martedì 6 dicembre 2016
Sully
Era la mattina del 15 gennaio del 2009. Una giornata serena ma molto fredda a New York. Una giornata come molte altre nel mese di gennaio. Ad un tratto, il volo US Airways 1549 squarcia il cielo della Grande Mela, con un ammaraggio disperato sul fiume Hudson. Il risultato: tutti i 155 passeggeri a bordo dell'aereo, compresi i membri dell'equipaggio, restano illesi. Il comandante Chesley Sullenberger, soprannominato "Sully", è il nuovo eroe americano per tutta l'opinione pubblica statunitense (e internazionale). Ma la commissione di inchiesta del Dipartimento del Trasporto aereo non è del tutto d'accordo con la decisione presa dal comandante, che quindi dovrà rispondere delle sue scelte in un processo che potrebbe costargli pensione e carriera. Tutti quei momenti, tutti i pensieri di Sully, i giorni successivi all'ammaraggio e precedenti il processo, nonché il processo stesso, sono al centro del film Sully, diretto da Clint Eastwood e con Tom Hanks protagonista indiscusso e incontrastato, uscito lo scorso primo dicembre in Italia (distribuito negli Stati Uniti il 9 settembre).
Sully è un gran film, costruito in maniera perfetta, incentrato sulla figura di un uomo, sulle sue debolezze e sui suoi enormi punti di forza. Una storia, quella dell'ammaraggio del volo US Airways 1549, che sembra costruita proprio per Clint Eastwood, molto bravo (da sempre, ma specialmente nei suoi ultimi lavori) a far risaltare al massimo eroi americani (American Sniper l'ultimo suo film da regista), a dare voce al patriottismo nazionale che negli States è sempre molto sentito. E lo fa dando voce nuovamente ad un "working class hero", un eroe non prettamente designato come tale, messo in dubbio da beghe legislative alquanto bislacche, consapevole di aver fatto qualcosa di straordinario (le scene degli incubi di Sully stanno lì proprio per spiegare ciò) ma ugualmente lucido nel voler dividere i meriti con gli altri membri dell'equipaggio, i soccorritori, gli stessi passeggeri. Un'anima contrastata ma sempre convinta nella bontà delle proprie scelte. Un eroe, Sully, interpretato in maniera impeccabile da Tom Hanks.
Ultima nota: Sully è stato girato con la tecnologia IMAX, la quale contribuisce in egual misura a far entrare lo spettatore in maniera piena nell'azione. Perché se da un lato entriamo nella testa del protagonista, nelle sue paure e nelle sue certezze, dall'altro viviamo, proprio grazie all'IMAX, tutti i 3 minuti scarsi del volo come se stessimo in cabina di pilotaggio con Sully.
Gran film!
SCENA CULT: il processo
FRASE CULT: "Everything is unprecedented until it happens for the first time."
VOTO FINALE: 7,5
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