e pesante (in tutti i sensi) di "Pelham: 123". Incarna alla perfezione il personaggio, gli da alla grande quell'aria un po' misteriosa del "super-eroe". Perfetto anche nelle scene senza dialogo, in cui fa capire allo spettatore, senza parlare, il conflitto interno di Eli.
Carnegie è interpretato dal cattivo del grande schermo per eccellenza, Gary Oldman. Ormai è specializzato in ruoli non proprio amorevoli, in ruoli da antagonista in tutto e per tutto. Comunque è sempre una garanzia.
Infine, brava, oltre che bella, Mila Kunis, che interpreta Solara, compagna di viaggio scomoda, amica ed infine aiutante del protagonista Eli.

Ciò che mi chiedo esula dal film: riusciremo a capovolgere il futuro che i film americani ci auspicano?


SCENA CULT:
L'arrivo di Eli e Solara sul Golden Gate Bridge di San Francisco.


BATTUTA/DIALOGO CULT:
"Non deve avere senso: è la fede! è la fede!...è il fiore della luce nel campo delle tenebre che mi da la forza di andare avanti...lo capisci?"
"E' preso dal tuo libro?"
"No...è Johnny Cash live nella prigione di Folsom."
"Cosa?!?!?"


VOTO FINALE: 7


minno85

sabato 8 maggio 2010

The fourth kind






















Esistono gli alieni? Vengono veramente nel nostro mondo per rapirci e sottoporci ad esperimenti di cui noi però non abbiamo nessun ricordo. Il film "Il quarto tipo" prende spunto da fatti reali e mescolando gli elementi in stile mockumentary (film più registrazioni di fatti veri) prova a raccontarci ciò. E devo dire che almeno questo film, anche se non pubblicizzato con un'ampia campagna di marketing, almeno un pò di tensione, di paura, di pathos e di batticuore li mette (non come il ridicolo Paranormal Activity). L'unico dubbio finale è che poi ho scoperto che anche i pezzi registrati di fatti veri in realtà non lo sono affatto, sono rifacimenti con attori.

La pellicola narra i misteriosi eventi che accadono a Nome, in Alaska, da quasi quarant'anni, legati ai rapimenti alieni. La psicologa Abigail Tyler, dopo la morte misteriosa del marito, indaga sui sogni strani di alcuni suoi pazienti, arrivando a categorizzarli come rapimenti alieni.

Il film è molto complesso ma girato, come detto, inserendo dei filmati reali (che alla fine tanto reali non sono) nella narrazione. Buona trovata, se qualcuno pensa che la storia che si racconta sia frutto di fantasia sbatte contro questi filmati, che sembrano veritieri (i video delle registrazioni delle sedute dei pazienti con la dottoressa e la loro ipnosi, la (im)probabile intervista con la stessa Abigail Tyler, i video girati dalle telecamere di sicurezza delle macchine della polizia). In realtà, poi, ho scoperto che queste riprese amatoriali del film sono costruite e che anche la dottoressa Abigail Tyler delle registrazioni è un'attrice.
Invece, la psicologa, nel film vero e proprio, è interpretata dalla bellissima Milla Jovovich. Interpretazione nella norma, né alti né bassi. Così come tutto il cast, si è assestato su livelli normali, senza "scimmiottare" più di tanto un argomento che già di per sé è difficile da credere.

Beh, che dire...il film è claustrofobico, l'atmosfera che si crea è efficace, viene creata suspance e tensione, come ho già detto. Però non si scava più di tanto affondo. In teoria dovrebbe essere un horror, io lo classifico come un thriller, non un buon film, ma almeno alcune scene fanno sussultare lo spettatore sulla sedia.


SCENA CULT:
La sessione di ipnosi a casa del secondo paziente, il quale viene sollevato in aria da una forza misteriosa.


BATTUTA/DIALOGO CULT:
Quella voce parla sumero, la lingua più antica dell'uomo. In vari musei ci sono incisioni e sculture sumere di uomini in tuta spaziale e maschere a ossigeno e di razzi che somigliano all'Apollo [...] E stiamo parlando di più di 6000 (6mila) anni fa.


VOTO FINALE: 6


minno85